Recupero Password
Io alla scuola ci tengo, insegnanti e genitori in campo a Molfetta
06 dicembre 2008

MOLFETTA - Il pubblico presente al dibattito “Io alla scuola pubblica ci tengo”, organizzato dal Coordinamento insegnanti e genitori di Molfetta, presso la fabbrica di San Domenico, non era da “alte temperature” secondo il Presidente dell'associazione di genitori “Il grillo parlante”, dott. Cosimo Sallustio, moderatore dell'incontro. Secondo Giovanna Zunino, membro del Consiglio Nazionale della Pubblica Istruzione, intervenuta all'incontro, che di iniziative e dibattiti sulla scuola ha una lunga esperienza, riuscire a riunire di sabato pomeriggio un pubblico di alcune decine di persone, che ascolta e discute sui temi della scuola è comunque un successo. Ed è un sintomo che non tutte le coscienze sono sopite, aggiungiamo noi. Insomma il fuoco cova sotto la cenere, dopo la conversione in legge del famigerato decreto Gelmini, e si ravviverà, aumentando la “temperatura”, in occasione delle pre-iscrizioni di gennaio quando il governo, come è probabile, non riuscirà ad emanare dei regolamenti che chiariscano come attuare le disposizione di legge. Bisogna infatti acquisire i pareri del CNPI e delle varie Commissioni parlamentari in merito al piano programmatico per il conseguimento degli obiettivi dell'art. 64 L.133 (cioè per l'attuazione dei tagli). La VII Commissione Cultura della Camera ha dato il suo parere favorevole, ponendo una serie di condizioni che rispecchiano in parte le rivendicazioni dei sindacati nello sciopero del 30 ottobre. Insomma per Giovanna Zunino questo è un momento difficile per il governo che da un lato “promette di distribuire pane” assicurando per esempio che aumenteranno le classi a tempo pieno e dall'altro “chiude i sacchi della farina” non retrocedendo sui tagli previsti nella L 133. Ed è per questo opportuno lo sciopero generale proclamato dalla CGIL per il 12 dicembre. Che fare intanto? I Collegi docenti devono ritornare ad essere protagonisti, insieme ai dirigenti e alle famiglie, del progetto educativo esplicitato nei POF e ripensare a modelli organizzativi funzionali alla sua realizzazione (e che difficilmente si potranno conciliare con le 24 ore settimanali e con l'insegnante unico). Carlo De Santis, Presidente della Commissione pubblica Istruzione della regione Puglia, ha subito premesso nel suo intervento che il disegno complessivo contenuto nei provvedimenti del governo è la dismissione della scuola pubblica, la sua privatizzazione, come ancora più chiaramente si deduce dalla proposta di legge Aprea. Preoccupante è la coincidenza di tali interventi con il contenuto di un documento sulla scuola prodotto dalla Confindustria: l'Italia spende troppo per la scuola pubblica, bisogna diminuire le ore di scuola, bisogna eliminare la figura dell'insegnante tecnico – pratico e sostituirlo con personale, fornito dalle industrie, che dovrebbe preparare gli studenti secondo le esigenze delle stesse. De Santis ha raccontato in seguito come il governo è stato costretto a fare marcia indietro sull'art. 3 del decreto 154, che obbligava le regioni al ridimensionamento della rete scolastica, pena il commissariamento. Ha quindi illustrato le decisioni che la regione Puglia ha assunto in tema di istruzione, tra le quali il finanziamento delle Sezioni Primavera e il finanziamento integrale degli studi professionali di stato (stage). Ha inoltre affermato di non essere d'accordo con quelle regioni che, avvalendosi delle proprie prerogative, hanno approvato e adottato una legge propria sulla Scuola, avvallando il tentativo di farne una materia locale a danno di una visione nazionale del sistema dell'istruzione. Anche De Santis, infine, si è dichiarato favorevole allo sciopero del 12 dicembre e ha riconosciuto il lavoro importante di contrasto che sia la CGIL che i cattolici, attraverso Famiglia cristiana, stanno svolgendo contro i provvedimenti sulla scuola. Numerosi sono stati i contributi alla riflessione offerti al dibattito da docenti e dirigenti, contributi che hanno discusso sul ruolo dei dirigenti scolastici (semplici esecutori delle leggi dello stato oppure soggetti che “fanno la scuola” assieme ai docenti e ai genitori) e sulla necessità di coordinarsi a livello cittadino per formulare una proposta didattica che risponda alle esigenze del territorio. Coordinamento insegnanti e genitori per la difesa della Scuola pubblica Molfetta
Autore:
Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2025
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet