MOLFETTA - Finalmente qualcuno riprova a porre il problema dell’iprite nelle acque molfettesi, che “Quindici” continua a sollevare da lungo tempo, ma che le istituzioni non smettono di ignorare.
Questa volta a confrontarsi con i pescatori ci sarà l’assessore regionale alle infrastrutture Guglielmo Minervini, che già in occasione del confronto fra i candidati molfettesi alla regione, organizzato da “Terre libere”, fu sorpreso dalla testimonianza di Vitantonio Tedesco, pescatore molfettese, fra i primi a denunciare gli effetti devastanti delle sostanze chimiche presenti nel nostro mare sulla salute dei pescatori.
Anche Tedesco sarà fra i relatori, sabato 9 aprile, alla Fabbrica San Domenico, e ci sarà anche Guglielmo Facchini, il medico che diagnosticò a un giovane pescatore molfettese un’infiammazione dovuta molto probabilmente al contatto con sostanze chimiche, di cui “Quindici” si occupò approfonditamente.
Si preannuncia un convegno di studi interessante, quello organizzato dall’Accademia Europea di Formazione per la Tutela dell’Ambiente, la Sicurezza e la Protezione Civile “Karol Wojtyla”, che porta il titolo “Proposte e Prospettive per l’Emergenza Ambientale da Inquinamento Residui Bellici della Costa Adriatica”.
Il programma prevede l’apertura dei lavori alle 9 del mattino, per voce di Giuseppe Tulipani, Presidente dell’Accademia “K. Wojtyla”. A moderare ci sarà Michele Marolla, Capo Redattore de “La Gazzetta del Mezzogiorno”.
La prima sessione, intitolata “Le Cause, le indagini e le testimonianze”, riguarderà l’inquinamento e l’avvelenamento della flora e della fauna marittima da parte di ordigni e di residuati bellici a caricamento speciale nei mari di Molfetta. Si parlerà anche della distruzione della vita nei fondali interessati, della perdita, fino alla completa scomparsa, del pescato; dei danni genetici, della malattie degenerative, neoplasie e della morte delle specie viventi, compresa la specie homo sapiens sapiens.
Alle 9.30, dopo la proiezione del filmato N.A.T.O. sull’iprite a Molfetta, in cui la nostra città compare fra le sei più gravi emergenze ambientali del pianeta, introdurrà la sessione Guglielmo Facchini, medico e ricercatore. Alle 9.45 interverrà Antonio Savasta, magistrato della Procura della Repubblica di Trani.
Dalle 10 alle 11 sarà possibile ascoltare le testimonianze di Vitantonio Tedesco, Presidente della Cooperativa Piccola Pesca di Molfetta, che già “Quindici”ha più volte intervistato e Gianni Lannes, giornalista, autore d’inchieste sull’argomento.
Nella seconda sessione, intitolata “Lo stato dell’arte, rimedi e interrogativi”, si discuterà degli aspetti istituzionali della vicenda legata all’inquinamento bellico del nostro mare, e in particolare dei fondi per la bonifica, delle interrogazioni parlamentari, dei fondi per il ripristino del Parco Nazionale della Posidonia Oceanica, dell’oasi protetta di Torre Calderina e dei percorsi e dello status giuridico delle lame che attraversano il territorio e sfociano nel Parco nazionale della Posidonia Oceanica.
Concluderà Guglielmo Minervini, Assessore regionale alle Infrastrutture e Mobilità.
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