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Incidente sul lavoro alla zona industriale di Molfetta: due morti e un ferito grave. Nuovo caso Truck Center
08 aprile 2014
MOLFETTA
- Incidente questa mattina alla zona industriale di Molfetta. Sembrerebbe che ci siano due morti e un terzo ferito gravemente è stato trasportato in ospedale a Bisceglie, ma non dovrebbe essere in pericolo di vita. I tre della Rizzi ecologia, ditta di Bitonto, erano inrervenuti alla Di Dio prodotti ittici (nella foto) per il consueto lavoro di autospurgo. Sul posto ci sono i vigili del fuoco e le forze dell’ordine e il magistrato Mirella Conticelli, oltre al vice sindaco Bepi Maralfa e all'assessore alle attività produttive Francesco Bellifemine. La prima ricostruzione dell'accaduto: il figlio minore Alessio Rizzi ha aperto un tombino, operazione che svolgeva abitualmente con la città del padre, ma gli è sfuggito il coperchio del tombino (70x40 cm) ed è finito dentro il pozzo. Per aiutarlo sono accorsi il padre Nicola 50 anni e il fratello Vincenzo 28 anni, che sono morti subito per le inalazioni annegando nel pozzo da spurgare. In mattinata avevano già provveduto a spurgare un altro pozzo a Trinitapoli. Insomma sembra un secondo caso tipo
Truck Center
, quando il 3 marzo del 2008, morirono il titolare dell'azienda e 4 operai. Il giorno dei funerali sarà proclamato a Molfetta e Bitonto il lutto cittadino. Il sindaco Paola Natalicchio ha commentato così la notizia su facebook: "Stavano lavorando. Un padre e due figli, di Bitonto. Una ditta della nostra Molfetta. Esalazioni, catena di solidarietà. Il padre e uno dei fratelli sono morti. L'altro combatte nel reparto malattie infettive di Bisceglie. Ci sentiamo addosso l'orrore della Truckcenter. Sgomento, senso di ingiustizia, fragilità. Con Michele Abbaticchio, sindaco di Bitonto, siamo accanto alle famiglie delle vittime". © Riproduzione riservata
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PENSIONATO Azienda impianti tecnologici
11 Aprile 2014 alle ore 10:42:00
L'articolo non è chiaro in merito alla caduta nel pozzo del coperchio del tombino,sembra che chi effettua abitualmente un simile lavoro non prenda precauzioni per evitare che il coperchio cada all'interno perchè successivamente occorre recuperarlo per effettuare la chiusura,lo stesso va legato ed assicurato poichè all'interno del pozzo non ci si può calare senza gli obbligatori mezzi di protezione,non è una piscina di balneazione ,la profondità di due metri comporta l'esistenza di una scaletta fissa per accedervi per le pulizie quando è vuoto completamente ed in assenza di esalazioni opportunamente,precauzioni non osservate rigidamente per cause di morte in analoghe circostante sempre avvenute di cui la cronaca è sempre pronta ad informarci,ma l'errore purtroppo si ripete sempre e comunque ignorando il pericolo sempre esistente.INVITO AL PASSAPAROLA PER TUTTI COLORO CHE DEVONO OPERARE IN AMBIENTI CHIUSI E CONDOGLIANZE ALLA FAMIGLIA SFORTUNATA
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AVE MARIA DI SCHUBERT
09 Aprile 2014 alle ore 10:40:00
Ave Maria Vergin del ciel Sovrana di grazie e madre pia Accogli ognor la fervente preghiera Non negar A questo smarrito mio amor Tregua nel suo dolor! Sperduta l'alma mia ricorre a te E piena di speme si prostra ai tuoi piè T'invoca e attende la vera pace che solo tu puoi donar Ave Maria! Ave Maria, gratia plena, Maria, gratia plena Maria, gratia plena Ave Ave Dominus Dominus tecum, Benedicta tu in mulieribus, et benedictus et benedictus fructus ventris ventris tui, Iesus. Ave Maria.
