Il Viaggio della Legalità: esperienza degli alunni dell'Istituto Alberghiero di Molfetta
"Vivere" la legalità nella terra di Falcone e Borsellino
MOLFETTA - Quest'anno l'Istituto Alberghiero, come cita un comunicato, è stato l'unica istituzione scolastica di Molfetta, tra quelle selezionate a livello nazionale, a partecipare con una propria delegazione al viaggio sulla "Nave della Legalità".
Nei giorni 22-23-24 maggio quattro studenti meritevoli: Annese Raffaella, Campanale Antonio, Pellegrini Roberto e Tarantino Roberta, accompagnati dalla professoressa Gadaleta Caterina hanno vissuto l'esperienza indimenticabile di salpare dal porto di Napoli a bordo della nave Borsellino con direzione Palermo per celebrare il XIX anniversario della strage di Capaci.
A bordo la nostra delegazione ha incontrato studenti e professori di scuole di ogni ordine e grado provenienti da tutta Italia, rappresentanti di istituzioni e associazioni, quali "Libera", "Addio Pizzo" ed altre, di vitale importanza nel processo della lotta alla mafia. Lo staff della Fondazione Falcone che rende possibile da diversi anni questo progetto, promosso e organizzato dal MIUR. è stato impeccabile nell'accompagnare circa 3000 alunni in questo viaggio commemorativo.
Arrivati a Napoli, tutti i partecipanti, sono stati riuniti sulla banchina dove le autorità napoletane hanno salutato la nave in partenza e le scuole che partecipavano al viaggio. Alcuni ragazzi del staff della Fondazione Falcone hanno srotolato una gigantografia di Borsellino a prua della nave. Fino ad allora non era stata visibile. Primo momento di grande emozione! Il silenzio si è creato in modo naturale per tutti, perché Borsellino era lì con i presenti, simbolo del rifiuto di qualsiasi compromesso con la criminalità. Saliti sulla nave per la partenza, dopo una riunione organizzativa con i docenti e dopo la cena, sono seguite la proiezione del documentario sulla vita e l'impegno politico di Falcone e Borsellino e un'interessante tavola rotonda sul tema della lotta alla mafia con i presidenti della consulta provinciale degli studenti. L'indomani, 23 maggio, giorno dell'anniversario della strage di Capaci, in prima mattinata la nave ha ancorato a Palermo.
Alla stessa ora è giunta anche l'altra nave Falcone che era partita il giorno prima da Civitavecchia con altri gruppi di studenti. L'accoglienza di migliaia di alunni delle scuole di Palermo con cappellino e maglietta bianca e con l'immagine di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino è stata molto emozionante. Tutti gli studenti imbarcati sono scesi dalle navi con striscioni e cartelloni bellissimi, unendosi agli studenti di Palermo e creando un gruppo omogeneo e fortemente unito per testimoniare la legalità e la lotta a tutte le mafie. Successivamente i ragazzi sono stati smistati a gruppi: alcuni in Piazza Favorita dove erano allestiti i villaggi della Legalità con laboratori educativi; altri in Piazza Magione, luogo d'infanzia di Falcone e Borsellino; altri ancora nell'Aula Bunker dell'Istituto Penitenziario " Ucciardone". Alle ore 16.00 è partito il corteo di tutti gli studenti d'Italia che, con gli studenti di Palermo, hanno attraversato le strade della città. Il momento più toccante è stato quello in cui il corteo è arrivato al celebre "Albero Falcone" in via Notarbartolo, di fronte all'abitazione del giudice, dove ha avuto luogo l'evento conclusivo con l'intervento di testimoni: la sorella del giudice Falcone, il procuratore nazionale dell'antimafia Grasso.
Si è inoltre esibito Claudio Baglioni che ha cantato alcune sue canzoni e, accompagnato da tutti i presenti, ha intonato l'inno nazionale. Alle 17.58 in punto, in ricordo della strage di Capaci, la Polizia di Stato ha intonato il "silenzio" a cui è seguito un silenzioso raccoglimento di tutti i partecipanti. Al termine, con aria mesta ma con il convincimento di aver contribuito alla testimonianza di un principio fondamentale di civiltà e di rispetto per la vita, tutti i giovani studenti e le persone convenute hanno fatto rientro sulla nave per riprendere il viaggio di ritorno. Al rientro a casa, In tutti si è consolidata la consapevolezza di un'esperienza formativa unica che ha recuperato valori sociali ed esistenziali per una convivenza sociale, solidale e democratica.