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L'AFP Giovinazzo conquista di misura il derby pugliese, ma è l'Hockey Club Molfetta a stupire La banda di mister Poli cede 3-1 ai ben più quotati biancoverdi, sfoderando una prestazione epica ed indimenticabile
19 marzo 2012

MOLFETTA - Le sensazioni e le aspettative della vigilia non lasciavano trasparire grande ottimismo: quello contro l'AFP Giovinazzo era un impegno ritenuto difficilmente sostenibile da una squadra reduce da una serie di sconfitte che stavano iniziando inevitabilmente ad abbassare ulteriormente il morale della truppa guidata stoicamente da mister Michele Poli. D'altronde negli ultimi anni, gli incontri tra Molfetta e Giovinazzo non avevano mai sortito esiti positivi per la compagine biancorossa, anche quando, sulla carta, quest'ultima aveva dimostrato una discreta superiorità tecnica rispetto agli avversari. Figurarsi allora quali sarebbero potute essere le speranze in questo periodo, in cui tra mille difficoltà la società del presidente de Palma sta tirando al massimo la cinghia pur di riuscire a concludere in maniera dignitosa l'impegno del massimo campionato di hockey su pista. La differenza tecnica dei roster è evidente, e gli spettatori più ottimisti di un Paladonsturzo tutto esaurito, si sarebbero aspettati l'ennesima sfida tra Davide e Golia, con tanto di inevitabile goleada ai danni della porta molfettese: ma così non è assolutamente stato.
Poli mette in pista il solito, ed inevitabile, starting five possibile che vede Picca tra i pali e il capitano Boccassini, Spadavecchia, Sinisi e Marzella in pista. Di contro mister Caricato schiera la formazione tipo con Grimalt in porta, il capitano Depalma e i "tre tenori" Gimenez, Fernandez e Illuzzi esterni. La differenza tecnica, ma soprattutto d'esperienza, si vede subito, ma il gioco continuo e un po' macchinoso offerto dai biancoverdi nella fase iniziale non impensierisce più di tanto la retroguardia molfettese, che sembra tenere bene le sortite delle bocche di fuoco avversarie. La banda biancorossa tiene botta, e tenta più volte la conlusione dalla distanza, non ottenendo però grandi risultati. Ma al 7' una di queste farà scoppiare un boato terrificante nella tifoseria molfettese: Maurizio Sinisi si invola sulla tre quarti e lascia partire una sassata che lascia senza scampo il pur fortissimo Valentin Grimalt. Il gol del vantaggio biancorosso, inaspettato come un raggio di sole durante una tempesta, galvanizza la truppa biancorossa, che continua a battersi con grinta e cuore, ma la reazione biancoverde è prepotente, e sortisce dopo solo 2 minuti, quindi circa al 9', il meritato gol del pareggio ad opera di un rigenerato Illuzzi, sempre in grado di fare la sua parte quando è di fronte ai colori biancorossi. Il leit motiv del primo tempo è sempre lo stesso: l'AFP gioca e conclude ma vede infrangere tutte le opportunità di vantaggio contro un Gaetano Picca in versione "the wall", in grado di sfoderare una prestazione da vero baluardo insormontabile capace di salvare il risultato in parecchie occasioni. Il Molfetta gioca di rimessa, ma ora Sinisi, ora Marzella sono troppo soli in avanti, e, nonostante qualche interessante triangolazione, non riescono ad impensierire più di tanto Grimalt, che comunque si fa trovare sempre pronto. I tre cartellini blu decretati ai danni dei giocatori biancorossi, permettono all'AFP di poter fruire di alcune conclusioni da fermo, puntualmente ribattute da un Picca in serata di immensa grazia, ma che è purtroppo costretto ad arrendersi solo al 23' quando l'occasione dal dischetto del tiro di prima offerta a Dario Gimenez non verrà fallita, portando l'AFP in vantaggio e concludendo un primo tempo molto combattuto, in cui l'Hockey Club Molfetta non ha mai dato l'impressione di risentire di alcun timore reverenziale, anche in circostanza di doppia inferiorità numerica, rispetto al quotatissimo roster guidato da Nino Caricato.
