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I giovani del Pd: il centrodestra e gli appetiti voraci di potere e visibilità
26 maggio 2008

MOLFETTA - I giovani del Partito Democratico propongono una loro riflessione sul voto amministrativo e l'elezione del sindaco di centrodestra Antonio Azzollini. «E' passato ormai quasi un mese da quando i cittadini di Molfetta hanno rieletto Antonio Azzollini alla guida di Molfetta – dicono i giovani del Pd -. In queste settimane, la città ha assistito attonita e distratta allo spettacolo assai poco edificante offerto dalla coalizione che ha vinto le elezioni. I principali esponenti della coalizione che ha prevalso nella recente competizione elettorale, uniti solo dall'adorazione della figura carismatica del sindaco-senatore e da appetiti voraci di potere e visibilità, hanno cominciato a contendersi ogni poltrona disponibile nell'assetto di governo e sotto-governo della città. Senza nessuna attenzione alle competenze e alle capacità dei singoli, i consiglieri più suffragati si sono contesi assessorati e presidenze di municipalizzate. Dopo un bel po' di attesa, finalmente, sono stati resi noti quasi tutti i nomi dei componenti della giunta senza però precisare le deleghe affidate a ciascuno. Due requisiti sono apparsi indispensabili per entrare in giunta: la fedeltà incondizionata al sindaco-capo e la capacità di raccogliere consenso. In una città che vanta competenze e capacità invidiabili in molti settori amministrativi sono diventati assessori i componenti di una casta chiusa che si distingue unicamente per la assoluta mediocrità delle competenze e dei curricula. Non vi è stata, inoltre, alcuna riduzione del numero di assessori. Lo spazio per le presenze femminili si profila ridottissimo o addirittura inesistente (ci auguriamo che il decimo assessore, il cui nome deve essere ancora reso noto, sia una donna). Per amministrare un capoluogo regione come Trento bastano otto assessori, a Molfetta pare indispensabile averne dieci (il massimo numero consentito dalla legge) perché occorre soddisfare più persone possibile. I posti sono comunque limitati e allora, in barba alla ostentata compattezza della coalizione di centro-destra, si è aperta in queste ultime settimane una guerra senza esclusione di colpi tra i soliti noti della politica molfettese per accaparrarsi i ruoli chiave e i posti meglio pagati. Almeno ora, con la nomina della giunta, pare si sia giunti almeno ad un armistizio. La giunta comunale che il sindaco si appresta a nominare amministrerà tutti i molfettesi ed è per questo facciamo ai neo assessori i più sinceri auguri di buon lavoro sperando che, pur nel rispetto dei ruoli di maggioranza e opposizione, si sviluppi in consiglio comunale un efficace confronto tra la giunta e la rappresentanza consigliare di opposizione. Il solco tra i cittadini e la politica sta costantemente aumentando, per questo ci saremmo augurati che il sindaco avesse fatto scelte che andassero nella direzione della seria riduzione dei costi della politica e del coinvolgimento nell'amministrazione della cosa pubblica di personalità politiche e tecniche di indiscussa moralità e competenza. Ci pare, purtroppo per Molfetta, che sia andata diversamente».
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