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Il cap. Gadaleta: arrivano i parcometri, attenti alle multe
15 ottobre 2011

Addio “multino”, arriva il parcometro a Molfetta dal primo novembre (delibera G.C. n.164 dello scorso 22 settembre). I proventi saranno destinati «all’installazione, costruzione e gestione di parcheggi in superficie, sopraelevati o sotterranei, e al loro miglioramento», le somme eccedenti «a interventi per migliorare la mobilità urbana». Ma se per i parcheggi interrati è necessaria la riqualificazione del quadrilatero commerciale cittadino, posticipata al 2012 con finanziamenti privati da oltre 12milioni di euro, come saranno utilizzati gli incassi dei parcometri? Inoltre, non saranno più riconosciute le percentuali alla Molfetta Multiservizi sulle vendite dei grattini e sui multini. Quindici ha intervistato il Comandante della Polizia Municipale di Molfetta, Giuseppe Gadaleta, su multini, parcometro e ausiliari della sosta. Perché l’amministrazione ha redatto il nuovo «Regolamento di gestione della zona regolamentata a pagamento» con delibera G.C. n.164 del 12 settembre? «Fino al 2010 il Comune compensava i 9 euro di spese di spedizione dovuti al singolo ricorso al Giudice di Pace in caso di vittoria dell’utente. Con il “contributo unificato”, introdotto dalla Finanziaria 2010 con l’art. 212, il Comune deve pagare 41 euro per il recupero delle somme poste in essere, ovvero una condanna pecuniaria». Perché il famoso “multino” non ci sarà più? «Il nuovo regolamento, adeguato alla macrozona, disciplina il nuovo aspetto sanzionatorio. Dal 1998 al 2008 la zona regolamentata a pagamento ha subito modifiche fino all’attuale macrozona, mentre le sanzioni per la mancata apposizione del grattino erano applicate dai vigili con una multa. Dal 2002 l’amministrazione ha introdotto il multino da 1,20 euro, una “sanzione morbida” applicata anche da altre città. Il 31 maggio 2007 la Corte di Cassazione ha dichiarato illegittimi gli atti giuntali, dunque gli Enti comunali avrebbero potuto individuare solo le zone adibite a parcheggio a pagamento, ma non erogare sanzioni. Perciò, le minisanzioni non sono più valide. E mentre Giovinazzo, Terlizzi, Canosa, Altamura si dotavano di parcometri, il Comune di Molfetta ne ritardava l’istallazione per ragioni politiche. Infatti, i parcometri permetterebbero di evitare il multino con la possibilità di acquistare il tagliando per il parcheggio in modo veloce». Quando si doterà Molfetta dei parcometri? «Mi auguro che siano installati dal primo novembre, perché sarà più capillare il sistema di controllo e di durata con il tagliando della “rotazione veloce”. I grattini potrebbero essere ritirati o venduti. Residenti e professionisti potranno usufruire del pass o della scheda elettronica autobliterante, mentre i dipendenti comunali, i cui uffici sono siti in zone a pagamento, avranno una scheda prepagata a metà prezzo. Le tariffe saranno stabilite da una delibera di giunta. Esenti dal pagamento la Polizia municipale e stradale, Vigili del Fuoco, Forze dell’Ordine, Enel, società telefoniche, Italgas, Asl, Asm, servizio postale, Molfetta porto, Molfetta Multiservizi, società di vigilanza privata e i motori fino a 125 cavalli». Dove saranno collocati i parcometri? «Nella macrozona tra via Baccarini, Piazza Aldo Moro, Corso Umberto, Piazza Effrem, via Cavour, via Germano, Piazza Margherita di Savoia, Via Margherita di Savoia, Piazza Vittorio Emanuele, via Vittorio Emanuele, Piazza Garibaldi, Piazza Sant’Angelo, Via Dante, Banchina San Domenico, lungomare. Sono in corso studi di fattibilità per decidere il numero dei parcometri in proporzione alla macrozona per ottenere la massima celerità». Senza multini, quali sarà il compito degli ausiliari della sosta? «Contestare l’assenza del tagliando con il “preavviso di