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Appunto
08 Aprile 2014 alle ore 20:31:00
Tali incidenti non dovrebbero verificarsi mai, ma nella tragedia servono a migliorare le condizioni di sicurezza per gli interventi futuri. Un tombino a pavimento è sempre pericoloso per il suo peso e per la mancanza di parapetti nell'accesso alla cisterna. Bisogna evitare che il tombino possa cadere (per la forma particolare o per la presenza di catenella) e realizzare un parapetto sull'imboccco alla cisterna. Prima di iniziare i lavori bisognava predisporre tutte le sicurezze contro le cadute verso il basso di persone e cose (ad es. parapetti amovibili, corde di vita per il recupero delle persone e respiratori nei pressi della zona di intervento). Su tali lavori non è ammeso sbagliare o dimenticare qualcosa, perchè il pericolo è sempre in agguato. Chi commissiona i lavori deve comunque verificare l'idoneità della ditta e sorvegliare la stessa. Nei casi di evidente non utilizzo delle disposizioni di sicurezza (anche le minime) bisogna rivolgersi ad altra ditta specializzata e far sospendere i lavori o denunciare la ditta all'ispettorato del lavoro.
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Appunto
08 Aprile 2014 alle ore 19:21:00
Questi casi che non si dovrebbero mai verificare, fanno cronaca e devono servire a migliorare le condizioni di sicurezza per il futuro. L'operazione di sollevamento di un tombino soprattutto se fissato a livello stradale è sempre pericolosa. Bisogna evitare che il tombino possa cadere (forma particolare o catenella di sicurezza) e prevedere per quanto possibile un boccaporto sopraelevato. Prima di iniziare le operazioni bisogna adoperare le condizioni di sicurezza (tutte) in modo da scongiurare infortuni (parapetti, delimitazioni, corde di vita,ecc.). Ovviamente che affida i lavori anche a ditta specializzata deve verificare e sorvegliare. E' inconcepibile che un minore sia adibito a tali lavori sicuramente pericolos.
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Lelix
08 Aprile 2014 alle ore 17:14:00
E' segno che i controlli non ci sono, che lo Stato e soprattutto l'ASL e l'Ispettorato del lavoro non fanno verifiche e che i datori di lavoro sono Capre o vogliono fare le capre, per fare "prima"! Per appaltatori e appaltanti la sicurezza é solo carta, se si fà.... Siamo peggio dei cinesi in Italia, lavoriamo come gli schiavi in ogni senso, con delle norme modello solo sulla carta! Vogliamo conoscere chi ha firmato i documenti di valutazione dei rischi di questo poveretto e chi lo ha "formato". Manca l'abc della cultura del lavoro prima che della sicurezza! Siamo peggio dei cinesi e mi riferisco a tutta l'Italia.
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flower
08 Aprile 2014 alle ore 16:27:00
vogliamo che molfetta non venga etichettata come una paese di cronaca nera, ma invece ricapitano sempre le stesse cose : morti sul lavoro, morti al mercato e negozi di frutta, truffe e sempre allo stesso modo MA LO STATO E LE ISTITUZIONI DOVE SONO, LE TROVIAMO SOLO QUANDO GIA CAPITA TUTTO MI PIANGE IL CUORE PER QUESTI LAVORATORI.
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papangelo
08 Aprile 2014 alle ore 15:31:00
Non è ammissibile che si verifica un caso analogo nella stessa città, nella stessa zona e provocando un lutto devastante come quello di più persone. Speriamo che chi doveva controllare abbia fatto il suo dal 2008 ad oggi per non sentirsi sulla coscienza questi lavoratori. R.I.P.
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oddio
08 Aprile 2014 alle ore 12:53:00
no. di nuovo! molfetta e famosa solo x la cronaca nera le truffe e la malavita
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