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L'assessore a giudizio, morire per uno scippo, nuova diga: a rischio i pescherecci, sul nuovo numero della rivista Quindici in edicola
18 novembre 2009

 MOLFETTA - E’ in edicola da sabato 14 il nuovo numero della rivista Quindici (nella foto, la copertina) il mensile leader che fa opinione a Molfetta, completando così il panorama informativo offerto ogni giorno con Quindici on line, il primo e più diffuso quotidiano in internet di Molfetta, entrambi diretti dal giornalista Felice de Sanctis. Ed è proprio il direttore a soffermarsi, nell’editoriale “La vergogna dimenticata” sul caso dell’assessore Michele Palmiotti rinviato a giudizio per voto di scambio e favoreggiamento, che rifiuta di dimettersi ed difeso dal sindaco Antonio Azzollini, che lo ha nominato, malgrado la pendenza giudiziaria. E la vignetta del nostro Michelangelo Manente sottolinea come Azzollini sia grande senatore a Roma, ma piccolo sindaco a Molfetta.

La cronaca si occupa dettagliatamente della vicenda Palmiotti, ricostruendo la storia che lo ha visto coinvolto, con un articolo di Carlo Gadaleta.
In primo piano l’inchiesta di Vincenzo Azzollini e Leonardo de Sanctis sui lavori della nuova diga: i tecnici non hanno previsto i moti ondosi durante le mareggiate. Così queste finiscono per danneggiare i pescherecci: gli armatori sono costretti ad ormeggiarli in rada per evitare danni. Sos dei pescatori: il porto è insicuro.
Sul fronte giudiziario si parla della sentenza di condanna per la tragedia del Truck center dove morirono 5 persone nella cisterna maledetta.
Ma è la morte per scippo a colpire i cittadini di Molfetta che ora hanno paura, mentre il sindaco propone come rimedio di armare i vigili urbani: la tentazione dello sceriffo. Sulla vicenda un articolo di cronaca di Paolo Marzocca con la sequenza dello scippo mortale e una riflessione di Tommaso Gaudio.
Giovanni Angione torna sulle buche e i fossi, calcolando quanto costano ai cittadini i danni provocati da questa situazione che ormai sono una costante in una città che il sindaco si ostina a ritenere la migliore del mondo, pulita, ordinata e modello per tutta la provincia.
Per la politica vi parliamo delle primarie del Pd, anche a Molfetta vince Pierluigi Bersani: interviste e commenti di Roberto Spadavecchia, Francesca Lunanova e il solito divertente corsivo di Petrus Caput Hurso.
L’altra inchiesta di attualità riguarda i call center: tra precariato e stress si preferisce fuggire, con articoli di Marcello la Forgia e Marta de Gennaro.
Non poteva mancare l’argomento del giorno, l’influenza A, raccontata dai molfettesi a York, in un articolo di Vincenzo Azzollini.
Per l’economia, Francesco del Rosso si sofferma sulla nuova zona artigianale: il Comune accelera, fin troppo. I rischi dell’operazione.
Altro argomento di attualità, l’omofobia: cosa succede a Molfetta? Ce ne parla Corrado la Martire nella sua inchiesta.
La nuova rotatoria di via Terlizzi: grande opera o grande spreco? Si chiede Saverio Tavella, che ne ha parlato con l’ingegnere comunale Enzo Balducci, mentre Michele Mininno ha intervistato l’assessore Mariano Caputo su cosa bolle in pentola nel settore dei lavori pubblici.
Nelle pagine della cultura, sempre ricche di interesse, continuiamo a ricordare lo storico molfettese Francesco Carabellese nel centenario della morte con un articolo di Pasquale Minervini. Sull’ultima mostra di Manuela Centrone si sofferma criticamente Gianni Antonio Palumbo, mentre Giulia Maggio ci parla di integrazione e povertà. La consueta rubrica “Novello” Augusto Ficele, completa il panorama culturale che regista anche il premio di Gianna Sallustio a New York.
Altre notizie e lo sport completano il il panorama dell’informazione di Quindici di questo mese.
Un numero, quello in edicola, come sempre ricco di contenuti e di temi interessanti con tanti argomenti che vi terranno compagnia per un mese e vi accompagneranno in una piacevole lettura, con approfondimenti che spaziano dalla cronaca alla politica, dall'economia all'attualità, dalla cultura allo sport. Quindici: quello che gli altri non dicono, Quindici: la rivista che si sceglie in edicola. 
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.......Sostiene Pereira che erano tre uomini vestiti con abiti civili e che erano armati di pistole. Il primo che entrò era un magrolino basso con dei baffetti e un pizzo castano. Polizia politica, disse il magrolino basso con l'aria di quello che comandava, dobbiamo perquisire l'appartamento, cerchiamo una persona. Mi faccia vedere il suo tesserino di riconoscimento, si oppose Pereira. Il magrolino basso si rivolse ai suoi due compagni, due tangheri vestiti di scuro, e disse: ehi, ragazzi, avete sentito, che ve ne pare? Uno dei due puntò la pistola contro la bocca di Pereira e sussurrò: ti basta questa come riconoscimento, grassone? Ma voi non siete la polizia, si ostinò Pereira, non vi siete qualificati, siete in borghese, non avete nessun permesso per entrare in casa mia. Un poderoso manrovescio colpi Pereira, un altro e un altro ancora.- E' di là, rispose Pereira, nello studio o in camera da letto.- Il magrolino dette ordini ai due tangheri di non usare la mano pesante...."e tu Lima comportati bene, so che hai portato il manganello ma, ricordati, sulla testa non voglio colpi, semmai sulle spalle e sui polmoni, che fanno più male e non lasciano tracce. Passò del tempo indefinito, i due tangheri uscirono dalla stanza e...."gli abbiamo dato una lezione - dissero - meglio andare via". Pereira si precipitò nella stanza e disse: "Monteiro, si faccia forza, è passato tutto". Andò in bagno, inzuppò un asciugamano e glielo passò sul volto. Monteiro Rossi aveva gli occhi spalancati e guardava il soffitto. Allora Pereira gli prese il polso, ma nelle vene di Monteiro non scorreva più la vita. Solo allora s'accorse che l'asciugamano era inzuppato di sangue. Poi gli distese le gambe come devono essere distese le gambe di un morto. E pensò che doveva fare presto, molto presto, ormai non c'era più tanto tempo, sostiene Pereira."

