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I pescatori molfettesi pescano pericoloso ordigno bellico
01 febbraio 2002

MOLFETTA – 1.2.2002 Torna l’incubo bombe per i pescatori molfettesi. Il peschereccio “Stella dei Mari” ieri ha pescato una bomba di aereo di 500 chili di tritolo, a otto miglia dalla costa al largo di Vieste. I marittimi stavano effettuando una normale battuta di pesca, quando, nel tirare su le reti, intorno alla mezzanotte, si sono resi conto di aver pescato un pesce più grosso degli altri. Poi hanno capito che si trattava di un ordigno della seconda guerra mondiale e hanno lanciato l’allarme alla Capitaneria di porto di Molfetta. Grazie all’esperienza e alle nozioni acquisite negli ultimi corsi di aggiornamento dell’Assopesca, gli uomini dell’equipaggio hanno saputo destreggiarsi con molta professionalità collocando l’ordigno in coperta e manovrando con molta attenzione fino a quando sono arrivati al porto di Molfetta. Qui hanno trovato già gli artificieri dello Sdai di Taranto che hanno provveduto a prendere in consegna il pericoloso “pesce” metallico per farlo esplodere a circa due miglia dalla costa molfettese. Un’avventura finita bene, ma che poteva avere tragiche conseguenze. Il ricordo del “Francesco Padre” e dei suoi irrisolti misteri è ancora troppo vivo nella marineria locale, per non creare preoccupazione negli equipaggi. Michele de Sanctis jr.
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