In scena la fiction del porto: arriva la draga accolta da alunni festanti. L'ennesima presa in giro?
È andato in scena un nuovo atto della commedia cittadina intitolata “Il nuovo porto di Molfetta”, attore principale il sindaco senatore Antonio Azzollini, interpreti secondari gli assessori e come comparse le scolaresche della scuola media “Pascoli” di Molfetta, con contorno di stampa compiacente a raccontare l’evento. L’oggetto della rappresentazione sarà quello della “famosa” draga (nella foto) che dovrebbe realizzare l’opera monumentale che consegnerà ai posteri la memoria del senatore berlusconiano: il nuovo porto commerciale. A darne la notizia è, ovviamente, l’ufficio propaganda del Comune. L’amministrazione comunale questa volta ha organizzato le cose in grande e per la rappresentazione di questo film (al quale è stata invitata tutta la stampa) che sarà ripreso direttamente dall’Istituto Luce e trasmesso su tutti i circuiti cittadini, ha pensato di arricchire la scena con la partecipazione dei bambini festanti che salutano la draga con le bandierine per celebrare l’evento dell’anno VI dell’era Azzollini. Abbiamo letto, increduli, un comunicato inviatoci dall’ufficio stampa del Comune, che parla di una cerimonia di accoglienza della draga con tanto di scolaresche ad applaudire “l’evento”. Non credevamo ai nostri occhi e ci siamo chiesti: siamo tornati indietro al ventennio fascista con l’ufficio propaganda del Comune che sembra somigliare sempre più all’agenzia Stefani voluta dal duce Mussolini per celebrare le imprese del regime attraverso la stampa controllata e pilotata, come vorrebbe fare anche il nostro senatore Antonio Azzollini? Vogliamo capire come mai in una manifestazione di propaganda politica venga coinvolta una scolaresca di inconsapevoli bambini. Quali motivazioni può portare il dirigente scolastico della Media Pascoli per giustificare la presenza di questi ragazzi a alla manifestazione voluta dal sindaco Azzollini per celebrare le proprie opere? Sono state illustrate ai ragazzi tutte le motivazioni favorevoli, ma anche quella contrarie, alla realizzazione del porto? O vogliamo dare ai piccoli una educazione di parte? Le autorità scolastiche sono al corrente di questa, che ci sembra un’iniziativa parecchio estemporanea? Il consiglio d’istituto e il collegio docenti quali motivazioni hanno fornito per questa iniziativa? E’ condivisa da tutti i docenti? Oppure sono qualche docente è stato informato? Scusateci, ma questa cosa non riusciamo proprio a mandarla giù e vogliamo esprimere la nostra opinione in merito. Ci sembra un bel revival di fascismo. Ricordate quando il duce inaugurava una nuova opera pubblica e le scolaresche festanti con le bandierine salutavano il dittatore, definito l’uomo della provvidenza? A noi questa scelta del preside della “Pascoli” ci è sembrata qualcosa di simile. Potremo sbagliarci, ma ognuno è libero di esprimere le proprie opinioni e ci piacerebbe conoscere quelle dei lettori di “Quindici”. Torniamo alla draga. Questo il comunicato testuale dell’ufficio propaganda, che riportiamo integralmente e al quale faremo seguire alcune nostre considerazioni: «A Molfetta arriva la più grande draga al mondo mai esistita. È la “Nicolò Macchiavelli” un vero e proprio gigante dei mari di 138 metri di lunghezza (più o meno quanto un campo da calcio). Appena finita di costruire nei cantieri navali della Croazia, la draga entrerà in azione per la prima volta in Italia, proprio a Molfetta, nell’ambito dei lavori di ampliamento del porto commerciale. Si tratta della più grande e potente draga aspiratrice mai esistita al mondo (attualmente ne esistono altre 6 dello stesso ordine di grandezza ma con potenze disgregatrici e stazze inferiori): è stata progettata per la costruzione di ponti, isole artificiali e per il dragaggio di interi litorali. Lunedì 19 settembre, alle ore 11, l’imbarcazione entrerà per la prima volta in porto e a darle il benvenuto ci saranno gli alunni della scuola media “Giovanni Pascoli” insieme con il senatore Antonio Azzollini sindaco di Molfetta, l’intera giunta comunale, i tecnici e gli operai che stanno lavorando al progetto del nuovo scalo marittimo. Tutti gli organi di informazione sono invitati alla presentazione dell’imbarcazione che si terrà alle ore 11 presso il cantiere del porto, località Diga Salvucci (area retrostante la Basilica della Madonna dei Martiri)». Anche la Capitaneria di porto ha emesso un avviso di sicurezza per le imbarcazioni: «Dal 18.09.2011 il porto di Molfetta sarà interessato da operazioni di dragaggio effettuate dalla draga “N. Machiavelli”. Il materiale dragato verrà fatto confluire a mezzo tubazione galleggiante nella cassa di colmata adiacente la zona di dragaggio. Unità in ingresso/uscita dal porto si mantengano ad almeno 60 metri di distanza dalla draga, dai mezzi ausiliari e dalla tubazione galleggiante». Fin qui il comunicato, che non può non suscitare alcune riflessioni e 10 domande che rivolgiamo al sindaco Azzollini nella speranza che voglia rispondere non a noi, ma ai suoi cittadini e ai suoi elettori: 1) Questa draga sostituisce l’altra denominata D’Artagnan per la quale la ditta, la CMC di Ravenna ha vinto l’appalto essendo l’unica a possederla? Come mai questo cambio? 2) Cambia anche il contratto, oppure questa scelta serve ad evitare un’ulteriore richiesta di risarcimento danni da parte della società appaltatrice per i ritardi nei lavori di dragaggio? 3) Si tratta di una draga più potente della D’Artagnan o di una draga che non ha le stesse caratteristiche e quindi c’è il rischio di insolvenza contrattuale? 4) Fino a quale profondità potrà spingersi la draga Machiavelli? 5) Che succederà degli ordigni bellici ancora presenti nell’area portuale? Quali rischi ci sono? Oppure si tratta solo una sceneggiata che serve ad evitare le critiche per i ritardi e avviare al campagna elettorale per il sindaco Azzollini e il suo partito? 6) Perché coinvolgere una scuola cittadina in questa operazione prettamente politica ed elettorale? 7) Quale sarà l’area di dragaggio? Sicuramente quella piccola già liberata dagli ordigni bellici? Quanto costerà ai cittadini fare tornare la draga a completare l’opera di scavo, una volta terminato lo sminamento del porto (quindi non prima di 5 anni)? 8) Questa draga appartiene sempre alla CMC di Ravenna, oppure ad altri e come entra nell’appalto del porto? 9) Si tratta solo di un’operazione di facciata per mettere a tacere le critiche, una fiction vera e propria ad uso e consumo degli allocchi, in puro stile di propaganda berlusconiana? 10) Quando il sindaco Azzollini intende presentare un crono programma serio e concreto delle attività in corso con le date di prevedibile conclusione dei lavori? Ci sarebbero tante altre domande da rivolgere al sindaco Azzollini, ma ci limitiamo a queste 10 (come quelle che Repubblica ha rivolto a Berlusconi) perché sono le più immediate, le altre le porremo successivamente. Ma avete notato che, ironia del destino, e forse non è un caso, il nome della draga è passato dall’avventuroso D’Artagnan allo spregiudicato Machiavelli che probabilmente si adatta meglio all’azione politica dell’amministrazione comunale di centrodestra di Molfetta.