L'uomo a una dimensione
MOLFETTA - Sembra opportuno prendere in prestito il titolo della celebre opera di Marcuse per descrivere l'idea di cittadino che i ritmi socio-economici molfettesi vanno dipingendo, con l'aiuto del nostro abile artista Antonio Azzollini, sindaco di Molfetta.
L'abbozzo che Molfetta propone è quello di un cittadino completamente rapito dalla mania dello shopping, assorbito a tal punto dal mercato da vedersi circondato da centinaia di negozi, tutti abilmente inseriti in pseudo città, pronte a supplire alla Molfetta ufficiale pur di creare l'atmosfera giusta. Quell'atmosfera artificiale come i bisogni che dominano questo mercato così esteso, e che ottunde ancor più le facoltà critiche del cittadino.
Tutti ingabbiati nella standardizzazione di prodotti e grandi magazzini, consumo superfluo e spregiudicato.
Un cittadino che dopo aver vissuto pienamente la ricca originalità delle città del consumo risulta evidentemente così indomabile nei suoi vizi e capricci da dover assolutamente essere bloccato nel consumo delle bevande dalle 22. Un blocco deciso e coercitivo, pronto a scansare la stupidità del cittadino-automa molfettese pur di arrivare al tanto ambito ordine.
Sembra quasi che il cittadino molfettese abbia rinunciato a quel briciolo di fantasia e di immaginazione a cui proprio Marcuse attribuiva tanta importanza, pur di concedere ogni giurisdizione al burattinaio di sporcizia e umori, domande e offerte.
Ogni azione, da quella del consumo a quella di sporcare, vede nel primo cittadino il supremo gestore. Educazione e cultura, sono secondarie, possiamo anche spegnere il cervello e dimenticare di essere uomini. Rinunciando a trascendere i limiti oggi così banali da rendere ogni azione un copione registrato ormai in ogni molfettese, cittadino a una dimensione.
Autore: Giacomo Pisani