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Incidente sul lavoro all'Ilsa di Molfetta, tre avvisi di garanzia e sequestro dell'area e del camion
10 maggio 2014

MOLFETTA – Tre avvisi di garanzia per cooperazione in omicidio colposo già inviati e uno in arrivo per l’incidente sul lavoro avvenuto giovedì mattina a Molfetta all’interno dell’azienda Ilsa Mediterraneo che produce e commercializza concimi e fertilizzanti. E sono proprio i due amministratori della società di Verona (che ha stabilimenti anche ad Arzignano in provincia di Vicenza e a Porto Alegre in Brasile) i destinatari dei provvedimenti giudiziari. Il terzo avviso è stato inviato al titolare dell’Azienda di autotrasporti per la quale lavorava l’operaio Pasquale Soldano di 44 anni di Torremaggiore (Foggia) rimasto presumibilmente schiacciato dalla sponda del suo camion durante l’apertura elettrica per lo scarico del fertilizzante che era a bordo.

Il quarto avviso di garanzia potrebbe raggiungere il responsabile della sicurezza dell’azienda Isla, all’interno della quale è avvenuto l’incidente, per questo si dovrà attendere il rapporto dello Spesal (Servizio prevenzione e sicurezza ambienti di lavoro).
Intanto il Pm Simona Merra del Tribunale di Trani ha disposto per mercoledì (in attesa del rientro dal Brasile dei due titolari dell’Ilsa) l’autopsia del cadavere da parte del medico legale dott. Biagio Solarino, che dovrà accertare la causa della morte dell’operaio sul quale sono evidenti le tracce di un trauma provocato dal colpo della sponda del camion. Non si esclude l’ipotesi di un malore dell’uomo che spiegherebbe il motivo per cui si trovava in una posizione a rischio tra la stessa sponda e la ruota del camion.

Sono stati anche sequestrati il piazzale dell’azienda e il camion per i necessari accertamenti tecnici sull’apertura elettrica del meccanismo di scarico.
Nel frattempo l’amministrazione di centrosinistra di Molfetta presieduta dal sindaco Paola Natalicchio si sta muovendo tempestivamente sul fronte della sicurezza, con iniziative già avviate dopo il tragico incidente di un mese fa, l'8 aprile scorso, nella cisterna di liquami dello stabilimento Di Dio, sempre nella zona industriale di Molfetta, dove persero la vita Nicola e Vincenzo Rizzi di Bitonto.
Ricordiamo che già 6 anni fa ci fu un altro incidente sul lavoro all’azienda di pulizia dei camion Truck Center con la morte di 5 operai.

Paola Natalicchio, proprio dopo l’incidente dell’Isla, aveva dichiarato di non voler essere il sindaco delle morti bianche e di voler rafforzare il sistema dei controlli e della prevenzione.

La giunta comunale di conseguenza ieri ha approvato una delibera con cui avvia corsi di sicurezza sul lavoro nelle circa 400 aziende della zona industriale di Molfetta. Il progetto è stato affidato alla ditta Tecsial che aveva chiesto al Comune il partenariato. Il Comune per questi corsi non spenderà nulla, saranno gratuiti e a carico della Tecsial che li effettuerà tenendo conto della tipologia del livello di rischio delle aziende: basso, medio ed elevato. Si farà fronte in questo modo all’imperizia e alla disinformazione che hanno provocato diversi incidenti sul lavoro. A tal proposito, nei prossimi giorni, sarà avviato un Osservatorio sulla sicurezza sul lavoro fra Asl, Spesal e Comune, per il quale è stata già tenuta una conferenza di servizi aperta ai consulenti del lavoro e ai sindacati, con i quali sarà stipulata a breve una convenzione.
Infine il Comune di Molfetta avvierà un monitoraggio della sicurezza, con richiesta di dati, già inviata, agli enti preposti a tale compito come l’Inail, per conoscere il numero complessivo degli infortuni anche non mortali verificatisi nel territorio di Molfetta. Si avrà così una mappa del rischio, permettendo di mettere in atto quelle strategie necessarie ad evitare che si continuino a registrare incidenti sul lavoro.

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