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L’Ospedale di 1° livello del nord barese costa troppo, meglio farlo a Molfetta
L'ospedale di Molfetta
25 gennaio 2021
Ho letto con molto interesse
la nota pubblicata da “Quindici” il 13 gennaio scorso
relativa alla realizzazione dell’ospedale di primo livello, da costruire nel nord barese. Un problema che ormai viene dibattuto da almeno un lustro, che merita di esser tenuto in vita, dibattuto e ricordato ai responsabili della Regione Puglia. Sento il bisogno di ringraziare gli estensori della nota, per aver rinverdito un problema che, da qualche tempo languiva. È un problema che va tenuto in vita, proposto e riproposto con forza e determinazione ai responsabili, per arrivare alla soluzione. A questo punto tutte le associazioni che hanno a cuore e dibattono lo stesso problema, dovrebbero parlare lo stesso linguaggio. La realizzazione su di una ubicazione, tutta da conoscere, richiede tempi molto lunghi; l’ultimo ospedale costruito, quello della Murgia, è stato realizzato in venti anni!
Non bisogna dimenticare, le deficitarie condizioni economiche del Paese che, sono assolutamente non idonee a sostenere una spesa di circa 250 milioni. Non va sottovalutato che, esistono proposte più fattibili, fatte dalla Consulta femminile, dagli operatori sanitari, dal comitato cittadino con le migliaia di firme raccolte, dal Tribunale del Malato e non ultimo l’ordine del giorno per la modifica del piano di riordino ospedaliero, approvato all’unanimità dal Consiglio comunale che, chiedeva tra l’altro, l’impegno finanziario per realizzare a Molfetta l’ospedale di primo livello. Va aggiunto che, l’attuale Amministrazione ha ceduto un terreno edificabile, adiacente al perimetro ospedaliero, dove sarà costruita una palazzina capace di contenere i poliambulatori, gli uffici, la direzione sanitaria e la direzione amministrativa, così da liberare l’ospedale da tutto ciò che non è ricovero per acuti. Per arrivare a questo, anche l’Amministrazione comunale ha tenuto in debita considerazione quanto affermato dal Presidente Emiliano nella sala della Madonna della Pace, stipata fino all’inverosimile che, in caso di ballottaggio tra Molfetta e Corato, per l’assegnazione del 1° livello, la preferenza è per Molfetta, per ovvie motivazioni: di ordine logistiche, di volumetria degli spazi ospedalieri e per la viabilità favorevole. Aggiungo che l’ospedale di Molfetta ha una capacità di 300 posti letto 240+60 costruiti dal compianto Ilario Amato, dunque con un numero di posti letto superiore a quelli previsti dalla costruzione del nuovo ospedale. Con il vantaggio che, trasformando l’ospedale di Molfetta in primo livello, il tutto può essere pronto nel giro di tre anni e con una spesa minima, per l’altra soluzione, ci vogliono 20 anni per la realizzazione ed una spesa di non meno di 250 milioni. Alla Regione l’ultima parola.
Vitangelo Solimini
Cittadinanzattiva
p.s. Nella eventualità che la struttura di Molfetta risultasse insufficiente, si potrebbe accorpare la struttura di Terlizzi a costo zero.
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Gabriella Milanese
28 Gennaio 2021 alle ore 07:12:32
Come si può non cndividere quello che hai scritto? Grande Prof.
Rispondi
Nicola Pomarico
28 Gennaio 2021 alle ore 07:09:02
Questa è una soluzione veramente assennata , senza sprechi e che riqualifica una struttura che merita , sperando che i nostri politici lascino da parte gli interessi di campanile !!!
Rispondi
Giulio Marino
28 Gennaio 2021 alle ore 06:59:12
Analisi lucida e condivisibile in molti punti, formulata da una persona di riconosciuto alto livello culturale e indubbia onestà intellettuale, oltre che non condizionata da ragioni di ottuso campanilismo. Vale la pena soffermarsi criticamente sulle sue riflessioni.
Rispondi
Elisabetta Tabani
26 Gennaio 2021 alle ore 01:42:38
Ritengo la realizzazione di un nuovo ospedale, in questo momento, sia improponibile. Fattiva è la proposta di Cittadinanzattiva. E.T.
Rispondi
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