L’intervista al sindaco dei bambini
Gentile Direttore,
mi sembra doveroso precisare che nell’intervista pubblicata sul n° 3 di "Quindici giorni" del 15 marzo 2001 mi è stata erroneamente attribuita la frase "Ogni riferimento è puramente casuale", con la quale chiaramente si allude ad un confronto con l'attività del Consiglio Comunale degli adulti dal quale mi sono sempre astenuta, perché va contro i miei principi e lo spirito stesso in cui opera il C.C.R..
In qualità di sindaco del Consiglio Comunale dei Ragazzi ho sempre cercato di rappresentare tutti i consiglieri e di farmi promotrice di iniziative di riqualificazione urbana per migliorare la qualità della vita dei bambini e dei ragazzi di Molfetta agendo al di fuori della logica partitica e astenendomi da qualunque giudizio sui lavori dei consiglieri adulti.
Come ho già avuto modo di affermare in altre occasioni per noi ragazzi "la politica è un serio grande gioco" e tale deve continuare ad essere, per cui ritengo inopportuno qualunque tentativo di porre l'attività del C.C.R. su un piano di confronto con quello degli amministratori adulti e chiedo una rettifica dell'errore commesso dal vostro giornale nella stesura dell'articolo succitato.
è auspicabile, quindi, che il C.C.R. prosegua nel suo impegno con la serenità che gli è propria e non sia deluso, ma anzi incoraggiato, il suo sforzo di agire solo nel rispetto della volontà e delle aspettative di tutti i coetanei della nostra città che rappresenta.
Silvia Cormio
Risponde Paola Mastropasqua, autrice dell’articolo.
Cara Silvia,
è vero, la frase, ti è stata erroneamente attribuita; era invece un mio commento quindi, tutte le considerazioni da te aggiunte, mi sembrano che vadano al di là anche delle mie intenzioni.