I percorsi del tempo: viaggio nella devozione popolare di Molfetta
Quaresima e settimana santa colti dallo sguardo di Mauro Germinario
Da sinistra: Felice de Sanctis, Mauro Germinario, Mariangela Azzollini, sen. Antonio Azzollini, Francesco Tedesco, Franco Stanzione
MOLFETTA – Un “percorso di sentimenti”: è, forse, questa la definizione (data dal nostro direttore de Sanctis) che meglio descrive la mostra fotografica “I percorsi del tempo”, allestita sino al prossimo 24 aprile nella sede della Cattolica Popolare di Molfetta, in piazza Garibaldi 10. L’esposizione racconta attraverso 80 pannelli fotografici in bianco e nero 5 momenti (compreso il “Settenario all' Addolorata”) ben definiti, che si svolgono nell'arco di quaranta giorni e che vivono il loro apice nel corso della Settimana Santa, a Molfetta.
L’itinerario proposto è scandito dalle foto di Mauro Germinario, fotografo di “Quindici”, immagini che evidenziano le "uscite" delle processioni - La Croce, l'Addolorata, I Misteri, La Pietà – le teorie di confratelli e di fedeli, dettagli dei simulacri.
La mostra è stata inaugurata lo scorso 30 marzo, al suono del “Lamento di Maria” (conosciuto tradizionalmente come “Ti-Tè”), in una serata che ha visto gli interventi della presidente della Cooperativa Cattolica Popolare Mariangela Azzollini, del sen. Antonio Azzollini, del nostro direttore Felice de Sanctis, dello studioso (già Priore dell’Arciconfraternita della Morte) Franco Stanzione del broker assicurativo Francesco Tedesco e dello stesso autore Mauro Germinario, il quale si è detto particolarmente soddisfatto dell’allestimento che «ha dato vita alla mostra e linearità ai contenuti».
Il direttore de Sanctis ha elogiato la scelta del B/N, giudicandola efficace, capace di mirare all’essenziale, all’anima, all’estetica dei sentimenti. Ogni immagine aiuta ad entrare nella dimensione del sacro che diventa un racconto sempre nuovo, sempre diverso nel tempo che scorre e che non è mai uguale a se stesso nonostante l’antichità e la solo apparente ripetitività dei gesti.
Il dottor Stanzione ha sottolineato come le foto abbiano colto un momento particolarissimo. Sono state scattate nel 2016 quando l’uscita della processione delle Pietà non si tenne, come ormai consueto, nella tarda mattinata del Sabato Santo, bensì allo scoccare della mezzanotte tra il venerdì e il sabato. Cosa che non accadeva da 60 anni, ossia dal 1956. Interessante, poi, la ricostruzione degli eventi che hanno riportato la processione dei Misteri all’uscita notturna, narrata dallo stesso dottor Stanzione (tra i fautori di tale iniziativa).
«La foto, più che un’arte, è un’opera solare, è una collaborazione con il sole» ha affermato Francesco Tedesco, soffermandosi sul sapiente uso della luce che rende quasi magica l’atmosfera evocata dai pannelli.
Articolato l’intervento del Senatore Azzollini, il quale ha evidenziato come la mostra proponga raffigurazioni di un popolo, di una storia e come, per questo, meriti di far parte del patrimonio storico-artistico della città. Indubbiamente condivisibile l’esortazione alle istituzioni perché si facciano carico della conservazione di tale genere di testimonianze.
L’iniziativa è stata fortemente voluta dalla Cooperativa Cattolica Popolare, non a caso la dottoressa Azzolini ha auspicato la realizzazione di analoghe manifestazioni che potrebbero trovare adeguata ubicazione in una sede tanto prestigiosa e accogliente.
La mostra potrà essere ammirata sino al 24 aprile, dal lunedì alla domenica dalle ore 18 alle ore 21 mentre il sabato e la domenica sarà fruibile anche dalle ore 10 alle ore 12.
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Autore: Isabella de Pinto
