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Il commissario UDC Molfetta interroga l' assessore ai trasporti della Regione Puglia
16 maggio 2011

MOLFETTA - A margine di quanto accaduto venerdi' 13 maggio lungo la linea ferroviaria Bari-Foggia , altezza Bari - zona industriale , dove un convoglio delle FS è stato costretto a fermarsi a causa della protesta  di circa 150 immigrati , ospiti del centro accoglienza di Bari , il commissario UDC Robert Amato, come cita un comunicato, interroga l' assessore ai trasporti della Regione Puglia , Guglielmo Minervini , su quanto è accaduto  nei momenti successivi allo stop del convoglio.
Quello che è avvenuto è alquanto grave - cita in una nota Robert Amato , commissario UDC Molfetta - le FS hanno gestito malissimo la situazione in essere , perché , a quanto mi è stato riportato da concittadini presenti nel convoglio , dopo aver aspettato circa un' ora all' interno dello stesso , assistendo ad una situazione che stava degenerando , unita ad una tensione sempre più crescente , ad un certo punto i viaggiatori sono stati fatti scendere in aperta campagna lasciandoli liberi di comportarsi come meglio ritenevano opportuna fare ; a questo punto c'è chi ha scelto di proseguire lungo le linee ferroviarie per raggiungere le vicine stazioni di Palese o Bari- centro e chi, attraversando i binari della linea ferroviaria Bari-nord , ha deciso di recarsi lungo via Napoli alla ricerca di una fermata dell' autobus o in attesa di un passaggio da parte di parenti allertati da quanto accaduto.
Chiedo, quindi, all' assessore ai trasporti della Regione Puglia , Guglielmo Minervini , se quanto avvenuto sia consono ad un paese civile , se ci si è resi conto della gravità del fatto in quanto donne ed anziani hanno dovuto mettere in atto una traversata di fortuna in una giornata , dato non trascurabile, di gran caldo , senza escludere che il fatto sarebbe potuto essere ancora più grave se fossero stati presenti minorenni , se si ritiene giusto non aver fornito una valida alternativa a dei passeggeri che tornando in centro a Bari non hanno potuto usufruire di un mezzo sostitutivo messo a disposizione dalle FS e se si ritiene giusto , beffa delle beffe , non rimborsare neanche il biglietto del viaggio ; ritengo che gli interrogativi e le ingiustizie che i viaggiatori di quel convoglio si pongono ed hanno subito  sono molteplici e che ad essi debba essere data una risposta in tempi brevi.
Ritengo , inoltre , che lo stesso assessore , proprio per la carica che ricopre , non possa esimersi da chiedere spiegazioni ed avviare un' indagine conoscitiva su quanto avvenuto , non fosse altro per tutelare i cittadini che egli rappresenta e che pagano per un servizio ad oggi non certo di prim'ordine.
Credo e sono sicuro l' assessore Minervini non si sottrarrà a questa mia richiesta che  ne rappresenta le istanze di moltissimi pendolari pugliesi e soprattutto molfettesi.
 

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Un po' di ironia non guasta, anzi mette tutti di buon umore. - Un giorno un fioraio va da un barbiere per un taglio di capelli. Dopo il taglio, chiede il conto, e il barbiere risponde: "Non posso accettare soldi da voi, sto facendo il servizio gratuito per la comunità di questa settimana." Il fiorista contento, saluta e lascia il negozio. La mattina dopo, quando il barbiere va ad aprire il suo negozio, trova un cartello con sopra "GRAZIE" e una dozzina di rose davanti alla saracinesca. Più tardi un poliziotto passa dal barbiere, anche lui per un taglio di capelli, e quando cerca di pagare il conto, il barbiere di nuovo risponde: "Non posso accettare soldi da voi, sto facendo il servizio per la mia comunità di questa settimana." Il poliziotto, felice, lascia il negozio. La mattina dopo, il barbiere trova davanti al negozio un foglio di carta con scritto "grazie" e una dozzina di ciambelle che lo aspettano alla porta. Poi, un membro del Parlamento, venuto per un taglio di capelli, quando va a pagare il conto, il barbiere di nuovo gli risponde: "Non posso accettare soldi da voi. Sto facendo il servizio alla comunità questa settimana. Il membro del Parlamento, felicissimo di questa notizia, lascia il negozio. La mattina dopo, quando il barbiere va ad aprire, trova davanti al negozio una dozzina di altri parlamentari in fila, in attesa di un taglio di capelli gratuito. E questo, amici miei, illustra la differenza fondamentale tra i cittadini del nostro paese, e i politici che gestiscono e amministrano questo paese. -





Posto che quanto dichiarato risponda completamente a verità, nel senso che le notizie "riportate" al commissario rispecchino la reale sequenza degli eventi, io avrei esteso la richiesta di chiarimenti anche a Trenitalia. Perché? Ma per alcune ragioni: 1) i treni moderni hanno porte di accesso che vengono manovrate dal conduttore. Sono state aperte dai viaggiatori? Ebbene se è vero, anche tenuto conto delle oggettive condizioni ambientali e di sicurezza, costoro credo abbiano commesso un illecito perché l'apertura d'emergenza delle porte (con l'apposito dispositivo presente, da usare IN EMERGENZA!) per definizione deve essere fatta IN EMERGENZA. 2) il conduttore, ha azionato, in piena linea ferroviaria, l'apertura delle porte (perché poi?), senza apparentemente un valido motivo di sicurezza? Allora credo che abbia sbagliato quest'ultimo. 3) in ogni caso la situazione del blocco dei binari che ha provocato le giuste ire dei viaggiatori, DEVE essere gestita dalle Forze dell'ordine e da un coordinamento con Trenitalia! Immaginatevi se qualcuno si fosse fatto male o peggio, durante questa "scampagnata forzata" dei viaggiatori esasperati. Il chiarimento, secondo me dovrebbe venire da Trenitalia, con un'inchiesta che accerti eventuali responsabilità del personale viaggiante. Poi la Polizia o i Carabinieri: come hanno gestito la circostanza? Magari il tutto, sollecitato ANCHE dal sig. Minervini G., in qualità di Assessore ai trasporti. Quella del rimborso del biglietto poi, è una facezia! Trenitalia non rimborsa neanche quando i convogli si fermano per avarie o altri eventi (ricordate l'inverno scorso?).


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