Impianto di compostaggio: Mazzitelli continua a sorprendere
Crescono le tonnellate di scarti della lavorazione dei rifiuti provenienti dalla Campania
Pochi mesi dopo la firma della transazione che ha posto fine al caso “Mazzitelli”, una nuova falla stava per aprirsi tra il Comune di Molfetta e l'impresa Mazzitelli che gestisce l'impianto di compostaggio comunale (nella foto).
Si è temuto il peggio quando a giugno, pochi giorni dopo l'avvio delle attività di smaltimento dei rifiuti molfettesi nell'impianto di compostaggio (alle condizioni stabilite dalla transazione), il gestore stava per dichiarare forfait a causa del diniego imposto dall'Amiu di Trani (proprietaria e gestore della discarica municipale di Trani), riguardo lo smaltimento in discarica di una parte dei sovvalli provenienti dall'impianto di compostaggio di Molfetta.
I sovvalli sono costituiti dalla frazione che non si trasforma in compost (materiale inorganico o non facilmente degradabile) e se i rifiuti conferiti all'impianto sono indifferenziati, possono rappresentare un'aliquota molto consistente (circa il 50%).
Ricordiamo che nell'impianto di compostaggio di Molfetta sono state smaltite svariate centinaia di tonnellate di rifiuti provenienti dalla Campania, i cui sovvalli restano tuttora accumulati nel piazzale antistante l'impianto recando non pochi problemi ai contadini per gli odori nauseabondi emessi.
A seguito di un sequestro e nel corso di un procedimento giudiziario ancora in corso fu emesso un provvedimento di rimozione di quei rifiuti e da allora l'impresa Mazzitelli, con la collaborazione logistica dell'Asm sta smaltendo quei sovvalli nella discarica tranese nella misura massima, consentita dai gestori della stessa discarica, di 30 tonnellate al giorno.
Da quando il gestore dell'impianto di compostaggio, ottemperando a quanto sottoscritto nella transazione con il Comune di Molfetta, smaltisce i rifiuti indifferenziati prodotti in città, la quantità dei sovvalli prodotta è aumentata notevolmente (dai soli rifiuti molfettesi, il contributo è di circa 30 tonnellate al giorno) pur restando invariata la quantità di sovvalli che potevano essere smaltiti nell'impianto tranese.
E' per questo motivo che si rischiava di non rispettare gli accordi. Ed è per questo motivo che l'Assindustria invocava “l'interevento urgente delle autorità competenti, del commissario delegato per l'emergenza rifiuti, R. Fitto e del prefetto di Bari, T. Blonda”, di fatto per imporre alla discarica di Trani di accettare un quantitativo maggiore di sovvalli dall'impianto di Molfetta.
Anche una denuncia fatta dal sindaco di Molfetta andava in questa direzione.
Nessuno evidentemente si è posto il vero problema.
La collettività, oggi, sta pagando il conto che avrebbe dovuto pagare chi ha accettato di smaltire i rifiuti campani e che per quella operazione ha incassato i dovuti compensi.
I gestori della discarica tranese hanno infatti autorizzato il conferimento di ulteriori 30 tonnellate al giorno di sovvalli rinunciando, probabilmente a volumetrie importanti dell'impianto tranese.
Notizie del compost prodotto cercasi
Ancora ignoti sono i resoconti sull'attività gestionale dell'impianto comunale di compostaggio. Ad oggi non è noto né come si sta conducendo l'impianto né tanto meno la qualità del compost prodotto. Si può tuttavia stimare, dai quantitativi di rifiuti molfettesi introdotti nell'impianto, che il compost prodotto dagli scarti organici raccolti a Molfetta sia pari a circa 1600 tonnellate per un valore commerciale di circa 25mila euro.
Ma nessun numero preciso, nessuna cifra sull'attività dell'impianto è oggi disponibile. Nonostante il Comune di Molfetta sia proprietario del compost prodotto con i rifiuti molfettesi.
