Il comitato Gente di mare Seagull attacca la Confitarma sul registro bis dei marittimi
MOLFETTA - Il comitato gente di mare Seagull Cub ha diffuso una nota sul registro bis.
"Dopo la nota stampa congiunta dei sindacati trasporti marittimi datato 07/11/2011, che prospettava un problema di "ricaduta" sui CCNL della oramai cronica crisi prospettata dalla Confitarma, abbiamo pensato opportuno stendere un breve calcolo - dice la nota.
E' assodato che gli armatori delle navi iscritte nel registro-bis incassano l'Irpef dei loro dipendenti (poi si vedrà se pagano le loro tasse) e non versano i contributi previdenziali ed assistenziali, che sono a carico dello stato italiano, cioe' di tutti i cittadini italiani.-
Pensiamo che fra IRPEF incassata e mancato versamento dei contributi previdenziali, ogni armatore di nave iscritta nel registro-bis ha risparmiato circa 15.000 euro all' anno per ogni marittimo imbarcato, quindi calcoliamo: € 15.000 x 60.000 marittimi imbarcati (dato quest' ultimo fornito dal presidente D'Amico) = € 900.000.000 risparmiati all' anno x 13 anni (dal 1998 ad oggi) = €. 11.700.000.000; diconsi undici miliardi e settecento milioni di euro! Qualcuno deve pur chiarire perché nonostante tutto ciò i marittimi italiani rimangono a casa e sulle navi del registro-bis oramai i 2/3 degli equipaggi sono stranieri!
Ora, ci pare il caso di sollecitare i sindacalisti che hanno redatto o si richiamano al comunicato stampa del 07/11/2011 e soprattutto vogliamo invitare la Confitarma, a mettere da parte qualsiasi ipotesi di contratto "lacrime e sangue" per i marittimi, come pure una "fuga" delle navi all' estero, PERCHE' NONOSTANTE TUTTI QUESTI BENEFICI I MARITTIMI ITALIANI SONO ALLA FAME e molti di loro rischiano la pensione; inoltre i marittimi ed i cittadini di questo Paese che hanno pagato di tasca propria i suddetti 11 miliardi e passa di euro sottratti alle loro pensioni, al funzionamento della pubblica amministrazione ed ai servizi pubblici, hanno diritto di chiedere conto e ragione di tutto ciò".