MOLFETTA - “Il cambiamento che accade: visioni, idee, dialoghi e prospettive”, a un anno dalla scomparsa di Guglielmo Minervini, una giornata dedicata ai temi che maggiormente hanno caratterizzato il suo impegno pubblico: le politiche giovanili, la riflessione sul buongoverno e sulla buona politica, le condizioni sociali della Puglia.
L’appuntamento è per venerdì 28 luglio, a partire dalle ore 18.30, presso l’Auditorium del Seminario Regionale a Molfetta, in viale Pio XI n. 54.
“A un anno di distanza – spiegano dalla Fondazione Minervini – ci sono temi che hanno caratterizzato il percorso di Guglielmo che hanno assunto ancor maggiore centralità. Da qui l’idea di una giornata di riflessione che ruoti attorno al tema del cambiamento possibile. Guglielmo era un uomo che guardava sempre in avanti, alle possibilità che il futuro avrebbe potuto dischiudere. Per questo crediamo che sia il modo migliore per ricordarlo.”
Si comincerà con una tavola rotonda con Giuseppe Veltri, Giuseppe Di Caterino e Leonardo Becchetti, autori di “Fuori dalla bolla” e de “Le città del ben-vivere”, due pubblicazioni in cui forte è la traccia delle riflessioni che Guglielmo ha condensato ne “La politica generativa”, il testamento politico e morale che l’uomo politico molfettese ha pubblicato pochi mesi prima di lasciarci.
A seguire Giulio Calvani illustrerà la proposta di legge sulle “pari opportunità generazionali”, su cui Guglielmo stava lavorando da molto tempo e che, per l’aggravarsi delle sue condizioni di salute, non venne più depositata in Consiglio: “si tratta di una proposta di legge molto innovativa. Non potevamo lasciarla in un cassetto. La mettiamo a disposizione di tutti, dei consiglieri e del governo regionale, dei parlamentari, delle associazioni e delle reti civiche, magari per trasformarla in una legge di iniziativa popolare.”
La serata si concluderà con “Rita” uno spettacolo teatrale presentato da Kuziba teatro, scritto e interpretato dall’attrice Raffaella Giancipoli, in cui si affronta il tema di genere e della violenza in ambito domestico.
“Sarà una giornata speciale. In questi mesi – concludono dalla Fondazione - in tanti si sono interrogati su quello che avrebbe detto e fatto Guglielmo in Regione, a Molfetta, rispetto alle vicende politiche nazionali e a quello che sta accadendo nel mondo. Nessuno può rispondere a questa domanda. Quel che sappiamo è che in quest’anno abbiamo visto crescere tanti germogli che sono il frutto anche della sua semina, tante esperienze che non hanno mai mancato di ricordarlo e di ringraziarlo. Ed è questa, per noi e per tutti coloro che gli hanno voluto bene, la cosa più bella ed importante”.