L'H. C. Molfetta in agonia
L’Hockey Club Molfetta, continua la sua agonia. Il club del presidente Massimo De Palma in piena crisi economica e societaria, non sembra vedere la luce e mai, come in questo momento, il rischio di chiudere i battenti sembra più che un’ipotesi. La stagione di Serie A1 2011/12, era iniziata con i migliori propositi. Alle riconferme di giocatori di indiscusso valore, come Nicolas Fernandez, Ezequiel Tamborindegui e capitan Antonio Cirilli, erano seguiti acquisti di grande spessore, uno su tutti quello di Leonardo Squeo. Ma dopo solo due mesi di attività, ci si è resi conto che le casse societarie erano vuote e così nel mercato di riparazione invernale la dirigenza ha venduto tutti i suoi giocatori migliori. La “grande fuga” è iniziata con le cessioni di Cirilli e Tamborindegui al Matera; è proseguita con le partenze di Fernandez direzione Giovinazzo e Squeo a Lodi e si è conclusa con il ritorno in patria del portiere spagnolo Ortega. Un pesante ridimensionamento, un cambio di prospettiva e di obiettivi per l’Hockey Club, che in poco tempo si è ritrovato immischiato nella zona retrocessione, quando solo pochi mesi fa lottava per i play-off scudetto e disputava la prestigiosa Coppa Europa Cers. Allo smembramento della squadra, si sono poi aggiunte le frizioni nella stessa dirigenza biancorossa, che hanno portato alle dimissioni del vicepresidente Onofrio Abbattista, figura di spessore all’interno del club. Le cessioni di giocatori beniamini dei tifosi e il conseguente boicottaggio di molti spettatori, nonchè la poca pubblicizzazione della società, di quella che è l’unica realtà hockeistica cittadina, hanno reso le partite interne dell’Hockey Club, un evento per pochi intimi, considerando che si disputa una Serie A1 a livello nazionale. Insomma il glorioso Hockey Club Molfetta, con una storia ultra trentennale è sull’orlo del baratro. A nulla sono valsi sin ora gli appelli lanciati ai media, all’imprenditoria locale e alla classe politica molfettese dal presidente De Palma, che appare un uomo solo al timone di una barca che sta affondando. I tempi dei play-off scudetto e della qualificazione alla Coppa Cers, quando l’Hockey Club sembrava il “nuovo che avanza” dell’hockey nazionale, , il modello da imitare, sono ormai lontani anni luce. Il prossimo mese di marzo, si annuncia decisivo per le sorti del club, che dovrà affrontare tra le altre gare, una delicata trasferta a Bassano e due match interni decisivi contro Sarzana e Giovinazzo. Il presidente De Palma e quel che resta della dirigenza, ce la stanno mettendo tutta per salvare il club, facendo fronte alle spese di tasca propria e aspettando che molte promesse diventino realtà e che non rimangano parole com’è purtroppo avvenuto fin ora. Indubbiamente, se si è arrivati a tale situazione, qualche errore macroscopico di valutazione e gestione, è stato senza dubbio commesso ma l’indifferenza degli imprenditori e politici locali è parimenti grave. Ora non resta che stare vicini a mister Poli, a capitan Boccassini e a tutta la squadra, che tanto cuore e impegno stanno dimostrando. L’obiettivo è portare degnamente a termine questa sciagurata stagione, indipendentemente dal risultato finale. L’auspicio è che il presidente De Palma e il suo club, riescano a vedere la luce in fondo al tunnel in maniera tale che venga così scongiurata la fine di un club, che per anni è stato motivo di vanto sia per gli sportivi che per tutta la cittadinanza molfettese.