L'on. Amoruso: negati gli sgravi contributivi ai pescatori
MOLFETTA – 16.6.2002
Negati gli sgravi contributivi ai pescatori. Lo rileva l'on. Francesco Amoroso di An, che, in un comunicato, dà notizia della non ancora avvenuta concessione degli sgravi fiscali ad opera dell'Inps. "L'on. Francesco Amoruso, presidente della commissione parlamentare di Controllo sugli Enti di Previdenza - recita la nota trasmessa dalla Camera dei Deputati - ha scritto al Presidente dell'Inps, Carlo Paci, in merito ai ritardi sulla concessione degli sgravi contributivi previsti per le imprese che esercitano la pesca".
Le agevolazioni fiscali di cui ancora i pescatori non avrebbero visto l'ombra, sono previste dalla legge finanziaria del 2001. Molti mesi sono già trascorsi, ma gli sgravi non sarebbero stati ancora notificati a nessun operatore. E lamentele e proteste dei pescatori sarebbero già dietro l'angolo.
Colpa dell'Inps, dichiara l'onorevole Amoruso. "L'Inps — continua il parlamentare di An -non provvedendo alla concessione degli sgravi, esaspera una crisi, quella del compatto della pesca, che diventa ogni giorno più critica".
E di crisi del comparto pesca, ormai parlano proprio tutti. Sarà Molfetta, naturalmente, a subire i contraccolpi più forti. La terza flotta peschereccia dell'Adriatico si sta lentamente dissolvendo: oggi sono meno di 70 le imbarcazioni molfettesi, barchette a remi comprese. C'è poi il nodo ancora irrisolto del mercato ittico: una crisi più volte annunciata, ora cronicizzata, che secondo l'amministrazione comunale potrà risolversi solo con l'affidamento in gestione della struttura agli operatori. E, ancora, questione poco discussa e forse più importante di tutte le altre: l'impoverimento della fauna. Ormai nell'Adriatico, a detta dei pescatori, non si pesca più.
Quanto agli sgravi e ai risarcimenti, i tempi, si sa, in questi casi rischiano sempre di essere biblici. I pescatori ricorderanno quanto hanno dovuto attendere prima di toccare con mano gli indennizzi del fermo bellico. Dal 1999, anno della guerra in Kosovo e delle bombe Nato sganciate nell'Adriatico, più di due anni sono passati prima del conferimento dei risarcimenti previsti per i 90 giorni di fermo.