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Il Covid torna a fare paura a Molfetta, mentre la politica galleggia nella melma del trasformismo e dell’attaccamento alle poltrone, e la città muore. Gli argomenti della rivista mensile “Quindici” in edicola
04 febbraio 2022

MOLFETTA – Il Covid torna a fare paura, continuano le “Inchieste di Quindici” ancora per pochi giorni in edicola l’ultimo numero della rivista mensile che fa opinione a Molfetta.

All’argomento sono dedicati anche l’atteso editoriale del direttore Felice de Sanctis “La guerra al nemico invisibile” e la copertina di Mauro Germinario.

Servono più controlli e maggiori restrizioni a coloro che non vogliono vaccinarsi e mettono a rischio la salute degli altri, della maggioranza della popolazione. Questi no vax rappresentano un pericolo e vanno isolati, altrimenti la pandemia rischia di continuare ancora per molto tempo.

Su questo argomento, molto sentito, “Quindici” ha intervistato alcune persone di varie fasce di età, per raccogliere le opinioni sul timore di nuovi lockdown, della necessità dell’obbligo vaccinale, sulle responsabilità dei no vax e sulle scuole in presenza. Le intervista sono di Sara Mitoli, Francesca Perchiazzi e Annapaola Sciancalepore, mentre Beatrice Trogu ha intervistato un farmacista per raccogliere la situazione delle code per fare i tamponi.

Arrivano 10 condanne e 2 assoluzioni del Gip del Tribunale di Trani Lucia Anna Altamura per i “furbetti del cartellino” all’Ospedale di Molfetta che portò all’arresto di alcuni dipendenti della Asl e a ben 30 indagati. Ci sono ancora 18 imputati che devono andare a processo il 9 marzo col rito ordinario.

Per la cronaca Angelica Vecchio racconta lo scempio dei botti di fine anno e la devastazione di Piazza Vittorio Emanuele finita anche in Tv a “Striscia la notizia”: Molfetta ancora una volta all’attenzione negativa nazionale.

E sempre in tema di devastazione, Tommaso Gaudio ci parla dello stato dei lavori di Piazza Cappuccini, dove, come sempre l’amministrazione comunale ha in corso un altro cantiere perenne, per lo più inutile perché la storica piazza non aveva bisogno di manutenzione, né di rifacimento. Ma chi governa aveva bisogno di visibilità, dimostrando il suo attivismo a spese dei cittadini con un nuovo spreco di denaro pubblico, senza alcuna giustificazione. L’attuale amministrazione ci ha abituato a questo modo di fare senza razionalità, né alcun criterio di economicità. Mentre resta ancora abbandonata la piscina comunale, grazie all’azzardato affidamento dei lavori a una ditta del Nord, poi fallita.

Renato Brucoli dedica un articolo alla venerabilità di Don Tonino Bello, al quale appartiene l’eternità, avendo fatto della sua esistenza un tempo d’amore.

La politica ci riserva il solito scenario squallido di un’amministrazione camaleonte che cambia sempre pelle pur di restare al potere “Tutti insieme appassionatamente”, mentre, per la serie le gestioni senza logica, il Comune affida il Pulo alla Multiservizi, senza qualità e senza competenza: una nota di Sinistra italiana. Anche la vignetta di Michelangelo Manente è dedicata alla politica con Wonder Carmela (Minuto) che raccoglie al volo uno spaventato Tommaso Minervini che sta cadendo nel vuoto.

L’istituto Vespucci compie 100 anni: ce lo racconta Gianni Antonio Palumbo che parla della pubblicazione realizzata per l’evento.

Sara Mitoli, invece, ha intervistato Alessia de Gennaro volata da Molfetta a Dubai per realizzare il sogno di diventare hostess: oggi lavora per Emirates Airline, una delle compagnie più lussuose del mondo. I consigli per chi vuole seguirne il percorso.

Il Rotary di Molfetta ha ricordato i 100 anni del Milite Ignoto, attraverso la rievocazione storica dell’avv. Angelo Maria Gadaleta: l’articolo è di Angelica Vecchio. E sempre per il Rotary ha dedicato una serata alla splendida esibizione del Duo Octo Cordae, i violini di Eliana de Candia e Domenico Masiello.

Una bella storia di sport e solidarietà è quella descritta da Daniela Bufo sulla scelta dell’attaccante Kalu della Virtus Molfetta, che ha portato il kit completo per giocare al calcio, donato dalla società, ai giovani della squadra della Costa d’Avorio.

Ma il mensile è ricco di tante altre notizie di cronaca e soprattutto di cultura. Ecco alcuni titoli: Un’importante scoperta, la Chiesa rurale di S. Lucia di Corrado Pappagallo, che scrive anche la storia del pastificio Maldarelli.

Mauro Binetti fa un sogno ad occhi aperti e immagina la città in cui vorrebbe vivere. Nel 2022 l’Aneb (Associazione educatori benemeriti) compie 25 anni e riparte con maggior vigore come racconta il suo presidente Michele Laudadio.

Per la cultura Marco Ignazio de Santis ci propone un articolo su Gaetano Salvemini agli inizia del ’22. Seguono pagine sui concerti dell’Orchestra filarmonica pugliese; dell’Alter Chorus con Paolo Gadaleta che racconta anche l’esibizione a Gioia del Colle nel teatro dell’aeroporto militare; del recital del tenore Leonardo Gramegna e Vincenzo Rana al pianoforte di Daniela Bufo. I concerti di Enzo Avitabile e Danilo Rea sono affidati alla penna di Beatrice Trogu, mentre Cosmo Damiano Pappagallo propone la sua consueta rubrica “Pensieri e parole”.

Paola Natalicchio recensisce il libro “Fuori dal museo” di Gaetano Centrone, critico d’arte e curatore di rassegne culturali.

I racconti del mese di Marisa Carabellese “Il saltimbanco” e di Francesco Tammacco “Quando i magi furono a Molfetta” completano le pagine culturali della rivista, che in questo numero propone anche il tradizionale riepilogo degli avvenimenti del 2021 a cura di Daniela Bufo. Infine Isabella de Pinto fa la cronaca della presentazione del libro su Giuseppe Saverio Poli di Gaetano Mongelli e Davide Facchini.

Tanti approfondimenti e contenuti diversi da quelli on line, sempre allo stesso prezzo, poco più di un caffè, solo 2 euro. “Quindici” non ha aumentato il prezzo della rivista, né lo aumenterà come altri, anche se il costo reale di un numero è di 3 euro, ma comprendiamo le esigenze dei lettori in questo momento di crisi e di pandemia.

Ricordiamo a chi voglia fare pubblicità su “Quindici” che può beneficiare del credito d’imposta e degli sconti “prendi due e paghi uno” su “Quindici”: aziende, fondazioni e lavoratori autonomi, che scelgono uno spazio pubblicitario sull’unico media che ha due strumenti di diffusione che gli altri non hanno: il quotidiano on line e la prestigiosa rivista mensile in edicola, mal copiata dagli altri, ma inarrivabile nella qualità dell’informazione al servizio del lettori.

Una grande visibilità con un prodotto di qualità per promuovere la propria azienda a basso costo e con i benefici del credito d’imposta. “Quindici” conviene: prendi due (rivista e sito) e paghi meno di uno: non c’è confronto sul mercato, siamo assolutamente competitivi.

“Quindici” quello che gli altri non dicono, “Quindici” quello che gli altri non ti danno.

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