MOLFETTA - Era la partita che tutti gli appassionati di hockey molfettesi attendevano da anni, ma era soprattutto il match che, data l’importanza della competizione, avrebbe dovuto dare un segnale forte alla città ed alle sue istituzioni politico-imprenditoriali. L’Hockey Club Molfetta ha dimostrato di esserci, e nonostante le mille difficoltà di un periodo non proprio felicissimo, continua a regalare incredibili emozioni ad un pubblico di sostenitori che, partita dopo partita, aumenta di consistenza e continua a dispensare applausi a scena aperta per capitan Cirilli & Co.
Il prepartita è di quelli che non si scordano facilmente, e il momento dell’esecuzione degli inni nazionali, lascia senza fiato i gremiti spalti del Paladonsturzo. Sono momenti unici, inediti per la storia dello sport molfettese. A seguire, la consegna da parte dell’assessore Mariano Caputo, presente tra gli spalti per l’occasione, al capitano del team transalpino Baptiste Lucas, del gagliardetto della Città di Molfetta e di una targa celebrativa dell’evento, appositamente realizzata dal professor Mauro Mezzina. Dopo un veloce riscaldamento e la presentazione delle due compagini, si aprono le ostilità.
Il quintetto messo in pista da mister Poli è di quelli consolidati: Fermin Ortega tra i pali, Spadavecchia, Tamborindegui, Cirilli e Fernandez esterni. I minuti iniziali di studio tra le due formazioni, caratterizzati da un possesso palla continuo, vedono poche emozioni per i due estremi difensori, ad eccezione di una traversa colpita da capitan Cirilli e una conclusione, deviata, del “cinese” Spadavecchia. A seguire però i francesi iniziano a prendere confidenza con le mattonelle del Don Sturzo, e provano ad impensierire il portiere molfettese con conclusioni in rapida successione, tutte abilmente respinte dall’ex portiere del Vilanova. La Vendeénne è ben messo in pista, gioca veloce e di prima, ma i ragazzi di mister Poli non sono certamente da meno, e in ben due occasioni, prima con Fernandez e poi con Tamborindegui, provano a preoccupare, purtroppo senza esito, il portiere avversario. La mancanza di reti, innervosisce un po’ i giocatori, e al 9’ sono stati già fischiati tre falli di squadra da una parte e due dall’altra. Due minuti dopo viene decretato un tiro di rigore per La Vendeénne: alla battuta il numero 5 Burgoa trafigge Ortega con un tiro ben piazzato alla sua sinistra. All’11’ i francesi si portano dunque sull’1-0. I due portieri non rimangono certo inoperosi, tante sono le occasioni che alternativamente capitano sulle stecche dei pattinatori in pista. Da segnalare l’esordio in coppa da parte del rientrante Leo Squeo, che prende il posto di Tamborindegui, il quale, reduce delle tre partite in sette giorni in cui ha speso molto, è forse un pò meno scattante del solito. A 10 minuti dal termine però l’HC Molfetta trova il pareggio: un preciso assist di Spadavecchia trova lo “tsunami” Fernandez pronto a battere il portiere avversario con una bellissima conclusione che regala immensa soddisfazione ad un pubblico in visibilio, orgoglioso per il primo, storico gol della squadra del presidente de Palma in una competizione europea. I pattinatori biancorossi, rinvigoriti dal pareggio, cercano il gol del vantaggio in tutti i modi, ma trovano un muro difficilmente valicabile nell’estremo difensore avversario, in grado, nei minuti finali, di respingere prima l’esecuzione del rigore concesso al Molfetta, ed eseguito da Fernandez, ed anche il successivo tiro sulla ribattuta sempre da parte del bomber Cileno. Nessun esito neanche per le successive conclusioni di Cirilli, Squeo, Boccassini e ancora Fernandez, che non riescono purtroppo a violare la porta francese. Partita molto equilibrata, che chiude la sua prima frazione di gioco con un giusto 1-1.
