Il centrosinistra guarda avanti: “Le incomprensioni del passato vanno messe alle spalle”
Mino Salvemini e Tommaso Minervini propongono un confronto franco all'interno della coalizione
MOLFETTA - “Le incomprensioni del passato devono essere messe alle spalle”. Parla ai giornalisti convocati in conferenza stampa, Mino Salvemini, segretario e consigliere comunale dei Democratici di Sinistra, ma in realtà è come se si rivolgesse a chi gli siede accanto, a Tommaso Minervini, l'ex sindaco della città con una storia tutta scritta nella sinistra di questa città e poi divenuto sindaco con la Casa delle Libertà, prima di rientrare nell'alveo naturale del centrosinistra. “Occorre avviare un dibattito serrato all'interno della nostra coalizione – ha proseguito Salvemini – che porti a chiudere definitivamente una ferita dovuta sia a ragioni politiche ma anche, evidentemente, ad alcuni misunderstanding (dice proprio così, ndr) di carattere personale che hanno creato dei fossati. E' evidente che occorre lavorare per rinsaldare tutto il centrosinistra nelle sue varie anime arrivando al più presto ad uno sbocco unitario”.
E' il passaggio politico più significativo, questo, subito raccolto e rilanciato da Tommaso Minervini: “Il dato elettorale ha dimostrato che esiste una maggioranza di cittadini che non si riconosce nel centrodestra così com'è e che quindi non si riconosce nella coalizione che, per un fatto tecnico, ha vinto le elezioni. Ma se questo accade è perché il centrosinistra non è riuscito a dare, per sue responsabilità, una rappresentanza a questa maggioranza di cittadini. E' giunto il momento che la classe dirigente del centrosinistra si chieda come mai questo è accaduto. Per questo – ha proseguito l'ex primo cittadino - è indispensabile avviare un dibattito che sia il più aperto e condiviso possibile, che vada oltre le segreterie di partito ed interessi tutte le anime del riformismo presenti in questa città. Questa necessità io ho voluto indicare con le mie scelte politiche e personali, a partire dalla crisi amministrativa apertasi nell'ottobre dello scorso anno”.
Tutti d'accordo, dunque, sulla necessità di un confronto all'interno del centrosinistra, ma in che tempi? “Occorre liberarsi dall'angoscia del tempo – ribatte Minervini – Siamo parlando di un confronto serio in un momento storico particolarmente delicato e ci prenderemo tutto il tempo che occorrerà”.
Su un altro fronte, sempre nell'ambito del centrosinistra, va avanti, anche se a piccoli passi, il processo di costituzione a Molfetta del Partito Democratico: “Siamo impegnati a fare in modo – ha detto a riguardo Nino Sallustio, consigliere comunale della Margherita – che questa nuova formazione politica non sia solo la sommatoria di due partiti ed il frutto di un accordo tra segreterie o dirigenti, ma che sia il risultato di un'ampia discussione che coinvolga la base degli iscritti e dei simpatizzanti della Margherita e dei Democratici di Sinistra, oltre che di tutti coloro i quali, al di fuori di questi partiti, intendono collaborare con noi per la costruzione di una grande forza politica riformista. Per fare questo occorrerà del tempo ma la strada è tracciata e l'obiettivo è chiaro”.
Insomma il centrosinistra, dopo la sconfitta elettorale dello scorso mese di giugno, è già pronto a rimboccarsi le maniche ed a guardare in avanti con fiducia. Nella speranza che tanto basti.