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Il WWF di Molfetta: quanti rifiuti davanti al Pulo e nessuno pulisce
10 giugno 2009

MOLFETTA - Il WWF di Molfetta torna sul problema della sporcizia e dell'immondizia in città, segnalando in particolare il sudiciume presente al Pulo. «Finalmente è arrivato il caldo, le scuole sono, in pratica, terminate, è il momento migliore per andarsene al mare o fare un giro nelle nostre campagne, magari in bicicletta, per ammirare le nuove fioriture di…. piatti di plastica, bottiglie di birra, resti di mobili e chi più ne ha più ne metta – dice il comunicato del WWF - . Lasciamo spazio alla fantasia! Un quadro di per sé già grave in qualunque angolo della città, della costa o della campagna ma ancora più inquietante se può essere ammirato a pochi metri dall'ingresso del Pulo di Molfetta, che dovrebbe essere considerato il fiore all'occhiello della città. Purtroppo è proprio questo lo scenario che ha accolto quanti, la scorsa domenica, hanno percorso la strada che da via Ruvo conduce al Pulo e all'ex convento dei Cappuccini. Il cassonetto posto nei pressi dell'ingresso era circondato da rifiuti di ogni genere (ovviamente abbandonati all'esterno da qualche cittadino o villeggiante frettoloso). Molti rifiuti sbucavano dalle buste ormai lacere e “circolavano” decorando l'intera strada. Il vento ha fatto il resto, portando sacchetti di plastica, tovaglioli di carta, buste di patatine e cartacce all'interno della dolina (domenica i rifiuti sono giunti sino al “corpo di guardia”). E non è certo la prima volta che le guide preposte ad accompagnare i turisti si dedicano alla raccolta di questi “reperti d'arte e di civiltà contemporanea” all'interno del viale di accesso, ma diventa difficile riuscire ad eliminare quelli che si annidano lungo le pareti. Ci chiediamo: con quale cadenza è prevista la pulizia della strada? E, soprattutto, quando gli appelli ad una maggiore attenzione al decoro ed alla dignità di Molfetta saranno accolti dai cittadini? È questa l'immagine che vogliamo dare alle scolaresche e a quanti vengono a visitare uno dei siti più interessanti e suggestivi del nostro territorio? A cosa vale partecipare alla BIT di Milano, creare siti web che propongano le “buone notizie” sulla città se poi i turisti arrivano e trovano queste “belle” immagini da immortalare con le loro macchine fotografiche? Facciamo appello alle autorità preposte e a tutti i cittadini perché queste scene non debbano ripetersi».
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L'amico "Giro di bussola" ha toccato un tasto sensibile: che cosa siamo stati...che cosa siamo diventati. Siamo stati certamente quello che hai ricordato, caro amico, e forse anche di più! Poi abbiamo avuto la Chiesa; i Savoia, almeno gli ultimi; i Fascisti (quelli peggiori), con contorno di guerra e dopo guerra; poi abbiamo avuto la ricostruzione; poi abbiamo avuto il terrorismo: due eventi, questi ultimi, che hanno scosso la nostra Nazione ed hanno, secondo me gettato le basi per quello che siamo ora. Un Popolo con risorse straordinarie, intellettualmente secondo a nessuno! ma che ha perso la bussola (lasciami correre la facile allusione), drogato da modelli che, sì esistono in tutto il così detto mondo occidentale, ma che da noi abbiamo percepito e ci siamo adeguati in modo anomalo, fortemente spinti e indirizzati da comportamenti da "carrettieri", tenuti in primis da chi ci dovrebbe rappresentare. Vedi anche la recente storia della visista di quella macchietta del Leader libico, accolto IN CASA NOSTRA, ripeto in CASA NOSTRA, nel modo in cui è stato accolto (giustificato da un punto di vista di protocollo, che però è stato totalmente ignorato dall'ospite - foto attaccata al petto - inqualificabile, senza che nessuno abbia stigmatizzato l'evento. Noi, incoscientemente continuiamo ad essere "indulgenti" con comportamenti che, sì appartengono alla sfera privata di una persona, ma se quella persona è il nostro rappresentante...beh, qui le cose cambiano. Ma che ci succede?, a volte mi domando...poi mi dico: "adda passà a nuttate" (chissà se riuscirò a vedere l'"alba"). Pur essendo piuttosto preoccupato per la sporcizia che ahimé, invece di diminuire, ha la tendenza ad aumentare, mi preoccupa molto di più la "sporcizia civile e culturale" che non sembra mostrare alcuna inversione di tendenza, alimentata come è da modelli deteriori, a tutti i livelli. Scusami per lo sfogo, e..saluti.