La ripresa inizia con gli stessi effettivi che hanno chiuso il primo tempo, e quindi con Ortega, Boccassini, Squeo, Cirilli e Fernandez. Pronti via il Molfetta parte col piglio giusto e giocate larghe e veloci danno notevoli grattacapi ai pattinatori di mister Jean-Philippe Brison. Il primo a rendersi pericoloso è proprio il capitano Cirilli, che dopo un pregevole scambio con Fernandez e Squeo prova la conclusione, respinta dal portiere transalpino. Non pago, il capitano prende in mano la squadra e la trascina al gol del 2-1, che porta proprio la sua firma, a pochi minuti dal fischio d’inizio. Un gol spettacolare, che fa esultare di gioia un pubblico entusiasta e spumeggiante come si era visto in poche occasioni. Neanche il tempo di ricomporsi, che pochi istanti dopo sarà il figliol prodigo Leo “Squalo” Squeo a far riesplodere la gioia biancorossa tra gli spalti del Paladonsturzo, con una conclusione di prima dalla tre quarti che beffa il portiere de La Vendeénne. Molfetta sul 3-1, ma sono passati solo pochi minuti dall’inizio della ripresa, ed il match è ancora molto lungo ed insidioso per i ragazzi di mister Poli, che tengono comunque molto bene la pista in questi momenti. L’1-2 subìto non getta però nello sconforto i pattinatori francesi, che spinti dalle giocate efficaci di Sergio Burgoa e Alberto Morales, provano subito ad accorciare le distanze, ma incrociano un Fermin Ortega in serata eccezionale. Tra batti e ribatti da un’area all’altra, sarà però La Vendeénne ad accorciare le distanze, grazie ad un tiro di prima assegnato per il decimo fallo da parte dell’HC Molfetta. Dal dischetto Burgoa si fa prima parare la conclusione, ma poi sarà abile nel riprendere ed insaccare la pallina nella porta molfettese. Molfetta 3-La Vendeénne 2, a circa metà di un secondo tempo molto concitato e pieno di occasioni da ambe le parti. Gli uomini di Poli non si fanno impaurire dal ritorno dei francesi e provano ad imporre il loro gioco, riuscendoci a tratti, e rendendosi molto pericolosi prima con Fernandez e poi col rientrante Tamborindegui, più vispo e reattivo rispetto alla prima frazione di gioco. Ad una manciata di minuti dal termine il portiere francese commette il decimo fallo per la sua squadra, ed il Molfetta potrà quindi usufruire di un tiro libero, importantissimo per dare tranquillità ad un risultato ancora molto in bilico. Purtroppo però l’esecuzione funambolica di Fernandez finisce alta sulla traversa, angosciando il pubblico consapevole della sofferenza che ci sarà da sopportare fino al fischio finale. Lo stesso “tsunami” Fernandez prova a ripagare l’errore con un’azione ubriacante, che lo porterà a tu per tu col portiere avversario, ancora pronto a ribattere la conclusione del fenomeno di Santiago. Sono momenti difficili, perché il Molfetta subisce ora la veemenza dei transalpini, che cercano in tutti i modi il gol del pareggio. L’occasione d’oro viene servita dal fischietto dell’arbitro Gomez, che a 10 secondi dal termine, sancisce un tiro di rigore per La Vendeénne. Ma stavolta Fermin Ortega si fa trovare pronto e, con l’aiuto della traversa, pone fine ai sogni di rimonta dei francesi, facendo esplodere di gioia il Paladonsturzo, e sancendo la prima, storica vittoria in coppa CERS dell’Hockey Club Molfetta.
La squadra del presidente de Palma ha dato ancora dimostrazione di forte attaccamento alla maglia, e nonostante le difficoltà societarie sta onorando al meglio tutti gli impegni che la vedono coinvolta. Il rientro di Squeo e di Sinisi, sarà fondamentale per garantire a mister Poli una squadra più competitiva e che potrà ora affrontare a testa alta qualsiasi avversario, consapevole della forze dei propri mezzi e delle proprie possibilità. E’ inopportuno in questo momento dormire sugli allori, perché la classifica del campionato risulta ancora deficitaria, e il prossimo avversario di turno, il Seregno dell’ex Puzzella, non sarà certamente dei più semplici. Ma questa vittoria saprà dare energie positive e rinnovato ottimismo ai fini del proseguo della stagione che si spera, in virtù delle recenti glorie europee, possa procedere senza troppi pensieri estranei alla pista di gioco.