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L'autobus dei turisti e la legge uguale per tutti a Molfetta
25 marzo 2014

MOLFETTA – Un lettore scrive a “Quindici” sulla vicenda dell’autobus di turisti multato dalla polizia municipale con altre auto private che avevano violato la zona a traffico limitato (Ztl).

Ecco la sua lettera:

«Caro Direttore, a Molfetta da qualche tempo accadono cose incredibili, perfino la multa ad un bus per aver sostato nella zona a traffico limitato, diventa un caso. Forse dopo anni di illegalità diffusa, oggi può suscitare scandalo perfino il rispetto della legge, soprattutto applicata a tutti, senza eccezione: auto private e bus turistici.
In pratica, non si capisce ancora se la notizia sia quella del bus di turisti presenti a Molfetta o quella della multa per aver superato e sostato in zona a traffico limitato. Perché nella seconda ipotesi non si capiscono le ragioni di chi si sta schierando a difesa dei trasgressori. Sì perché quello che è successo domenica a Molfetta fosse successo in qualsiasi altra città turistica d’Italia, non avrebbe acceso tutto questo dibattito ancora una volta strumentale sui social network. Ve lo immaginate un autobus di turisti parcheggiato in Piazza San Marco o in Piazza San Pietro? Chi sarebbe pronto a giustificarlo? 

O avete mai provato a superare il varco di una zona a traffico limitato di qualsiasi altra città? Sono multe assicurate, senza imprecazioni. Se non quelle che l’automobilista rivolge a sé stesso alla guida.
A Molfetta, complice l’assenza di una telecamera ai varchi della ztl nel centro storico, tuttavia sorvegliati dai vigili urbani in orari di servizio o dalla capitaneria di porto, lo sport preferito del weekend sembra quello di divertirsi a passare il varco della Ztl e vedere cosa succede. Anche l’operatore commerciale della zona, ormai prossimo al grande salto nella viva editoria (a proposito l’anteprima del primo servizio giornalistico diffuso alla corte del senatore è tutto dire sulla sua annunciata indipendenza) magari pensa anche di darsi al giornalismo e gira video amatoriali e incita alla protesta complici i fiorenti blog cittadini. 
L’ultimo episodio è quello che si è verificato domenica pomeriggio. Due autobus superano il varco della Ztl, fanno scendere i turisti salentini a bordo per una visita al Duomo e al centro storico e si fermano in sosta facendo compagnia alla decina di auto parcheggiate. Arrivano i vigili e procedono con le multe. I turisti molfettesi della domenica, quelli che superano la ztl per il gusto di un caffè, insorgono e lo fanno anche gli autisti dei bus, accampando giustificazioni tra la folla dei curiosi, mentre i turisti erano all’interno della chiesa per la visita.
La presenza delle auto dei molfettesi oltre il varco della Ztl magari avrà indotto l’autista in errore anche se chi fa questo mestiere sa che, in presenza di tali divieti, occorre far scendere i passeggeri e allontanarsi in attesa della visita sostando altrove, magari sulla banchina san Domenico per poi ritornare a prenderli.
Ma ci spiace dirlo siamo al Sud, e allora i divieti sono fatti per essere violati e magari accampare una scusa. E vai con gli attacchi all’amministrazione, ai vigili, le risposte al veleno, le polemiche per i turisti che "mai più verranno a Molfetta".
Un tempo la domenica pomeriggio si discuteva per il fischio dell’arbitro nel match clou del campionato di calcio, oggi sulla nostra banchina e sulle bacheche si discute ancora della ztl e del fischio del vigile.
Davvero non se ne può più. Speriamo di avere più turisti rispettosi delle regole e, rivolgiamo un appello all’amministrazione, le telecamere ai varchi della Ztl. Così forse assomiglieremmo di più a una seria città turistica, in cui i cittadini sono i primi a rispettare e tutelare le bellezze architettoniche e a chiedere che tutti facciano altrettanto».

