L'influenza aviaria arriva a Giovinazzo. Adottate misure di precauzione a Molfetta
MOLFETTA – 16.2.2006
La conferma è arrivata dall'Istituto Zooprofilattico di Foggia: dopo le apposite verifiche il cigno morto trovato nei giorni scorsi a Giovinazzo, in località “Ponte”, è risultato positivo al virus H5, sigla che identifica la cosiddetta “influenza aviaria” che tanta preoccupazione sta destando in questi giorni in tutta Europa. La notizia, tuttavia, non deve allarmare perché gli esperti rassicurano sul fatto che, per ora, non c'è alcun rischio contagio per l'uomo. Tuttavia le autorità sanitarie tengono sotto stretta osservazione tutta l'area adiacente al luogo di rinvenimento del velivolo deceduto, per un raggio di 10 chilometri.
A seguito di questo, il sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini, ha emanato una ordinanza con la quale dispone una serie di interventi di competenza dell'Amministrazione Comunale e della AUSL volti a monitorare la situazione e scongiurare, quindi, il pericolo del diffondersi della malattia.
Le misure adottate consistono nella:
a) Individuazione dei pollai e di tutti gli allevamenti ed aziende avicole;
b) Attuazione di opportune misure di biosicurezza presso gli allevamenti compreso l'uso di mezzi appropriati di disinfestazione all'entrata ed all'uscita dall'azienda;
c) Attuazione delle misure di biosicurezza previste dall'Unione Europea;
d) Controllo della movimentazione dei volatili domestici e degli altri volatili in cattività, nonché delle uova da cova all'interno della zona.
Tra l'altro, con l'ordinanza del sindaco, è fatto divieto nella stessa zona di sorveglianza di:
a) movimentare volatili domestici ed altri volatili in cattività;
b) consentire la concentrazione di volatili domestici ed altri volatili in cattività per fiere, mercati, esposizioni o altre manifestazioni;
c) cacciare gli uccelli selvatici.
L'esistenza dell'area di sorveglianza sarà indicata da appositi cartelli che recheranno la dicitura “Zona di sorveglianza per l'influenza aviaria”.
Il sindaco, Tommaso Minervini, invita la cittadinanza a non temere alcunché per la propria salute ed a collaborare con le istituzioni segnalando l'eventuale rinvenimento di carcasse di volatili morti al Comando di Polizia Municipale (numero di telefono: 080.3971014) o all'Ufficio Veterinario (numeri di telefono 080.3357569) o a qualunque atra forza di polizia o autorità portuale, avendo cura, tuttavia, ad evitare assolutamente di toccarle.
Per qualunque ulteriore informazione si segnala l'indirizzo Internet del Ministero della Salute: www.ministerosalute.it
Giu. Cal.
Riportiamo qui sotto le indicazioni di comportamento diffuse dall' “Unità di Crisi Influenza Aviaria” istituita presso il Ministero della Salute.
“Il rischio è attualmente confinato ai volatili selvatici. L'infezione è stata sinora segnalata solo in alcuni volatili acquatici selvatici (cigni). Obiettivo delle azioni dei Servizi Veterinari (SV)è quella di evitare che l'infezione passi dall'ambiente selvatico a quello domestico.
Infatti, fintanto che l'infezione rimane confinata all'ambiente selvatico, la possibilità di diffusione alle specie domestiche e, quindi, i rischi per l'uomo risultano assenti. Nel mondo non sono segnalati casi di malattia umana derivanti dal contatto con uccelli selvatici.
Il pollame domestico non rappresenta attualmente alcun rischio. Nella attuale situazione i volatili domestici sono indenni dalla malattia.
Per evitare possibili contagi esiste un sistema di sorveglianza che prevede i seguenti livelli di intervento nelle diverse fasi di produzione:
• autocontrollo da parte degli allevatori mediante la consulenza di veterinari liberi professionisti
• controllo da parte dei Servizi Veterinari delle ASL che verificano le attività di autocontrollo e effettuano dei controlli autonomamente
• nei casi di accertamento di positività vengono attivate drastiche misure con l'estinzione dei focolai infetti
• lo Stato provvede al rimborso dei danni subiti dagli allevatori
Per gli allevamenti a carattere rurale sono state definite delle procedure di intervento per gli allevatori che hanno l'obbligo di attuarle e comunque di richiedere l'aiuto delle Autorità sanitarie competenti (Veterinari ASL ed Istituti Zooprofilattici Sperimentali.
Il consumo di uova e carni avicole cotte non comporta alcun rischio di trasmissione dell'infezione all'uomo.
Le carni di pollame sono sicure in quanto provengono da allevamenti che sono sottoposti al controllo veterinario e tutti i volatili, prima di essere macellati, vengono sottoposti a visita sanitaria da parte di un veterinario della Azienda sanitaria locale.
In caso di sospetto per qualsiasi malattia i volatili vengono esclusi dalla macellazione.
Dopo la macellazione le carni sono sottoposte a controllo del veterinario del macello che, anche in questo caso, in presenza del semplice sospetto di malattia, provvede agli accertamenti necessari a tutela della salute pubblica.
A conferma della salubrità delle carni vengono apposti un bollo sanitario ed un'etichetta tale da consentire al consumatore di conoscerne la provenienza.
La cottura delle carni rientra tra le normali prassi di preparazione.
In base a quanto si è verificato in alcuni paesi asiatici, il rischio per l'uomo è limitato al verificarsi di condizioni di estrema promiscuità uomo/animale, di condizioni igieniche particolarmente precarie e di contatti stretti con volatili infetti. Tali condizioni non sono presenti nel nostro paese.
Tra gli uccelli selvatici, le specie che rappresentano un potenziale rischio sono gli uccelli acquatici selvatici (anatre, oche, cigni, trampolieri). Non rappresentano un rischio i piccioni o altri piccoli uccelli che vivono in ambiente urbano, per i quali non è necessaria alcuna forma di particolare attenzione.
Nel caso di rinvenimento di uccelli acquatici selvatici (anatre, oche, cigni, trampolieri, nonché gabbiani) morti o malati si suggeriscono i seguenti comportamenti:
1. evitare di toccare i volatili;
2. chiedere l'intervento dei Servizi Veterinari delle ASL o dei Vigili del Fuoco;
3. in caso di contatto con i volatili, adottare le normali norme igieniche (lavarsi accuratamente le mani e altre parti del corpo venute a contatto con gli animali malati o morti) e lavare indumenti o altri oggetti potenzialmente contaminati.
Presso il Ministero della Salute, è attivo, dal lunedì al venerdì, dalle ore 9.00 alle ore 20.00 il numero verde 1500, per qualsiasi informazione sull'argomento”.