Cambio di strategia per la raccolta differenziata
Una svolta sicuramente molto significativa per la gestione dei rifiuti nel comune di Molfetta è stata data dalla recente approvazione del regolamento sulla raccolta differenziata.
Finalmente regole chiare e inequivocabili che gli amministratori chiedono ai cittadini di rispettare, ma anche informazioni utili e preziose per quanti volessero intraprendere una raccolta differenziata efficace e minuziosa.
Saranno applicabili anche sanzioni amministrative per chi dovesse continuare a fare il furbo e a non rispettare semplici regole che consentirebbero un servizio di raccolta agevole ed efficace e una più corretta gestione dei rifiuti urbani.
Il prossimo obiettivo non può che essere quello di comunicare ai cittadini in modo chiaro e immediato le nuove regole, e poi assicurare un servizio puntuale e capillare di vigilanza.
Intanto è stata predisposta la raccolta multimateriale di plastica, acciaio e alluminio nei contenitori stradali arancioni in cui prima era possibile introdurre la sola plastica.
Si sta estendendo a tutto il territorio cittadino la raccolta degli scarti alimentari (contenitore marrone) e si sta capillarizzando la raccolta del vetro con piccoli cassonetti azzurri.
E' stata avviata, inoltre, la sperimentazione della raccolta porta a porta per plastica, acciaio e alluminio. 2700 le utenze coinvolte (circa il 10% del totale), ubicate nelle strade parallele di via Roma e nelle strade comprese tra via G. Salvemini e via Baccarini.
La sperimentazione è gestita dalla cooperativa del “progetto ricicla”, che distribuiscono sacchi vuoti a ogni famiglia e li ritirano in giorni prefissati da piano stradale.
Già i primi turni di raccolta sembrano dare risultati molto incoraggianti: dopo la prima settima già raccolti in un solo giro 800 kg di rifiuti.
L'obiettivo potrebbe essere quello di eliminare o ridurre drasticamente la presenza di cassonetti stradali per la raccolta di plastica, acciaio e allunimio.
Consistenti ritardi si registrano nell'installazione delle isole ecologiche cittadine che consentirebbero ai cittadini il deposito di rifiuti ingombranti e pericolosi e di quantificare gli sforzi fatti per la raccolta differenziata incentivandoli con l'attribuzione di un punteggio e di premi.
Massimiliano Piscitelli
Tiziana Ragno
SCHEDA
Piccoli consigli per un'efficiente raccolta differenziata
Cassonetto BIANCO: deposita carta e cartone ripiegato.
Cassonetto VERDE e BLU: deposita i contenitori in vetro senza tappo. Se le dimensioni del contenitore da depositare sono troppo grandi e non riesci ad introdurlo nella campana, non abbandonarlo all'esterno del cassonetto, ma rivolgiti all'Asm.
Cassonetto ARANCIONE: deposita gli imballaggi di plastica. Non solo i contenitori per liquidi, ma anche i film e il polistirolo. Cerca di ridurre il più possibile il loro volume prima di introdurli. Deposita anche contenitori in alluminio e acciaio.
Cassonetto GIALLO: deposita i vecchi vestiti e qualsiasi tipo di tessuto.
Cassonetto MARRONE: deposita gli scarti alimentari solidi. La posa di caffè, i gusci delle uova, i filtri di tè, le bucce della frutta, le foglie della verdura, piccoli pezzi di legno tenero.
Non esitare a conferire gli scarti alimentari raccolti in un sacchetto di plastica, lo si riesce a separare agevolmente nell'impianto di compostaggio.
Se i cassonetti sono pieni non abbandonare i rifiuti all'esterno. Trattienili in casa o recati presso un altro cassonetto.
Per i farmaci scaduti rivolgiti al tuo farmacista.
Per le pile al tuo rivenditore.
Per le batterie, gli oli minerali esausti, i rifiuti ingombranti (pneumatici, elettrodomestici, mobili), rifiuti elettronici, rifiuti pericolosi e rifiuti inerti, rivolgiti all'Asm che li smaltirà gratuitamente.