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Ignazio: essere precario è il mio destino?
15 settembre 2008

Mi presento, il mio nome è Ignazio, è sono un ragazzo 23enne di Molfetta. Mi hanno chiesto di parlare delle mie esperienze lavorative: iniziamo dicendo che tutte sono state precarie e attualmente la mia personale situazione non è mutata: sono ancora un precario. La mia prima esperienza lavorativa mi è capitata 4 anni fa: cameriere in un locale solo il sabato sera a 35 euro. Esperienza bella perché nuova per me, ma poco appagante (in tutti i sensi). Il primo “lavoro” è stato quello di operatore telefonico in un call-center. Dopo un periodo di adattamento ho trovato interessante questo strano mondo. Devo essere sincero, ho avuto piccole soddisfazioni da questa esperienza ed è stata una soddisfazione per me sapere che delle persone, che non avevi mai incontrato prima, fossero felici dei tuoi risultati. La mia condizione di precario è diventata più accentuata dopo il mio personale fallimento negli studi universitari: dal 2006 ho dovuto cercare per forza di cose un lavoro alquanto stabile, ma è stato impossibile trovarlo. Nel dicembre di quello stesso anno ho partecipato ad un colloquio presso una società dove proponevano di fare un corso di formazione per un lavoro che mi avrebbe assicurato un valanga di soldi e ottimi risultati. Bene, ho assaporato subito la prima “fregatura” del mondo del lavoro, un'esperienza che mi è costata fatica in tutto, la mia vita era in funzione del lavoro, non avevo momenti per staccare, lavoravo senza avere nessun rimborso. In un primo momento ho avuto fortuna nel vendere un macchinario “incredibile che poteva lavarti casa da cima a fondo”, con un prezzo esorbitante, poi ho subito capito, e questa è stata la mia fortuna, che non era proprio un… lavoro. Dopo questa non bellissima esperienza sono tornato nel call-center dove avevo lavorato in precedenza, per poi partecipare, a luglio 2007, al concorso per il servizio civile. Per fortuna ho passato le selezioni e tutt'ora presto il mio servizio presso la “Casa d'accoglienza don Tonino Bello” in Molfetta. Il contratto ha una durata di solo un anno, la scadenza è fissata per il 30 settembre, poi… chissà, l'unica certezza è che resterò precario, purtroppo è la mia unica certezza.
Autore: Ignazio
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