L'ex assessore (Forza Italia) Pino Amato condannato a 3 anni di reclusione
Condannato a 3 anni di reclusione il consigliere comunale di Forza Italia (oggi nell’Udc) Pino Amato, già assessore alla Polizia urbana e all’annona. Amato è stato anche interdetto dai pubblici uffici e gli è stato sospeso il diritto di voto per l’intera durata della pena. Per questi motivi dovrebbe lasciare la carica di consigliere comunale: a lui dovrebbe subentrare Francesco Mangiarano, primo dei non eletti, ma lo stesso Amato ha dichiarato che, se non verrà costretto dal prefetto, non si dimetterà. Il tribunale di Trani, che ha emesso la sentenza, ha accolto così la richiesta del PM, Giuseppe Maralfa, che aveva formulato l’accusa per lui e altri 5 imputati, a vario titolo, di voto di scambio, abuso d’ufficio e falso ideologico. I presunti voti raccolti sarebbero stati utilizzati nelle elezioni amministrative del 2006 dallo stesso Amato e nelle regionali 2005 per favorire il consigliere regionale Massimo Cassano. Il difensore di Pino Amato l’avv. Domenico Di Terlizzi aveva chiesto l’assoluzione; ora proporrà appello contro la sentenza di condanna. La pena, però, è stata condonata dall’indulto. Stesso condono di pena per gli altri imputati Giovanna Anna Guido (rappresentante legale dell’istituto di Vigilanza La Securpol s.r.l.). è stata condannata a un 1 anno e 8 mesi (il Pm ne aveva chiesti 2) e l’ex ufficiale di Polizia Municipale Pasquale Mezzina condannato a 2 mesi (ne erano stati chiesti 2). Assolti gli altri imputati Vincenzo De Michele, ex dirigente comunale (il Pm aveva chiesto 1 anno e 3 mesi di reclusione); il broker assicurativo Gaetano Brattoli (per lui erano stati chiesti 6 mesi), l’esponente di una lista civica cittadina Vito Pazienza (il Pm aveva chiesto 2 anni e 7 mesi) e l’ex consigliere comunale Girolamo Scardigno (la richiesta per lui era stata di 6 mesi di reclusione).