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Il nuovo libro di don Antonio Mazzi per i 30 anni di Exodus: "Ho perso i chiodi", edizioni la meridiana Molfetta
08 ottobre 2014

Il nuovo libro di don Antonio Mazzi esce con le edizioni la meridiana (Ho perso i chiodi, Parole pregate, pp. 128 Euro 14,50) nei giorni in cui la Fondazione Exodus, fondata proprio da don Antonio, celebra i sui 30 anni. Un percorso lungo e articolato che conta oggi case famiglie, cooperative sociali, centri di ascolto, progetti in tutto il mondo.

Questo libro era per don Antonio un debito da pagare a don Tonino Bello (per questo la scelta de la meridiana) al quale aveva promesso di pubblicare qualcosa con la casa editrice che oltre venti anni fa muoveva i primi passi.

Una sorta di impegno da onorare con un libro dove don Antonio si mette a nudo scegliendo la formula della poesia che si fa preghiera e del dialogo (ce ne sono pochi ma intensi) dove prova a farsi scagionare o consigliare da alcuni che per lui sono state guide e fratelli: a partire da don Tonino.

Sono parole pregate e non urlate. Parole che arrivano quando uno, anche uno come don Antonio, prova a tirare le fila e guarda a cosa potrà essere di tutto l'impegno profuso dopo di lui.

Vero e intenso il dialogo immaginato (ma forse se le sono dette per davvero queste cose) con don Tonino, a cui don Antonio si rivolge per chiedergli come 'mettere in sicurezza l'esperienza di Exodus dopo di lui, perché 'questi giovani sono tanto bravi, ma tanto fragili, preferiscono il computer al grembiule, la chitarra al breviario'. E don Tonino, con il suo sorriso spiazzante gli dice 'Antonio, la provvidenza dove la metti? Ti sei dimenticato chi eri tu?' E gli regala un angelo in carrozzella perché un angelo balbuziente, con qualche acciacco e un po' impedito nei movimenti', è più credibile di un angelo bellissimo. L'angelo perfetto per custodire don Antonio, irrequieto e vero, e la sua dirompente forza di prete di strada.

Un libro di preghiere di un prete che per vincere la tentazione di appendere le scarpe al chiodo ha risolto a monte il problema: ha scelto di perderli i chiodi. Perchè quando 'si sceglie la strada e la marginalità non puoi smettere mai, nemmeno quando incontri un fallimento o una difficoltà più grande delle forze che immagini di avere' di ritirarti.

Per sfogliare alcune pagine cliccate qui. Da questa settimana il libro è in libreria.

In allegato la copertina.

Per informazioni, per richiedere la copia per recensione, per intervistare o invitare don Antonio:

ufficiostampa@almeridiana.it

cell 3454530009

'Per me Dio è fame, è corpo, arriva prima della Parola. Giovanni, nel suo cantico iniziale, dice: ‘In principio era il Verbo’ e non intendeva la parola ma la Persona, il Cristo.
Eppure dopo secoli, per noi il Verbo è parole, cerimonie, liturgie!
Siamo fermi ai principi, ai precetti!

Non voglio più essere predicatore, catechista, insegnante, prete. Cerco di essere un poeta.

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