Intuizioni "profetiche", sempre attuali e valide, in un contesto sociale nazionale e cittadino, in "movimento statico" come il cane nel cercare di mordersi la coda. "QUINDICI" - LE ILLUSIONI DEI POVERI - 15/11/2003 - F. de Sanctis - "Un Paese la cui vocazione sarebbe una felicità senza sforzo e senza lacrime", ci è venuta in mente questa bella definizione dell'Italia di Carlo Laurenzi, giornalista e scrittore, scomparso qualche mese fa, quando stavamo riflettendo sulla situazione del nostro Paese e della nostra Molfetta. Certamente la responsabilità di uno stato di sfascio generale è soprattutto dei nostri governanti locali e nazionali, di un centrodestra "senza qualità", per parafrasare Musil, che ha fatto del potere l'unico oggetto dei propri desideri e delle proprie azioni, ma anche della gente comune, di migliaia di persone che hanno permesso loro di governare e in nome delle quali viene compiuto ogni abuso della democrazia. E in nome dell'illusione dei poveri si governa, anzi si dovrebbe dire si gestisce il potere (cosa ben diversa), per ottenere dei fini che sono tutt'altro quelli sperati dal popolo che intanto perde sempre più diritti (basti per tutti l'informazione) e paga prezzi sempre più alti a quella "ragion di Stato" che porta i ministri a considerarsi al di sopra delle regole, anzi ad essere intolleranti alle stesse regole. Così l'economia va sempre peggio per le acrobazie di un fantasista della cosiddetta "finanza creativa", che in realtà crea sempre più ricchezza per i ricchi e sempre più povertà per i poveri............. ............................................ Inutili, quindi, gli appelli a spendere, quando si devono fare i conti con uno stipendio da far durare almeno 25 giorni, ma che, al 20, è già volatizzato per le spese di normale amministrazione. Ma che importa, basta regalare un po' di illusione in più alla gente con la complicità della tv. Alla fine ci troviamo tutti albanesi che credono all'Italia come all'Eldorado................ Il risveglio sarà brusco, ma la colpa sarà anche nostra. MOLFETTA non sfugge a questo scenario che vede amministratori di scarsa qualità, una classe dirigente improvvisata che passa sopra tutto e tutti, pur di "governare (?) o di avere il potere....... .........Basta guardarsi intorno per vedere la fabbrica delle illusioni........una città sporca, con strade luride, piene di buche e con la sensazione di lento degrado che si avverte andando in giro.................... "Ma cresce la zona industriale, avremo tante industrie e tanti posti di lavoro".????????? ???????????????????????????????????????????? che importa se si distrugge quel poco di agricoltura rimasta, che importa se si costruisce sulle lame....................... sembrano le solite storie vuote degli ambientalisti................................ E il carosello continua. Arriva l'inverno, se na vanno tutti a teatro (non i poveri) con una bella stagione artistica che fa dimenticare il presente e dà una patente di cultura...............ma riusciamo a prendere coscienza di tutto ciò? O forse continuiamo a illuderci?" 11/6/2009 - ???????????????????????????????? ????????????????????????--------- .
10 QUESITI Il tema (rifiuti), mi induce a riporporre 10 quesiti a cui nessuno, ad oggi, ha sentito non l'obbligo, ma il dovere di rispondere. Evidentemente, i cittadini devono solo pagare le tasse, stare zitti, buoni e cuccia e... non interessarsi di come i loro soldi vengono spesi. Ma i cittadini coglioni, oramai, iniziano a scarseggiare... 1 - Come mai è stata abbandonata e lasciata in balia dei barbari, la prima vera isola ecologica (che in precedenza era itinerante), collocata sotto il ponte della ferrovia (ex passaggio a livello delle "samarelle"), molto frequentata dai cittadini virtuosi, che produceva materiale qualitativamente e quantitativamente superiore a qualsiasi altro tipo di raccolta? 2 - Quanto è costato complessivamente quel progetto, quanto ha gravato complessivamente sulle tasche della collettività prima che fosse inesorabilmente lasciato alla deriva, in balia dei barbari e, che ne è stato del progetto delle tre isole ecologiche, da sempre propagandate nei bilanci preventivi dell'Azienda, ma mai realizzate, sono per caso questi c.d. "ECOPOINT", le nuove isole ecologiche? 