Il parco di rione Paradiso resta chiuso, ma non per i vandali
Mentre in alcune piazze cittadine, a giorni inizieranno i lavori di riqualifi cazione, in altre, pronte per l’inaugurazione ormai da mesi, continua l’opera di distruzione da parte di vandali di ogni arredo presente nel parco. Sta accadendo, come denunciato da Quindici nei mesi scorsi con un ampio articolo e le foto del parco semidistrutto, nella nuova area attrezzata a verde di rione Paradiso. Un’area vasta adibita a verde, che nelle ultime settimane sta vedendo la completa distruzione ad opera di piccoli delinquenti che nelle ore serali, in barba ad ogni norma del vivere civile, scavalcano i cancelli del parco, chiuso al pubblico, per distruggere ogni cosa. Come dimostrano le foto, i piccoli delinquenti, per non prendersi, si fa per dire, neppure la briga di scavalcare, hanno creato un varco nella recinzione forzando la protezione in ferro. Una parte di essa è stata parzialmente sradicata così da facilitare a qualunque ora l’accesso al parco. Un parco non sorvegliato, che da mesi è ormai alla mercé di questi vandali. Un intervento, da parte degli uffi ci comunali competenti, almeno per ripristinare la recinzione, sarebbe alquanto dovuto. Una situazione inaccettabile, visto che il parco, fi nito di costruire negli anni scorsi e in attesa che si decida l’ente a cui darlo in gestione, sta subendo continue distruzioni non solo all’arredo e ai giochi, ma anche al verde presente nel parco. Molti gli alberi spezzati, la pavimentazione divelta, l’area giochi parzialmente distrutta e ogni arredo rotto o sradicato. Già parzialmente strappata ai tempi dell’altra denuncia apparsa nel settembre scorso sul numero di Quindici, la pavimentazione, è stata completamente sradicata dal suolo per costruire un piccolo “manufatto” a forma quadrata, al centro dell’area giochi prima inesistente, come documentano le foto. Questa è la dimostrazione che le persone che si introducono nel parco hanno il tempo, ma soprattutto la tranquillità di poter fare tutto ciò che gli pare. Nessuno infatti interviene, neppure i residenti della zona che ormai non trovano altro rimedio che la rassegnazione agli atti di vandalismo gratuiti subiti da questi ragazzi. Le responsabilità dell’amministrazione sono tante. Una tra tutte, l’incapacità di gestione dei parchi cittadini. Un’amministrazione che non è capace di gestire le aree adibite a verde, e che tenta (invano), l’affidamento ai privati per la gestione di un’area pubblica, non è una buona e attenta amministrazione. Ma non è solo questo. Manca anche, anzi soprattutto, il senso di appartenenza della cosa pubblica da parte dei cittadini. E’ questo l’anello della catena che da tempo si è spezzato e che contribuisce all’immagine di una città sempre più brutta. Il problema è serio, e non si tratta solo di una cattiva gestione della cosa pubblica, in particolare dei parchi, tutti, senza distinzioni. Le responsabilità, ricadono anche su una società, quella dei giorni nostri, che non ha saputo educare i più giovani al bene comune, alla convivenza civile, ad un concreto e consapevole esercizio della cittadinanza, intesa come conoscenza delle regole del vivere civile. E’ questa la vera sconfi tta per una città che non riesce ad avere dei parchi pubblici attrezzati in cui fare giocare i più piccoli. L’amministrazione, seppur non sapendo come gestirli, ha speso negli ultimi anni fi or di quattrini per ristrutturare quasi tutte le piazze della città, altre in situazioni pietose sono prossime alla riqualifi cazione, ma, come abbiamo già detto, non basta. Quanto potranno resistere le piazze rimesse a nuovo sotto i colpi dei vandali?
Autore: Giovanni Angione
