Il gruppo della mozione “Democrazia è partecipazione” commenta il congresso del Pd di Molfetta
MOLFETTA – Pubblichiamo il commento del Gruppo “Democrazia è partecipazione” che ha presentato una mozione al congresso del Pd di Molfetta a sostegno della candidatura a segretario di Raffaella Altamura (foto): «L’esito del congresso cittadino del Partito Democratico che ha portato all’elezione del nuovo segretario, Piero de Nicolo, era ampiamente previsto e prevedibile dal momento che erano ben chiari sin dall’inizio i rapporti di forza interni determinati sulla base del tesseramento chiusosi il 31 dicembre 2014.
Un tesseramento che ha visto (proprio su deciso impulso del nuovo segretario e grazie alla sua proverbiale abilità in certe pratiche di proselitismo) una accelerazione sorprendente negli ultimi giorni dello scorso anno, immediatamente dopo le dimissioni presentate dallo stesso De Nicolo dalla carica di Presidente della Molfetta Multiservizi SpA per le note vicende sulle quali non è il caso di ritornare ma che hanno profondamente segnato tutta la comunità del nostro PD.
La “scalata” alla segreteria del Partito, quindi, da parte di De Nicolo e del suo gruppo di riferimento era stata preparata per tempo e con cura, nei minimi dettagli.
Nessuna sorpresa, quindi, per una affermazione scontata, frutto semplicemente di una prova muscolare grazie alla quale è stata imposta la logica dei numeri e non quella della politica, all’interno di un congresso nel quale il dibattito pubblico sui temi di più stretta attualità amministrativa e sulle modalità per rilanciare il governo cittadino è completamente mancato, risolvendosi il tutto, semplicemente, in una resa dei conti interna, tutta politicistica, con la richiesta di epurazioni, espulsioni, liste di proscrizione o rimpasti.
E che il rischio che questo congresso, in un clima esacerbato dagli ultimi avvenimenti che hanno interessato la nostra comunità, potesse trasformarsi in una grande occasione persa per tutti, era stato denunciato da tanti di noi in una lettera aperta sottoscritta da un pezzo della classe dirigente del nostro Partito e inviata nei giorni scorsi al Segretario Provinciale perché, in un sussulto di ragionevolezza, evitasse di celebrare il congresso in piena campagna elettorale, consentendo di rasserenare gli animi per evitare strappi o forzature.
Ma il nostro appello è rimasto inascoltato e, anzi, non è stato considerato degno neanche di una risposta. E questo la dice lunga sul grado di civiltà politica che anima i nostri dirigenti, a tutti i livelli.
Preso atto della volontà evidente di procedere con una prova di forza (voluta sull’asse Molfetta – Bari al solo scopo di fare piazza pulita di un’area politica chiaramente identificata), abbiamo deciso di presentare una mozione alternativa a quella del candidato “in pectore” ben sapendo che la candidatura di Raffaella Altamura non avrebbe avuto alcuna chance di successo.
Ma attorno al nome di Raffaella e attorno alla mozione “Democrazia è Partecipazione” si è riconosciuto un gruppo ampio e coeso che si è identificato in quei valori di buona politica e perseguimento dell’interesse collettivo nei quali abbiamo sempre creduto e che con caparbietà intendiamo continuare a sostenere all’interno del PD, almeno fino a quando sarà tollerato nel nostro partito l’espressione di un dissenso o fino a quando la mutazione genetica che lo sta interessando, a tutti i livelli, non lo renderà incompatibile con le nostre coscienze.
Abbiamo dimostrato, con le 71 preferenze ottenute dalla nostra candidata (alla quale va il ringraziamento sincero di tutti noi per la disponibilità dimostrata e per la passione civile che la anima), di essere una componente significativa all’interno del PD, fatta di iscritti e militanti che hanno frequentato, frequentano abitualmente e intendono continuare a frequentare il Circolo che in molti casi hanno contribuito a fondare, per fornire ogni giorno il proprio contributo, a fronte di tanti, tantissimi iscritti che si affacciano nella nostra sezione solo nelle occasioni dei congressi o delle primarie, per poi sparire nel nulla senza mai più farsi vedere nelle assemblee, nelle iniziative, nelle quotidiane attività di partito.
Ci chiediamo davvero quale modello di partito possa essere quello che si fonda su questo tipo di “militanza”. Una militanza “occasionale” che emerge solo nelle circostanze in cui si deve decidere “il capo”, per poi svanire del tutto. Un partito fatto di “tessere” con precisi riferimento e non di persone.
Ora si apre evidentemente una fase nuova per il nostro PD. Una fase nella quale intendiamo essere presenti e dire la nostra, con i quattro componenti del Direttivo che sono stati eletti per la nostra mozione (Raffaella Altamura, Mino Salvemini, Francesca Lunanova e Nino Sallustio, ai quali auguriamo buon lavoro), esercitando liberamente e nelle forme consentite dall’adesione ad un partito politico, il nostro diritto di critica allorquando lo riterremo necessario e per stimolare, con rigore e determinazione, la nuova segreteria sui temi a noi più cari.
Ci piacerebbe, per esempio, che il nuovo segretario ci dicesse presto come la pensa sulle pratiche di trasformismo che stanno veicolando pezzi interi di ceto politico di centrodestra, a Molfetta come altrove, nell’alveo del centrosinistra. Noi crediamo che quello cui stiamo assistendo a questo proposito nella nostra città sia uno spettacolo osceno, e ci auguriamo di ascoltare parole nette a riguardo. Ogni silenzio, ogni ambiguità su questo sarebbe intollerabile.
Così come ci auguriamo di capire presto, nel merito, quali saranno le iniziative politiche che si intendono adottare per proseguire, a sostegno del sindaco Paola Natalicchio, nella realizzazione del programma elettorale che ha ottenuto il consenso dei cittadini nel 2013. Fino a questo momento abbiamo solo ascoltato ragionamenti su assetti, rimpasti, assessorati, poltrone. Il nostro timore è che, su questi presupposti, si apra una fase di fibrillazione forte che rischia di avere ripercussioni incontrollabili sull’esperienza di governo che abbiamo contribuito a costruire e che abbiamo il dovere di difendere.
Ci auguriamo di essere smentiti e per questo porgiamo al nostro nuovo segretario, Piero de Nicolo, i più sinceri auguri di buon lavoro perché sappia condurre con saggezza, in un momento così delicato, la vasta comunità delle democratiche e dei democratici di Molfetta verso i successi che merita, senza mai perdere la via maestra».
Fin qui il comunicato, al quale aggiungiamo la nostra perplessità, già espressa in altro articolo che il nuovo segretario voglia criticare e denunciare il pasticcio della candidatura di destra di Saverio Tammacco a sostegno del presidente di centrosinistra Michele Emiliano. Del resto le foto da noi pubblicate, parlano chiaro e non reggono le ridicole smentite di De Nicolo, perché non prende posizione su questo scandalo.