3 - Quali sono le esperienze negli altri comuni per quanto riguarda i casonetti a scomparsa e, si è tenuto in debito conto anche delle esperienze negative principalmente dovute al malfunzionamento e al disservizio, in maniera da evitare gli stessi spregevoli inconvenienti che possano accadere anche a Molfetta? 5 - Quanto costa, al cittadino, ogni singolo cassonetto a scomparsa, escludendo tutte le opere accessorie necessarie alla loro allocazione? 6 - Come è stato finanziato il progetto, quale è la posta del bilancio di previsione per l'anno 2009 che fa riferimento a questo progetto e, quanto costa complessivamente tutto il progetto, compresa la costruzione delle piazzole attrezzate e la messa in opera dei cassonetti a scomparsa? 7 - QUEL'E' LA DITTA COSTRUTTRICE ALLA QUALE SONO STATI APPALTATI I LAVORI DI ESCAVAZIONE, PROGETTAZIONE E COSTRUZIONE DI QUESTE AREE ATTREZZATE E QUALE E' LA SPESA SOSTENUTA? 8 - Sono state esperite LE GARE per l'acquisto dei cassonetti, per l'acquisto dei mezzi e per la costruzione delle piazzole oppure il tutto è avvenuto a TRATTATIVA PRIVATA tra i vertici aziendali e le varie ditte interessate al progetto? 9 - Quanto costa il mezzo che provvederà allo svuotamento (quando verrà acquistato), o quanto costerà, il mezzo che dovrà provvedere alla pulizia e alla disinfezione a gettito di vapore per evitare gli incresciosi problemi di ordine sanitario (puzzano e generano fermentazioni dei rifiuti all'intern), viste alcune esperienze negative verificatesi in altre località? 10- Sono Assicurati tutti questi nuovi allestimenti contro gli atti vandalici ma soprattutto i c.d. “cassonetti a scomparsa”, oppure, si è già previsto, in caso di incresciosi episodi che si spera non si verifichino, di fare ulteriori acquisti, alla bisogna, per colpa dei vandali, caricando di ulteriori costi la collettività come si è fatto in tutti questi anni con i cassonetti di plastica, contenenti carta, ciclicamente incendiati e, sostituiti, sempre ciclicamente con gli stessi identici tipi di cassonetti, in plastica? _____________________________________ AGGINGO UN UNDICESIMO QUESITO AGLI AMICI DEL WWF: 11- Conoscete Voi per caso (ma proprio per caso...) chi è o è stato il RESPONSABILE DELLA QUALITA' DELL'ASM NEGLI ULTIMI ANNI? Mi interessebbe molto conoscerlo, questo Signore!

Storia e memoria, spesso o quasi sempre dimenticate ma, se vogliamo confrontarci per capire gli errori e non farci distrarre, bisogna ricorrere a queste due "combinazioni" per riconoscerci e rivederci in un futuro sempre più oscuro e incomprensibile. MOLFETTA, 10/4/1955 - Una lettera accorata di una ragazza di soli 16 anni (P.N.), oggi trentenne....." Chi ha detto che i giovani non sanno quello che vogliono, che vivono solo di tv e di discoteca, che accettano passivamente questa società consumistica e indifferente, che non si accorgono che Molfetta sta morendo nella noia, nella routine, nella mediocrità? tanto da essere "stretta, scomoda, quasi squallida per chi ha la lecita pretesa di chiedere di più"....... ancora..... "Da questa città o si fugge o ci si adegua. Spento il dibattito politico, ridotto a qualche conferenza quello culturale. Molfetta vegeta in un'interminabile attesa, quasi che i suoi problemi possono risolversi da soli. Si tenta perfino di assorbire la forte scossa elettorale delle ultime amministrative. Terminata l'onda d'urto iniziale, il moto è diventato tranquillo, quasi piatto, per volontà di chi non vuole il nuovo, non accetta il cambiamento, anzi lo ostacola. E chi tenta di parlare fuori dal coro viene subito zittito o insultato. "Sarà anche vero che siamo passivi - aggiunge la giovinetta - ma in una città che lo è prima di noi ed in cui non essere tali è un'impresa ardua, poichè non ve ne sono gli strumenti concreti, non ci sarebbe potuta aspettare altrimenti". Sono parole pesanti, un j'accuse senza attenuanti contro un clima amorfo, indifferente perfino al degrado dei propri monumenti delle opere d'arte. Ricordo una significativa affermazione di Proust del 1904: " La vera terra inestetica non è quella dove l'arte non è mai cominciata, ma quella che, disseminata di capolavori, non è in grado di amarli e conservarli". ( Tratto da "AFFONDI" Molfetta mon amour- Felice de Sanctis ) Sforziamoci allora di capire, di partecipare, di raccogliere l'appello accorato e dimenticato di questa giovane ragazza, in quel lontano 10.4.1955. Personalmente rivolgo un saluto particolare alla trentenne P.N.. Grazie.


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