Un po' di Storia: giusto per "rinfrescarsi la memoria. La MEMORIA! La MEMORIA! In vista delle elezioni del 6 aprile 1924, Mussolini riuscì a far passare una legge maggioritaria - progenitrice della cosiddetta legge-truffa del 1953 - che avrebbe dato i tre quinti dei seggi alla lista vincente, o "listone", purchè questo avesse raccolto almeno il 40 per cento dei suffragi.............il 30 maggio, Giacomo Matteotti parlò alla Camera dal suo banco di deputato, contestando i risultati delle recenti elezioni. "Contro la loro convalida, noi presentiamo questa pura e semplice eccezione: che la lista di maggioranza governativa, la quale nominalmente ha ottenuto una votazione di quattro milioni e tanti voti, cotesta non li ha ottenuti di fatto e liberamente." Scoppiò subito il finimondo, ma Matteotti, per nulla intimorito, continuò decisamente a elencare le prove di soprusi che avevano falsato la consultazione popolare. Sommerso dai fischi e dalle minacce, replicò: "Io espongo i fatti che non dovrebbero provocare rumore. I fatti, o sono veri, o li dimostrate falsi." Il Presidente della Camera, Enrico De Nicola, preoccupatissimo, esortò Matteotti a stringere i tempi: "Concluda, la prego, non provochi incidenti." Matteotti stizzito ribattè: "Ma che maniera è questa! Lei deve tutelare il mio diritto di parlare." De Nicola tirato in volto, si difese: "Si, ma ho anche quello di raccomandarle la prudenza." Matteotti: "Io chiedo di parlare nè prudentemente nè imprudentemente"......e continuò la sua arringa chiedendo l'annullamento del voto. Subissato dai clamori disse ai parlamentari suoi compagni di banco: "Io ho detto quel che dovevo dire, ora sta a voi preparare la mia orazione funebre." -



