Il candidato sindaco Tommaso Minervini a Molfetta: “Non accettiamo condizionamenti esterni, siamo capitani della nostra anima”
Tommaso Minervini
MOLFETTA – È nei versi di “Invictus”, la poesia di William Ernest Henley, quella ripetuta per i 27 anni della sua prigionia da Nelson Mandela, la sintesi più autentica dell’impegno civile e politico del candidato sindaco Tommaso Minervini a Molfetta.
È in quel bisogno di riscatto e di autonomia, della irrinunciabile esigenza di sentirsi protagonisti della propria vita il senso profondo delle scelte che ciascuno dovrebbe operare scegliendo di essere padrone del proprio destino. Senza condizionamenti.
«Io sono il capitano della mia anima, quante volte – ha ricordato, nei giorni scorsi, Tommaso Minervini dal palco di piazza Paradiso davanti a oltre mille persone – me lo sono detto fra me e me quando rientravo a casa, rispetto ai condizionamenti, rispetto a quello che succedeva all’esterno. Noi siamo i capitani della nostra anima. Non altri, quindi non ci influenzano, più di tanto, le accuse velenose, il fiele che viene vomitato in tutta questa volgare e violenta campagna elettorale. Sappiate ognuno di voi, ognuno di noi – ha concluso – è il padrone del proprio destino».