accertamento”, secondo l’art.154, che prevede una sanzione di 39 euro, cifra soggetta a revisione biennale secondo dati ISTAT. Ciò significa che nel caso di grattino non esposto il preavviso di accertamento è unico, mentre se il grattino è scaduto ogni volta che passerà l’ausiliario, a distanza di un’ora, potrà aggiungervi un altro preavviso di accertamento della somma di 24 euro. Preciso che nell’area di concessione l’utente portatore di handicap è tenuto a munirsi di tagliando a pagamento. Ma gli è concesso parcheggiare nelle aree vietate secondo l’ordinamento ». In caso di infrazione, come si dovrà comportare il cittadino? «Il preavviso può essere sanato a mezzo servizio postale, mentre se si decide di ricorrere al Giudice di Pace o alla Prefettura bisognerà attendere il verbale entro 90 giorni dall’accertamento. Se il cittadino non paga entro 15 giorni e non fa ricorso, seguirà l’iter procedimentale fino alla riscossione coatta, secondo le normative del 2008. Insomma, l’eliminazione dei multini e l’installazione dei parcometri rivoluzioneranno il modo di parcheggiare dei molfettesi». Molti cittadini hanno trovato spazio sul Quindici online per esprimere il loro disappunto per la scarsa presenza di vigili per le strade cittadine. «Le deficienze dell’ufficio sono legate all’impossibilità. Il nostro Comando è costituito da 44 unità, di cui solo 22 disponibili per la viabilità, a loro volta divisi in due turni. Nelle più rosee previsioni solo una decina di unità pattugliano le strade cittadine. Per questo motivo, l’utente ha l’impressione che il personale sia solo occasionalmente presente, ma ciò non è vero perché i vigili sono in continuo movimento per permette il miglior servizio possibile. L’operato dei vigili urbani non ha bisogno di pubblicità attraverso i giornali e i cittadini dovrebbero darlo per scontato. Il problema è rappresentato dalla maleducazione dell’utente molfettese che trasgredisce le norme e non nella poca presenza dei controlli. Purtroppo, la contravvenzione è concepita come un costo di gestione, insieme all’assicurazione, al bollo e alla benzina». Per ovviare a questa carenza di personale non sarebbe opportuna almeno la presenza di nuovi ausiliari del traffico? «Facciamo una differenza. L’ausiliario della sosta sanziona i parcheggi irregolari nell’area di concessione gestita dalla Multiservizi per concessione del Comune (i parcheggi a strisce blu, ndr). Diversi sono gli ausiliari del traffico, che hanno competenza anche per le attività comportamentali come parcheggiare sul gradino, in divieto di sosta, passare col rosso, ecc. Questi sono presenti in molte città a noi vicine, ma Molfetta ne è priva per diversi motivi. La preparazione di un ausiliario del traffico è diversa e meno accessibile, ottenibile con corsi a pagamento che il Comune non è in grado di affrontare, come il relvativo aumento di salario per queste nuove figure». Due i grossi punti interrogativi. Innanzitutto, i “preavvisi di accertamento”, che giuridicamente sono equiparabili ai multini, perché non contemplati dal Codice della Strada e non redatti da pubblici ufficiali. Solo un metodo per affamare il cittadino e rimpinguare le casse cittadine? Altra questione, quella dei parcometri. Saranno davvero proporzionali alle aree a pagamento? Il Comune sarà in grado di provvedere ad atti vandalici e manutenzione? Al contrario di altri Paesi già da anni provvisti di parcometri, Molfetta si affiderà alla SIS Parking Service Systems, azienda nazionale con un budget a capitale sociale. I proventi del parcometro saranno forse usati per impinguare le casse comunali, in debito di ossigeno? A molti converrà parcheggiare in divieto di sosta: non paghi tagliando, l’ausiliario non ti fa la multa e il vigile non c’è.

Autore: Saverio Tavella
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