HIMNO DE SOL - En la ciudad de ROCAMAYORES todos se riuniron en Sagrada Conferencìa de Iglesia Madre, para escuchar un HIMNO ESPECIAL: > l'HIMNO AL SOL EXPERTO DE LA ASMAS < en lo que fue este himno especial, pero nadie sabía. Cuestionó el pueblo en materia, el FALKE GROTESCO y estos, dieres la respuesta: “Claro, claro que sí, es fácil de entender lo que es un HIMNO AL SOL EXPERTO ... pero lo que desea que podría consistir en la ciudad DE SOL EXPERTO DE LA ASMAS, EXPERTO DE RUTOS, PETOS, CERVEZA, PUTAS ... y donde se produce el SAN MARZANOS Börsci, espíritus VOLTASTOMACOS NACIONAL, BUENA BEBIDAS PARA DIARREAS CRONICAS, COLITIS, REFLUJO GASTA ESAFAGEI, DUODENITIS EROSIVA, úlceras, proliferación grupo hemorroides explosivos en el cul, bien tambien para perette inflamadas??? NE LA GRANDE CASINADA final de DON COZZALO ALICCANTE de las NUTELLAS, el Barón Grand BRISHCON de Rocamajores que, en la Iglesia Madre, fruente de altar major, dio la visualización, alla encredula población, en Sagrada Reuniòn, de su mayor calidad pecoreccias: LA COZZALIDAD!!! El pueblo de Rocamajores, escuchadas en lo que era el himno, la PECORADAS VACCADAS de Don Cozzalo Aliccante de la Nutellas, decidiò como rebeldía Suprema, de aprovechar el Barón BRISHCON en un baño especial, donde para UNA SEMANA fuè sometidos a la la maxima tortura de los lordones: EL LAVAJE CORPORAL CON MASTRO LINDO, CON TRATAMIENTOS ESPECIAL DE LA LENGUA DE JARANA, CHE CONSISTE EN GARGARISMES PERDURADO de ACE AGENTIL! Al final de la semana, COMO PREMIO ESPECIAL DE SU TOTAL PULICIA CORPORAL e de lengua, FUERA ENONDADO de litros de CHANEL N ° 5. ...f.r....

2 - Qual'é stato il primo pezzo che ho letto? Direttore, non se ne abbia a male, prima dell'editoriale, sono andato giù diritto sul pezzo fantastico di Petrus Caput Hurso. HAHAHAHAHA Mi sono scompisciato dalle risate. La cosa del peperoncino mi ha fatto crepare ... Poi sono andato sull'editoriale ... ma che dire ... e poi ... e poi mi è venuta l'ispirazione ... un assist involontario dell'Ingegnere alla mia mente malata ... su che cosa dovesse venire installato al centro della rotonda, pezzo che posterò nel pomeriggio, dopo l'ultimo ritocco (già potete immaginare cosa o peggio chi ... con che cosa ...). Mi è piaciuta l'intervista fatta al Tecnico Comunale Balducci, l'opera è buona e mi sembra pure eseguita bene. Ho sempre detto che le persone valide, non sono di destra, di sinistra, di sotto o di sopra. Sono.valide.com!!! Gli consiglio, di vedere la ripavimentazione, il rifacimento del selciato che è stato fatto a Trani, a fianco della cattedrale (BAR SWEZIA). Spettacolare!!! Non so se l'ha vista, quella particolarità di quei cardini da artista scalpellino ... (non c'é uno spigolo di pietra che possa rompersi o creare cadute, un connubio tra antico e moderno veramente all'avanguardia e, con l'utilizzo puro e semplice della pietra di Trani) ... ecco, una cosa del genere fatta sul nostro Borgo (in previsione della definitiva chiusura e pedonalizzazione, il più presto possibile!!!), sarebbe una cosa oltre che estremamente funzionale, splendida da vedere, e in armonia totale con il centro storico e con le strutture già esistenti. So che è una persona intelligente, e ne terrà conto. FORZA QUINDICI!!! ...F.R...



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