La seconda frazione di gioco continua sulla stessa falsa riga della prima: il quintetto iniziale molfettese è lo stesso di sempre, ma le motivazioni e la voglia di giocarsela, sembrano essere ben più spiccati rispetto alle altre partite. La presenza di giocatori molfettesi di nascita, fomentava inevitabilmente una grinta speciale ed inedita, in grado di sopperire al fisiologico calo fisico, che spesso nel secondo tempo ha permesso alle compagini avversarie di realizzare le proprie vittorie.  Ed è solo così che si può spiegare la tenuta fisica e di concentrazione, che permetteva all'HC Molfetta di subire, sì, la veemente voglia di fare punti dei giocatori biancoverdi, ma di avere la capacità allo stesso tempo di riuscire a tenere il fortino in piedi, anche nei momenti di maggior lucidità della compagine di Depalma & co.
Il tempo passa, e le numerose occasioni infrantesi contro gli argini difensivi molfettesi, costruiti da un Gaetano Picca degno del miglior Cunegatti, e tenuti in piedi dai recuperi prodigiosi ora di Sinisi e ora di Boccassini, contribuiscono ad innervosire un po' la tranquillità dei giocatori biancoverdi, forse in alcune occasioni troppo sicuri di battere facilmente una squadra in una situazione complicata come l'Hockey Molfetta. Questo fa si che i falli aumentino, e a sorpresa sarà il Molfetta ad usufruire del primo tiro libero decretato per somma falli, ma la conclusione di Spadavecchia non sortirà esito positivo. Successivamente un fallo da cartellino blu fischiato ad Angelo Depalma, permetterà a Gigi Marzella di poter cercare il gol del tanto agognato pareggio, ma Stallone, entrato al posto di Grimalt espulso contestualmente per essersi mosso due volte prima della partenza dello stesso tiro di prima, riuscirà a respingere quest'altra ghiotta occasione offerta ai pattinatori di mister Poli.
Nulla accadrà purtroppo anche nei due minuti successivi in cui il Molfetta ha l'occasione di poter giocare in doppia superiorità numerica. A 4' dal termine l'AFP vede concretizzarsi, dopo numerosi e vani tentativi il gol del doppio vantaggio, ad opera ancora di Domenico Illuzzi, vero trascinatore della squadra biancoverde e autore di una pregevole conclusione dalla trequarti, in grado di superare un eroico Picca, artefice comunque di una prestazione più unica che rara. Il match non offrirà più molte emozioni, eccezion fatta per un'ultima occasione sprecata da Sinisi e Marzella a due passi da Grimalt, nei secondi finali del match.
Vittoria meritata per il volume di gioco espresso dall'AFP Giovinazzo, forte sia di un roster tecnicamente più elevato che della possibilità di poter fare cambi all'altezza della situazione, ma è stata soprattutto la vittoria morale dei gladiatori biancorossi, che hanno dato tutto il possibile affinchè questa sconfitta, onorevole e più che dignitosa, non assumesse le sembianze di una disfatta umiliante. E' il caso di dire che con il cuore e con la forza di volontà, si possono superare anche ostacoli all'apparenza insormontabili, e questi ragazzi hanno dimostrato di potersela giocare davvero con tutti, anche contro nomi altisonanti dell'hockey italiano. La mancanza di cambi, la carenza di esperienza ad alti livelli di alcuni giocatori e a volte anche un po' di sfortuna, non hanno certo aiutato i ragazzi di mister Poli, ma la prestazione sfoderata da questi ultimi, ha entusiasmato il pubblico molfettese, ben più delle ultime viste nei derby di questi anni in massima serie. Unico neo di questa bellissima festa di sport pugliese, sono state alcune scelte arbitrali, quantomeno discutibili, sia da una parte che dall'altra. Questo purtroppo ha inevitabilmente contribuito a scaldare gli animi tra gli spalti del Paladonsturzo, ma fortunatamente tutto si è concluso al meglio e tranne per qualche goliardico sfottò, la festa dell'hockey made in Puglia, non è stata compromessa del tutto.
 

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