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Invariate tasse, tariffe, servizi, ma niente condono Ici ANTEPRIMA – Pronto il bilancio 2003: aumentano i costi del personale comunale
15 marzo 2003

La giunta comunale ha licenziato il Bilancio 2003 che verrà sottoposto al vaglio del Consiglio comunale. Come ogni anno i Comuni con questo atto contabile, oltre a contribuire a stabilizzare le finanze statali nell’ambito del “Patto di stabilità”, che significa meno fondi statali pur di fronte ad una richiesta crescente dei servizi, hanno dovuto fare i conti con la Finanziaria 2003, che ha imposto altri vincoli. Per quest’anno niente aumento dell’Irpef comunale, limitazioni alle assunzioni, aumenti contrattuali a carico dei Comuni, possibilità di condoni dei tributi locali. Su queste premesse la giunta ha tirato fuori un Bilancio all’insegna degli slogan: “Nessun aumento di tasse, imposte e tariffe; nessun taglio nei servizi alla persona; risparmiare dove è possibile; investire dove serve”. Così si legge nella relazione di Mauro Magarelli, assessore al Bilancio. Colpisce nelle premesse del documento una vena critica verso il governo nazionale, per la delusione di una Finanziaria in contrasto con le aspettative di autonomia in relazione alla riforma dell’art. V della Costituzione. Inoltre viene criticato il modo in cui viene concepito il “Patto di stabilità” che impone vincoli di spesa e sanzioni per chi non li rispetta, senza prevedere meccanismi di premio per gli enti che migliorano il welfare locale, come il Comune di Molfetta che da anni ha intrapreso questa strada. Ma veniamo al Bilancio. Le entrate registrano un aumento del 2,80% per effetto degli incrementi dell’8,33% dei trasferimenti statali e regionali dovuti ai finanziamenti Por e per il porto, a fronte di un decremento del 4,84% per effetto della esternalizzazione della gestione del mercato ittico. Rimarranno invariate tasse e tariffe con l’impegno della giunta di risparmiare su voci che non incidono sulla qualità dei servizi, come acquisto di beni di consumo, consumi idrici elettrici, telefonici, manifestazioni culturali e turistiche. Gli incrementi di spesa più significativi riguardano il personale, sia per gli aumenti contrattuali, sia per incentivare l’esodo volontario dei dirigenti. Aumenta anche il rimborso dei mutui di 263,989 (6,4%), attenuato dall’operazione della ristrutturazione del debito che ha consentito una riduzione di circa 200mila euro di interessi passivi. In calo invece le spese per cultura, sport e turismo, anche se vengono confermati alcuni eventi: 2ª rassegna teatrale “Festival del Mare”, “Carnevale molfettese”, “2ª Rassegna d’arte contemporanea”, “Giro d’Italia a vela”, “Natale molfettese”. Per i “servizi sociali” nulla cambia negli standard qualitativi nei confronti di minori, disabili e famiglie bisognose. Oltre ai servizi di scuolabus e refezione, rimangono in piedi i progetti per l’integrazione multietnica, istruzione per gli extracomunitari, centro d’ascolto per i giovani, spese per borse di studio e libri di testo. Come al solito le cifre più consistenti sono presenti alla voce “investimenti”, dove c’è un po’ di tutto: opere vecchie, alcune finanziate, altre da finanziare, un mix tra realtà e desideri che gonfia le cifre. Basti pensare che l’ammontare complessivo sfiora i 70 milioni di euro. Tra le novità figurano: urbanizzazioni del Pip e dei comparti 14-15-16, 2° lotto per il Mercato Ortofrutticolo e le attrezzature per il porto peschereccio con i finanziamenti del Patto “Conca barese”, il recupero dell’ex Poliambulatorio da destinare ad uffici comunali, la sistemazione delle strade cittadine (era ora!) e dell’agro, oltre ai vari lavori di manutenzione degli immobili comunali. E per finire non potevano mancare le opere da realizzare con lo strumento della “Finanza di progetto” (privati che realizzano strutture in cambio della gestione pluriennale). Oltre al solito ampliamento del lungomare Colonna e parcheggio interrato di Piazza Moro, troviamo un Teatrotenda, una mensa scolastica nella zona artigianale e un auditorium nella zona Asi. Ad una prima valutazione, senza lasciarci suggestionare dagli annunci e dalle cifre piccole e grandi, possiamo dire che questo Bilancio di previsione nulla toglie e nulla aggiunge alla comunità. E di questi tempi è già qualcosa. Ora il bilancio affronta la prova dell’aula. Non mancano dissensi nella maggioranza di centro-destra, che potrebbero venire a galla creando qualche problema alla coalizione. Ci sarà sempre chi eserciterà pressioni per ottenere qualcosa, dietro la minaccia di una crisi. Ma, come al solito, basterà accontentare un po’ tutti per continuare a navigare tranquilli. Francesco del Rosso
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