L'autobus dei turisti e la legge uguale per tutti a Molfetta
MOLFETTA – Un lettore scrive a “Quindici” sulla vicenda dell’autobus di turisti multato dalla polizia municipale con altre auto private che avevano violato la zona a traffico limitato (Ztl).
Ecco la sua lettera:
«Caro Direttore, a Molfetta da qualche tempo accadono cose incredibili, perfino la multa ad un bus per aver sostato nella zona a traffico limitato, diventa un caso. Forse dopo anni di illegalità diffusa, oggi può suscitare scandalo perfino il rispetto della legge, soprattutto applicata a tutti, senza eccezione: auto private e bus turistici.
In pratica, non si capisce ancora se la notizia sia quella del bus di turisti presenti a Molfetta o quella della multa per aver superato e sostato in zona a traffico limitato. Perché nella seconda ipotesi non si capiscono le ragioni di chi si sta schierando a difesa dei trasgressori. Sì perché quello che è successo domenica a Molfetta fosse successo in qualsiasi altra città turistica d’Italia, non avrebbe acceso tutto questo dibattito ancora una volta strumentale sui social network. Ve lo immaginate un autobus di turisti parcheggiato in Piazza San Marco o in Piazza San Pietro? Chi sarebbe pronto a giustificarlo?
O avete mai provato a superare il varco di una zona a traffico limitato di qualsiasi altra città? Sono multe assicurate, senza imprecazioni. Se non quelle che l’automobilista rivolge a sé stesso alla guida.
A Molfetta, complice l’assenza di una telecamera ai varchi della ztl nel centro storico, tuttavia sorvegliati dai vigili urbani in orari di servizio o dalla capitaneria di porto, lo sport preferito del weekend sembra quello di divertirsi a passare il varco della Ztl e vedere cosa succede. Anche l’operatore commerciale della zona, ormai prossimo al grande salto nella viva editoria (a proposito l’anteprima del primo servizio giornalistico diffuso alla corte del senatore è tutto dire sulla sua annunciata indipendenza) magari pensa anche di darsi al giornalismo e gira video amatoriali e incita alla protesta complici i fiorenti blog cittadini.
L’ultimo episodio è quello che si è verificato domenica pomeriggio. Due autobus superano il varco della Ztl, fanno scendere i turisti salentini a bordo per una visita al Duomo e al centro storico e si fermano in sosta facendo compagnia alla decina di auto parcheggiate. Arrivano i vigili e procedono con le multe. I turisti molfettesi della domenica, quelli che superano la ztl per il gusto di un caffè, insorgono e lo fanno anche gli autisti dei bus, accampando giustificazioni tra la folla dei curiosi, mentre i turisti erano all’interno della chiesa per la visita.
La presenza delle auto dei molfettesi oltre il varco della Ztl magari avrà indotto l’autista in errore anche se chi fa questo mestiere sa che, in presenza di tali divieti, occorre far scendere i passeggeri e allontanarsi in attesa della visita sostando altrove, magari sulla banchina san Domenico per poi ritornare a prenderli.
Ma ci spiace dirlo siamo al Sud, e allora i divieti sono fatti per essere violati e magari accampare una scusa. E vai con gli attacchi all’amministrazione, ai vigili, le risposte al veleno, le polemiche per i turisti che "mai più verranno a Molfetta".
Un tempo la domenica pomeriggio si discuteva per il fischio dell’arbitro nel match clou del campionato di calcio, oggi sulla nostra banchina e sulle bacheche si discute ancora della ztl e del fischio del vigile.
Davvero non se ne può più. Speriamo di avere più turisti rispettosi delle regole e, rivolgiamo un appello all’amministrazione, le telecamere ai varchi della Ztl. Così forse assomiglieremmo di più a una seria città turistica, in cui i cittadini sono i primi a rispettare e tutelare le bellezze architettoniche e a chiedere che tutti facciano altrettanto».
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