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Ho perso le parole, il libro di Felice di Lernia presentato a Bari Il volume delle edizioni "la meridiana", di Molfetta ha come tema centrale: potere e dominio nelle pratiche di cura
01 aprile 2008

BARI - Potere e dominio nelle pratiche di cura. Questo il tema al centro del volume "Ho perso le parole" scritto da Felice Di Lernia e pubblicato dalle edizioni "la meridiana" nella collana premesse e presentato ieri a Bari nell'aula Vincenzo Starace della Facoltà di Scienze politiche. All'incontro, moderato da Elvira Zaccagnino, presidente della casa editrice, sono intervenuti, oltre all'autore Felice di Lernia, Daniele Petrosino, docente di Sociologia a Scienze politiche, Maria Angela De Rienzo, assistente sociale del Comune di Bari, e Carla Vulcano, psicoterapeuta e segretario dell'Ordine degli psicologi. Il tema del potere è parte integrante della formazione accademica e della organizzazione corporativa di medici, psicologi, pedagogisti, educatori, insegnanti e assistenti sociali. L'uso che se ne fa è il tema centrale che queste pagine, con inconsueto coraggio e acuta profondità di analisi, affrontano. Felice Di Lernia, antropologo, da oltre vent'anni si occupa di pratiche di cura in ambito medico, socio-sanitario, psico-pedagogico e scolastico. Formatore senior, supervisore e consulente, coordina il Centro Studi Télos della Comunità Oasi 2 di Trani che ha fondato nel 1986 e della quale è direttore scientifico. Il titolo del libro cita una canzone del rocker Ligabue, perché, osserva di Lernia, sono le parole che costruiscono le occasioni, che creano il senso, che istruiscono le pratiche. «La parola, ogni parola, ha una sua volontà e per questo la parola è un soggetto. Questo lavoro, in fondo, è dedicato a ciò che alla fine resta: le parole. Le parole per curare e le parole per curarsi». La scelta di prestare attenzione alle pratiche di cura, spiega Di Lernia, non è casuale. «Occuparsi delle “teorie” di cura significherebbe, infatti, occuparsi del “come le relazioni di cura dovrebbero essere”. Le pratiche, invece, si danno nel concreto agire delle relazioni, nel “come realmente sono”. Non mi interessa, cioè, sviluppare qui una “grammatica” delle relazioni di cura, quanto seguirne i diversi sviluppi “linguistici”: opto per un approccio descrittivo, piuttosto che prescrittivo. Perché a discutere di teorie si rischia sempre di perdersi nella ricerca di una coerenza teoretica fine a se stessa. Lo studio delle pratiche, invece, lungi dal configurarsi come accanimento fenomenologico, consente di agganciare la riflessione complessiva ad un livello di analisi che è fondamentale nel ragionamento sulla cura delle persone». Il libro sarà presentato dall'autore in una serie di altri appuntamenti promossi dalla casa editrice e dall'Ordine pugliese degli assistenti sociali. A Foggia l'incontro è per mercoledì 2 aprile alle 17 nella sala convegni dell'Ordine dei medici e degli odontoiatri della provincia di Foggia, che ha dato il proprio patrocinio all'evento. Interverranno Salvatore Onorati, presidente dell'Ordine dei medici di Foggia; Vincenzo Orsi, psicologo-psicoterapeuta del dipartimento di salute mentale della Asl di Foggia; Rita Lemme, assistente sociale e consigliere dell'Ordine regionale. Introduce e modera il presidente dell'Ordine regionale degli assistenti sociali, Giuseppe De Robertis. Il 7 aprile a Taranto, alle 17, la presentazione è in programma nel Salone degli stemmi della Provincia. All'incontro, introdotto e moderato da Elvira Zaccagnino, presidente della casa editrice, parteciperanno Stefano Fabbiano, vicepresidente e assessore alle politiche sociali dell'amministrazione provinciale; Antonio Romanello, didatta del Centro studi terapia familiare e relazionale di Roma; Adriana Mazzarisi, vicepresidente dell'Ordine regionale degli assistenti sociali; Alessandro Faino, docente di Igiene alla Lumsa di Taranto. Il 9 aprile, sempre alle 17, la presentazione si terrà nella sala conferenze dell'amministrazione provinciale di Lecce. Interverranno Roberto Cataldini, psichiatra dell'unità operativa doppia diagnosi di Gallipoli; Serenella Pascali, pedagogista e giornalista dell'agenzia di stampa Redattore sociale e l'assistente sociale Adriana Mazzarisi. Introduce e modera Pietro Sgobba, che fa parte della commissione formazione dell'Ordine degli assistenti sociali.
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