La beffa dei parcheggi rosa: ma chi controlla?
Un lettore scrive a Quindici per segnalare l’abuso dei cosiddetti “parcheggi rosa” a Molfetta. Noi avevamo manifestato perplessità su questi permessi, sicuri che ci sarebbero stati degli abusi. Insomma, come prevedevamo, è stata la solita balla in stile berlusconiano. Ma chi controlla? In realtà questi permessi, come quelli dei disabili, nascondono abusi. Sarebbe opportuno che con maggiore rigore i vigili urbani verificassero la validità di questi permessi e, se necessario, provvedessero a revocarli. Sarebbe una forma di rispetto per i cittadini onesti che pagano le tasse e i grattini. Ma in una città senza regole, dubitiamo che questo avverrà. «Salve, vi scrivo per segnale e aggiornarvi sulla fine che hanno fatto i parcheggi rosa introdotti da circa un anno a Molfetta – dice il lettore -. Premesso che trovo l’idea dei parcheggi rosa un’ottima trovata, ma come al solito spetta all’educazione di noi molfettesi il corretto utilizzo. E proprio a riguardo di questo vorrei parlarvi: abito nei pressi della scuola media S. Domenico Savio, zona con molti problemi di parcheggio, e proprio per questo motivo, forse, qualcuno ha pensato bene di fare della zona rosa il proprio parcheggio personale. Infatti basta passare in qualunque momento della giornata per vedere tale parcheggio “occupato” da uno STENDIPANNI che impedisce il parcheggio (ovviamente non voglio fare accuse, ma posso solo immaginare a chi appartenga tale oggetto, e chi sia il proprietario della solita auto che per pura coincidenza vi trova parcheggio). Vi riporto anche una mia esperienza personale, so di essere stato un po’ incivile anch’io: per mancanza di parcheggio, una volta mi è capitato di parcheggiare proprio sulla zona rosa per neppure un ora. Al mio ritorno per qualche strano motivo ho trovato la macchina colma di cicche di sigarette, alcune delle quali erano state spente sul parabrezza (dubito che una sigaretta, buttata da un balcone degli abitanti della palazzina, cosa tra l’altro da non fare, possa spegnersi e rimanere attaccata al parabrezza, a meno che non segua particolari leggi fisiche a me sconosciute). Vorrei anche farvi osservare che sempre nella stessa zona sono presenti diversi parcheggi per disabili che puntualmente risultano occupati da auto che stranamente non presentano alcun tipo di pass, per non parlare poi delle auto parcheggiate in prossimità dei cassonetti della spazzatura (ma questo è un altro discorso). ovviamente non sto accusando il Comune di inadempienze dal momento che l’amministrazione può fare ben poco contro il poco senso civico, ma mi rivolgo ai cittadini ed al loro buonsenso che a quanto pare, come al solito, latita».