Il SerMolfetta domenica festeggia i suoi primi trent'anni di impegno civile
MOLFETTA - Il Sermolfetta festeggia i suoi trent’anni di solidarietà insieme alla cittadinanza, domenica 25 ottobre, con un programma ricco di eventi. A presentarlo presso la sala stampa di Palazzo Giovene, il Presidente del Sermolfetta Salvatore del Vecchio, il Responsabile dei progetti sociali e culturali del Ser Giovanni Sasso, il Sindaco Paola Natalicchio, il Vicesindaco Giuseppe Maralfa, l’Assessore Betta Mongelli e il Presidente dell’Associazione Culturale La Voce di Sant’Andrea Luigi Vista (nella foto: Maralfa, Mongelli, Natalicchio).
Come spiega il Presidente del Ser, il traguardo dei trent’anni è il frutto di duri sacrifici e di puro volontariato. Il Sermolfetta nasce il 27 settembre del 1985 dall’idea di un gruppo di giovani che inizialmente non si prefiggeva grandi obiettivi. Da questa iniziativa intrapresa quasi per gioco si sviluppò una grande realtà di supporto civile: la Prima Unità iniziò ad effettuare i primi soccorsi con il solo ausilio di un claxon e un fazzoletto sventolato dal finestrino di una comune vettura. Successivamente la Seconda Unità realizzò invece i primi soccorsi in ambulanza, ottenendo così credibilità e fiducia da parte della cittadinanza. “Negli anni ci siamo quasi sostituiti all’ente pubblico, abbiamo realizzato corsi di formazione, siamo stati i primi a raggiungere i territori colpiti da calamità. Un grande sostegno ci è stato dato dall’obiezione di coscienza, abbiamo lavorato con i bambini, gli anziani, con il carcere. Abbiamo, in poche parole, abbracciato il sociale. Eravamo presenti al Congresso Eucaristico di Papa Benedetto XVI per coordinarlo, agli esodi dei primi clandestini e lo siamo al Progetto Accoglienza e al Banco Alimentare a Molfetta, dove assistiamo alle grosse difficoltà in cui versano molte famiglie”.
Giovanni Sasso aggiunge che il Ser è al servizio della città: “Il Ser vuole abbracciare tutte le generazioni. Domenica 25, inizieremo con i bambini, nel quartiere della Madonna dei Martiri e in Villa Comunale. Serve instillare l’educazione alla solidarietà, lo stesso Ser vive di piccoli finanziamenti nella storia. Nella serata di Domenica ci sarà la consegna del Premio Solidarietà (l’ultimo è andato a Sergio Cappello, medico molfettese impegnato nelle operazioni di soccorso a Lampedusa) sempre presso la Villa Comunale dove la giornata si concluderà col taglio della maxi torta di compleanno e con il concerto della Municipale Balcanica. È importante sottolineare che il Ser senza la Pubblica Amministrazione non avrebbe potuto organizzare molte delle cose che ha invece realizzato e viceversa”.
Il Sindaco rivolgendosi ai membri del Ser presenti in sala li ha definiti un modello di welfare di comunità: “Le politiche sociali possono avvenire solo col dialogo del mondo del volontariato. Abbiamo bisogno di riportare al centro le periferie sociali dove è facile fare esperienza del ghetto della solitudine e dell’apartheid. Voi vi muovete lungo tre piste principali, la Protezione Civile, il Soccorso e il Volontariato Sociale e lo fate con una grande maturità e capacità di fare squadra, pertanto non possiamo che ringraziarvi a nome degli altri sessantamila abitanti”.
Il Vicesindaco Maralfa segnala al Sermolfetta, ottenendo subito la piena disponibilità di quest’ultimo, l’obbligo di accoglienza per i migranti giunto dal Prefetto: “Per Molfetta si tratta di seconda accoglienza, vestiario e accoglienza notturna. Avremo bisogno del vostro aiuto e della mano preziosa della Chiesa. Su 2.400, alla nostra città saranno destinati trai trecento o quattrocento migranti”.
L’Assessore Mongelli racconta dei suoi incontri col Sermolfetta, dai momenti familiari più dolorosi, in cui il Ser ha sempre agito con estrema delicatezza, ai corsi a scuola, ai casi in cui con il loro intervento sono stati recuperati ragazzi borderline e infine nella gestione dei grandi eventi. “Non è retorico dirvi grazie”.
Luigi Vista, Presidente della Voce di Sant’Andrea che collaborerà ad animare la giornata di domenica 25 ottobre con spettacoli e laboratori, ha illustrato l’intero programma e ha spiegato il suo coinvolgimento con il Ser: “È una scuola che mi ha insegnato tanto, mi ha permesso di incontrare tanti amici. Una parte del mio cuore continua ad essere arancione e lo sarà sempre”.
Al termine della presentazione è avvenuta l’inaugurazione della mostra fotografica L’altro Tempo, in occasione del trentennale del Sermolfetta, presso la Sala dei Templari.
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