Il Consiglio Comunale dei giovani
Simulare è il primo passo per fare sul serio. Lo hanno capito bene gli studenti dei Licei Einstein-Da Vinci che hanno aderito al PON “Tra cittadinanza attiva e benessere collettivo” (esperto esterno: prof.ssa Maddalena Salvemini, tutor interno: prof. Ruggero Sguera) e che hanno simulato un Consiglio Comunale nella Sala Consigliare di Molfetta alla presenza del sindaco, Tommaso Minervini e del Presidente del Consiglio Comunale, Nicola Piergiovanni, ai quali è toccato il compito, rispettivamente, di rispondere alle richieste avanzate dai giovani e di presiedere la seduta. “Molfetta giovane” il titolo della proposta all’ordine del giorno, che ha riguardato a trecentosessanta gradi gli interessi giovanili che spaziano dall’attrezzamento delle spiagge libere alla costruzione di un campo di pallacanestro, per poi passare all’aggiornamento e al prolungamento degli orari di apertura della biblioteca comunale e alla mobilità notturna nel fine settimana anche durante la stagione invernale. Con un tono di sorpresa del sindaco, tali proposte non sono state solo formulate dai ragazzi, ma anche argomentate e persino confutate, in corso di una vera e propria simulazione di maggioranza e opposizione. Frutto del lavoro effettuato durante il percorso svolto, in cui si sono meglio analizzati i concetti inerenti alla cittadinanza attiva che passa attraverso l’informazione e l’azione e ai valori promulgati dallo Statuto Comunale e di una comune consapevolezza maturata, ossia quella di non delegare ad altri le questioni riguardanti la propria vita politica quando si ha la possibilità di prenderne parte attivamente. Tasto dolente, secondo il sindaco, per la città di Molfetta, in cui la creazione di forum e consulte non contribuisce come dovrebbe alla partecipazione attiva cui auspicano le istituzioni comunali. «La diffusione della rete è stata determinante nel cambiare radicalmente il concetto di cittadinanza attiva. Se prima l’abitudine ad incontrarsi in luoghi effettivi, e non virtuali, portava alla stesura di programmi che riunissero le esigenze principali dei cittadini a seguito di dibattiti costruttivi, l’ottica individualistica che prende sempre più piede, mescolata all’ignoranza di cui attribuisco colpa alle istituzioni scolastiche e ai nuclei familiari, fa sì che ciascuno esponga un problema personale, senza curarsi minimamente della dimensione collettiva cui bisogna giovare e delle tempistiche di cui necessita un provvedimento politico». Sembrerebbe una sorta di campanilismo interno, che complica il compito di sindaco, definito da Minervini stesso un ruolo in cui si hanno continuamente i riflettori puntati addosso e, di conseguenza, anche le critiche. «Ma i riflettori bisogna guadagnarseli. Il tutto, per un sindaco, sta nel decidere, lasciando purtroppo in campo anche degli scontenti» aggiunge Minervini, dichiarandosi un europeista convinto che auspica al ritorno di una grande comunità in cui vengano recuperati i valori fondanti dell’UE. Ma oltre a pensare così in grande, il sindaco ha risposto, con la dovuta precisione, alle proposte dei ragazzi, che hanno scoperto l’impegno dell’amministrazione comunale per le questioni sollevate. Per quanto concerne le spiagge, si sta lavorando in direzione dell’eliminazione delle alghe dalla battigia per poi attrezzare La Bussola, la Prima Cala e la Seconda Cala, come già avvenuto a Cala Sant’Andrea, ad una migliore accessibilità per anziani e diversamente abili. È stata ritenuta difficile la proposta di inserimento di un servizio doccia per via della gestione dello stesso, così come la costruzione di un campo di pallacanestro da affidare al libero affitto dei ragazzi. La valorizzazione dello sport sta procedendo con la costruzione di tre nuovi palazzetti che verrebbero invece affidati ad associazioni sportive e comunità scolastiche che ne usufruiscano, come già avviene per lo Stadio “Paolo Poli” inaugurato di recente. La questione cultura va invece verso un rinnovo anche dal punto di vista estetico, oltre che pragmatico, attraverso la possibilità di scaricare gratuitamente eBook da consultare, della biblioteca comunale “G. Panunzio”, che dal 2019 resterà chiusa per due anni causa lavori. Non inferiore l’interesse per la mobilità, già a cuore del sindaco a partire dall’estate 2018, durante la quale è stato possibile usufruire gratuitamente di navette notturne: ma il sindaco ribadisce che quest’ultimo servizio, per essere attivato, ha bisogno di essere sfruttato appieno dalla cittadinanza. Fuori dall’ordine del giorno, i ragazzi hanno avuto anche modo di illustrare al sindaco le proprie curiosità circa due luoghi della città in stato di degrado: il Parco di Mezzogiorno situato in Via Leonardo Azzarita e il parco che fa parte del complesso dell’Anfiteatro di Ponente. Il primo è in via di decollo e al suo interno si prevedono attività variegate, dalle zone riguardanti lo sport a quelle inerenti alla cultura; per quanto riguarda il Parco di Ponente, invece, si sta meditando di affidarlo in concessione a qualche associazione che se ne occupi, valorizzando così maggiormente anche l’Anfiteatro. Anche Nicola Piergiovanni, che al termine del Consiglio dei giovani ha indetto una vera e propria votazione, ha espresso il suo parere circa il ruolo che riveste. «Per fare il Presidente del Consiglio Comunale, una carica che trovo bellissima, ci vuole molta pazienza. É importante manifestare sin da ragazzi l’interesse per la politica, in qualsiasi contesto: è così che si apprendono le dinamiche della realtà. Il Consiglio Comunale è solo una di queste: il ruolo dei consiglieri comunali, eletti dal popolo, è di massima importanza. Questi ultimi hanno diritto a votare le proposte, a differenza degli assessori, che sono scelti dal sindaco stesso». Attraverso giovani menti accomunate da interesse e voglia di cambiare qualcosa per migliorare l’ambiente in cui vivono, la cittadinanza ha dato prova al sindaco di poter essere attiva. Gli ingredienti sono un maggiore confronto, una più costante informazione e buona volontà. Ma prima di tutto acculturarsi e crederci. © Riproduzione riservata