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La beffa dei parcheggi rosa a Molfetta. Un lettore di Quindici: ma chi controlla?
27 agosto 2009

MOLFETTA - Un lettore di ci scrive per segnalare l'abuso dei cosiddetti “parcheggi rosa” a Molfetta. Noi avevamo manifestato perplessità su questi permessi, sicuri che ci sarebbero stati degli abusi. Insomma, come prevedevamo, è stata la solita balla in stile berlusconiano. Ma chi controlla? In realtà questi permessi, come quelli dei disabili, nascondono abusi. Sarebbe opportuno che con maggiore rigore i vigili urbani verificassero la validità di questi permessi e, se necessario, provvedessero a revocarli. Sarebbe una forma di rispetto per i cittadini onesti che pagano le tasse e i grattini. Ma in una città senza regole, dubitiamo che questo avverrà. Ecco la lettera: «Salve, vi scrivo per segnale e aggiornarvi sulla fine che hanno fatto i parcheggi rosa introdotti da circa un anno a Molfetta. Premesso che trovo l'idea dei parcheggi rosa un'ottima trovata, ma come al solito spetta all'educazione di noi molfettesi il corretto utilizzo. E proprio a riguardo di questo vorrei parlarvi: abito nei pressi della scuola media S. Domenico Savio, zona con molti problemi di parcheggio, e proprio per questo motivo, forse, qualcuno ha pensato bene di fare della zona rosa il proprio parcheggio personale. Infatti basta passare in qualunque momento della giornata per vedere tale parcheggio "occupato" da uno STENDIPANNI che impedisce il parcheggio (ovviamente non voglio fare accuse, ma posso solo immaginare a chi appartenga tale oggetto, e chi sia il proprietario della solita auto che per pura coincidenza vi trova parcheggio). Vi riporto anche una mia esperienza personale, so di essere stato un po' incivile anch'io: per mancanza di parcheggio, una volta mi è capitato di parcheggiare proprio sulla zona rosa per neppure un ora. Al mio ritorno per qualche strano motivo ho trovato la macchina colma di cicche di sigarette, alcune delle quali erano state spente sul parabrezza (dubito che una sigaretta, buttata da un balcone degli abitanti della palazzina, cosa tra l'altro da non fare, possa spegnersi e rimanere attaccata al parabrezza, a meno che non segua particolari leggi fisiche a me sconosciute). Vorrei anche farvi osservare che sempre nella stessa zona sono presenti diversi parcheggi per disabili che puntualmente risultano occupati da auto che stranamente non presentano alcun tipo di pass, per non parlare poi delle auto parcheggiate in prossimità dei cassonetti della spazzatura (ma questo è un altro discorso). ovviamente non sto accusando il Comune di inadempienze dal momento che l'amministrazione può fare ben poco contro il poco senso civico, ma mi rivolgo ai cittadini ed al loro buonsenso che a quanto pare, come al solito, latita».
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Pinco Pallino. Sono trascorsi 55 anni circa dai “due tragici interventi dei tuoi "amici” (?) in Giappone e da quant'altro di disumano avvenuto nel secolo appena superato. Sono stati consumati fiumi di inchiostro a condanna di tali eventi a dir poco drammatici, e la promessa degli uomini di buona volontà a impegnarsi politicamente e socialmente a far si che quanto avvenuto non si ripeta. La Storia va ricordata , studiata e discussa nel contesto dei tempi stessi in cui si è verificata. Confrontarla con le nuove realtà, secondo un mio parere, può essere confusionaria e vendicativa. Accettiamo la violenza di chi in passato ha subito violenza? Ognuno poi ne trae le dovute personali considerazioni, tutte da rispettare, anche non condivise. A riguardo del “vecchio debosciato”, anch'io mi reputo offeso come cittadino molfettese e italiano; e mi auguro una smentita e scuse da parte del Daily Telegraph. Ho solamente riportato quanto scritto dallo stesso. Quello che molto più mi stupisce è la tua convinzione della mia incapacità di riuscire a capire e gustare “le pagine indicatomi”. Bella presunzione e arroganza. Anche l'affermazione “quelli che ti hanno liberato”. Perché tu sei ancora “prigioniero”? Di chi e di che cosa? Credimi è stato un piacere risponderti, perché credo nel dibattito democratico e civile. Piccola precisazione per Le Beffe Continuano. I 65 anni, non 55, “dopo i 2 tragici interventi dei “tuoi” amici ho il sacrosanto dovere, visto che non ne sei a conoscenza, di ricordarti solo uno (sapessi quanti ce ne sono – e tu li ignori in malafede!) dei disastri altrettanto, se non peggiori, di quelli. Ti ricordo il “regalo” alla culla della civiltà (Iraq). E alla popolazione? Perché ha pagato e sta pagando un così alto tributo? E' questa la mia presunzione e arroganza? Che significa: “Accettiamo la violenza di chi in passato ha subito violenza? Ognuno poi ne trae le dovute personali considerazioni, tutte da rispettare, anche non condivise.” La violenza di 65 o 55 anni fa o quella appena citata perpetrata da quelli che definisci “uomini di buona volontà a impegnarsi politicamente e socialmente a far si che quanto avvenuto non si ripeta”. Io non l'accetto, né l'una, né l'altra. Tu non lo so, anche se lasci pensare di si, visto che ancora li vai difendendo. Mi sono permesso di contraddirti “democraticamente”, come dovrebbe essere tra persone e popoli civili. Proprio per questo ho riscontrato con uguale, se non superiore piacere, il tuo scritto. Consentimi di porgerti tanta cordialità.
E' doveroso inviare a "Le beffe Continuano" un poco di materiale per fargli capire – ci riuscirà mai?, dopo quanto affermato:” Mentre le democrazie occidentali sono scandalizzate e disgustate dall'accoglienza libica come eroe di Abdel Basset Ali al-Megrahi, il terrorista colpevole della strage di Lockerbie di undici anni fa in cui morirono 270 persone (189 statunitensi), l'Italia tributa a una dittatura tutti gli onori, mediante la visita di Berlusconi a Gheddafi. Si faranno volare nel cielo di Tripoli le frecce tricolori per omaggiare il Colonnello (e forse, se sarà presente, anche il terrorista di Lockerbie!), colui che a giugno, nella sua visita in Italia, disse che l'America è "terrorista come Bin Laden". E' una vergogna. E occorre dirlo, sempre, anche in questa Italia sempre più in declino. E' una grande beffa.” Kliccando su questo link http://cronologia.leonardo.it/storia/a1945c.htm potrai avere la fortuna di valutare e di mettere a confronto quanto detto dal tiranno (tale è per te, non penso per tutti!) e quanto la storia ci tramanda dei tuoi amici. Ancora: se mai sapessi usare una bilancia, ti prego di pesare tutto il regalo fatto non al Giappone soltanto, ma all'umanità intera e ….per l'eternità nell'agosto 1945 con i 2 interventi, da quelli che ti hanno liberato dalla schiavitù nazifascista, e quello che eventualmente è stato commesso anche dal solo Hitler. I ricordi di quest'ultimo potrebbero anche sbiadire, nonostante i forni e gli scempi, quelli degli interventi sul Giappone mai, perché tutte le generazioni passate, presenti e future pagheranno il loro altissimo contributo! Gustati le pagine che ti ho indicato e vedrai che difficilmente parlerai di chiacchiere come: "vecchio debosciato", escort (in italiano: troie), e quant'altro affermato nel tuo scritto. Credimi, ne avrei fatto volentieri a meno di intervenire, ma sei stato più forte!







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