Il WWF di Molfetta: quanti rifiuti davanti al Pulo e nessuno pulisce
MOLFETTA - Il WWF di Molfetta torna sul problema della sporcizia e dell'immondizia in città, segnalando in particolare il sudiciume presente al Pulo.
«Finalmente è arrivato il caldo, le scuole sono, in pratica, terminate, è il momento migliore per andarsene al mare o fare un giro nelle nostre campagne, magari in bicicletta, per ammirare le nuove fioriture di…. piatti di plastica, bottiglie di birra, resti di mobili e chi più ne ha più ne metta – dice il comunicato del WWF - . Lasciamo spazio alla fantasia!
Un quadro di per sé già grave in qualunque angolo della città, della costa o della campagna ma ancora più inquietante se può essere ammirato a pochi metri dall'ingresso del Pulo di Molfetta, che dovrebbe essere considerato il fiore all'occhiello della città.
Purtroppo è proprio questo lo scenario che ha accolto quanti, la scorsa domenica, hanno percorso la strada che da via Ruvo conduce al Pulo e all'ex convento dei Cappuccini.
Il cassonetto posto nei pressi dell'ingresso era circondato da rifiuti di ogni genere (ovviamente abbandonati all'esterno da qualche cittadino o villeggiante frettoloso). Molti rifiuti sbucavano dalle buste ormai lacere e “circolavano” decorando l'intera strada. Il vento ha fatto il resto, portando sacchetti di plastica, tovaglioli di carta, buste di patatine e cartacce all'interno della dolina (domenica i rifiuti sono giunti sino al “corpo di guardia”).
E non è certo la prima volta che le guide preposte ad accompagnare i turisti si dedicano alla raccolta di questi “reperti d'arte e di civiltà contemporanea” all'interno del viale di accesso, ma diventa difficile riuscire ad eliminare quelli che si annidano lungo le pareti.
Ci chiediamo: con quale cadenza è prevista la pulizia della strada? E, soprattutto, quando gli appelli ad una maggiore attenzione al decoro ed alla dignità di Molfetta saranno accolti dai cittadini? È questa l'immagine che vogliamo dare alle scolaresche e a quanti vengono a visitare uno dei siti più interessanti e suggestivi del nostro territorio?
A cosa vale partecipare alla BIT di Milano, creare siti web che propongano le “buone notizie” sulla città se poi i turisti arrivano e trovano queste “belle” immagini da immortalare con le loro macchine fotografiche?
Facciamo appello alle autorità preposte e a tutti i cittadini perché queste scene non debbano ripetersi».