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I Giovani Comunisti si schierano contro la nuova legge sulla droga
11 febbraio 2006

MOLFETTA - 11.2.2006 In attesa di definire la posizione di Rifondazione Comunista in merito alla questione legata al riconoscimento delle elezioni primarie svoltesi oltre due mesi fa e vinte, come noto, da Lillino Di Gioia (a questo proposito si è appreso che solo ieri la segreteria provinciale ha formalizzato il commissariamento della sezione locale e nei prossimi giorni è fissata la prima assemblea degli iscritti con la commissaria designata, Anna de Marco di Terlizzi), i Giovani Comunisti, movimento giovanile del partito, hanno diffuso un documento con cui criticano pesantemente la legge sulla droga recentemente approvata dal centrodestra in Parlamento che di fatto equipara le droghe "leggere" a tutti gli altri stupefacenti, inasprendo pesantemente le pene per gli spacciatori ed introducendo sanzioni amministrative anche per i semplici consumatori. Sul tema, al fine di sensibilizzare i cittadini sulla necessità di intraprendere iniziative volte ad abrogare la cosiddetta "legge Giovanardi", questa sera i Giovani Comunisti hanno organizzato un presidio (a partire dalle ore 19, presso il Corso Umberto - altezza Galleria Patrioti Molfettesi) con distribuzione di materiale informativo. Riportiamo di seguito il testo integrale della nota diffusa da giovani militanti di Rifondazione Comunista: "Il 7 febbraio alla Camera passa la fiducia al decreto legge sulle olimpiadi contenente la “legge Giovanardi” (ex legge Fini) sulle droghe tra le proteste del centro-sinistra e del mondo antiproibizionista radunatosi in sit-in davanti al Parlamento. Noi Giovani comuniste/i abbiamo deciso di portare anche a Molfetta un momento di informazione e dibattito attraverso un presidio oggi, 11 febbraio dalle ore 19 alle ore 21 sul Corso Umberto altezza galleria Patrioti Molfettesi. Rifiutiamo i propositi ideologici di questa legge: • si vuole far passare un'immagine del fumatore di hashish e marijuana e del consumatore di droghe pesanti (di fatto questa legge equipara la cannabis alla cocaina e all'eroina) assimilabile a quella del criminale o del malato da recuperare attraverso trattamenti terapeutici in comunità (pubbliche o private); • si vuole condannare e limitare la libera scelta e il diritto all'autodeterminazione, nel rispetto della libertà altrui, sancite dagli articoli 13 e 32 della Costituzione (la libertà personale è inviolabile; nessuno può essere obbligato a un trattamento sanitario, se non per disposizione di legge); • si vuole trattare la questione delle droghe come mero problema di ordine pubblico o da risolvere a colpi di diritto penale, frenando la politica della riduzione del danno avviata da qualche anno nei SERT. Denunciamo la gravità delle conseguenze sociali: da un giorno all'altro tutti i consumatori di cannabis saranno considerati alla stregua di spacciatori, rischiando pene minime da 1 a 6 anni nel caso vengano colti in flagrante con un quantitativo di hashish superiore a quello che dovrà essere fissato dal Ministero della Sanità (quantitativo che si preannuncia assolutamente minimo); teniamo presente anche la situazione socio-sanitaria delle carceri italiane già affollate per il 40% da colpevoli di reati connessi alle droghe, in cui l'utilizzo di sostanze legali (psicofarmaci) e illegali è molto diffuso, generando rischi di diffusione di malattie infettive. Diffondiamo queste notizie anche tramite comunicato stampa perché urtati e stupiti dalla superficialità ed irresponsabilità di chi ha voluto e approvato questa legge, non siamo disposti a riconoscere allo stato la possibilità di sancire la liceità delle nostre scelte, nè tanto meno di farlo attraverso la repressione e la carcerazione di massa. Ci appelliamo alla sensibilità di tutti i consumatori di cannabis e di altre droghe e anche ai genitori di quelli che sono ancora minorenni perché la tematica relativa all'uso di stupefacenti pone questioni di carattere ideologico, morale, giuridico, medico, psicologico e sociale molto delicate. Invitiamo tutte/i a prendere parte al presidio di stasera, a seguire gli appuntamenti informativi tra cui l'assemblea pubblica della rete “ConFinizero” di lunedì 13 a Bari presso la sala Fortino ore 18.30...in vista della manifestazione nazionale antiproibizionista contro la legge Fini a Roma dell'11 marzo". Giulio Calvani
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quanta ignoranza!!! si parla di droga senza sapere niente. Io fumo ogni tanto, non imporro mai a nessuno di farlo e penso che ognuno può sceglire se fumare o no! farsi uno spinello è come bere qualche bicchiere di troppo.... se mi dovessi ubriacare o lo faccio a casa o se capita quando sono in giro non prendo la macchina o faccio guidare chi è più presente! in fin dei conti quando si parla di spinello non si deve assolutamente mettere in relazione questo a droghe come l'eroina, le pasticche o il crack semplicemente perchè nascono da processi di sintesi di sostanze che si ritrovano in natura mentre la foglia di marjuana è frutto della terra. Inoltre la pericolosità per la salute delle droghe pesanti è di tutt'altra portata rispetto a quella di uno spinello. Certo la marjana non fa bene ma neanche le sigarette, neanche il whisky, neanche mc donald e neanche la nutella se si esagera e si perde il senso della misura. Spiegatemi che reato c'è nello sbiciolare una foglia secca e nel fumarsela. Perchè alla fine è questo.... Poi la coscienza di ogni individuo è quella che deve vigilare sui comportamenti potenzialmente pericolosi che non nascono da una canna ma solo dall'educazione alla socialità che ha ognuno di noi! Con questa legge io, che sono un ragazzo normalissimo, lavoro come impiegato, ho una cultura universitaria, faccio arte, sarò considerato un criminale, potrò andare in carcere e la mia vita a quel punto sarà completamente distrutta come quella di moltissimi ragazzi che studiano, lavorano e pensano a costruirsi un futuro in maniera onesta.




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