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Allora avevo capito correttamente il messaggio dell'amico Marino Porcelli. Dunque, vediamo egli sostiene che, per ravvivare il turismo languente a Molfetta, servirebbe anche che i mezzi degli stessi parcheggino il più vicino possibile ai luoghi da visitare (grosso modo); sostiene anche che: ..."abbiamo bisogno di distinguerci dagli altri (immagino si riferisca agli abitanti delle altre Città)". In sintesi grossolana, questo vorrebbe dire, più o meno, (mia interpretazione) "non rompiamo le palle (ai turisti, lo dice Porcelli) con scempiaggini come divieto di sosta davanti ai monumenti, altrimenti quei pochi turisti eviteranno la nostra Città!". Trovo singolare questo punto di vista! Caro Porcelli, NOI NON DOBBIAMO DIVERSIFICARCI DAI CITTADINI DELLE ALTRE CITTA', PERCHE' MI SEMBRA CHE A TRANI SIA VIETATO GIUNGERE DAVANTI ALLA CATTEDRALE IN AUTO, BUS, BICI, MONOPATTINO, SKATEBOARD, ECC. (lo stesso vale per Ruvo). Noi DOBBIAMO DIVENTARE UGUALI AGLI ABITANTI DELLE ALTRE CITTA', DOVE SE VIOLI LE REGOLE, SEI SANZIONATO. Il turismo non si promuove tollerando chi non osserva le regole, ma facendo sì che TUTTI le osservino, anche se ciò vuol dire scontentare questo o quell'autista, questo o quel turista. A proposito di parlare poi con gli amici, dell'esperienza vissuta, con la giusta multa beccata (evviva) per divieto di sosta - nel mio caso, (leggi il mio post precedente), alcuni amici, mi hanno solo detto di fare più attenzione alla segnaletica. Nessuno mi ha suggerito di non più tornare a Terni! Infine, quali sarebbero queste tue "nuove iniziative turistiche" alle quali dovremmo aprirci? Forse quelle di essere noi più accoglienti, mostrando loro non una Città lercia, con gente maleducata, caotica (specie nei punti topici), indisciplinata, con monumenti ed attrattive più attrattivi, appunto. Ma essendo più educati, con meno pessapochismo. Si hai ragione: ne abbiamo di strada da fare ma, secondo me, è sbagliata la direzione che indichi. Buon lavoro.



Giovanni Mezzina forse vive fuori dal mondo, oppure è prevenuto come tanti nei confronti di questa amministrazione perché erano amici della precedente e non si rassegnano alle novità di Paola Natalicchio, come la Ztl che è una scelta di civiltà come in tanti altri Comuni. Forse dovrebbe informarsi meglio: in tutte le città gli abitanti del centro storico sono come dice lui “categorie protette”. Non parlo di protezione politica, quelle stavano solo con Azzollini. Se lui è il Mezzina che è stato amministratore dell'Asm con il centrodestra, avrebbe fatto bene a tacere, perché all'epoca ha sperimentato e accettato la mancanza di democrazia, al punto che oggi non è più capace di distinguere il suo significato e così parla per presunzioni. Mi presento, sono il presunto lettore, e se ho preferito chiedere alla redazione di non mettere il proprio nome, vuol dire che un motivo ci deve essere e poi fra tanti anonimi, la cosa non cambia. Lei oltre a dimostrare ignoranza in democrazia, dimostra anche grande ignoranza e presuntuosa arroganza quando definisce “presunti e sedicenti amministratori in carica” (ma conosce lei il significato delle parole? Un buon vocabolario di italiano potrebbe aiutarla). Questi amministratori non sono né presunti né sedicenti perché eletti democraticamente e legalmente in carica, non come lei (sempre se si tratta della stessa persona, perché oltre all'anonimato esistono anche i casi di omonimia) che fu nominato dal sindaco Azzollini, che è stato il vero padrone della città. E lei di cosa parla quando dice la città è anche nostra? e ieri di chi era? Forse avrebbe fatto una figura migliore a tacere.




Ecco, forse la sintesi della narrazione fatta dal lettore, sta nella sua frase ironica: "non si capisce se la notizia sia la presenza di un bus di turisti o la multa comminata al bus ed alle auto degli impavidi nostri concittadini che, fregandosene delle regole, DEVONO andare a prendere il caffè in macchina". Non stupisce più di tanto (anche se dovrebbe, eccome!) la reazione di quei concittadini che hanno inveito contro "l'abuso" dei Vigili che hanno comminato le multe. Stupisce invece l'atteggiamento degli autisti dei bus che, da professionisti qual sono, dovrebbero sapere che le ZTL vanno rispettate. A questo proposito, vorrei loro chiedere: se accedessi in auto, ad esempio, in piazza S. Oronzo o davanti al palazzo della Provincia, a Lecce, un Vigile giustamente mi multasse ed io inveissi, non contro la mia stupidità, ma contro chi sta applicando le REGOLE (che brutta parola, da noi!), se costoro prenderebbero le mie difese. Trovo infine inqualificabile l'atteggiamento dei concittadini che inveivano contro il rispetto delle regole. Un piccolo aneddoto: Terni, accesso al centro; per distrazione mia, non mi accorgo che l'accesso alla zona, a traffico limitato, è sorvegliata da telecamere. Non ho NEMMENO superato il varco, quando due Vigili, mi fanno notare la cosa e mi invitano ad indietreggiare. Con le mie scuse, vado indietro. Dopo circa trenta giorni, mi arriva la multa per accesso indebito in ZTL! Vi assicuro che NON avevo ancora superato il varco, altrimenti sarei stato multato direttamente dai Vigili che mi facevano notare l'errore. Ma l'episodio da me narrato, si è svolto su un altro pianeta.

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