I Folkabbestia, cantori della vita della gente semplice
Abbiamo tanto sentito parlare in questo periodo dei Folkabbestia, pronti in qualsiasi circostanza a confondere il tuono col tamburo e il tamburo con il battito del cuore, più raggianti e allegri che mai. Siccome sono sempre in giro per il mondo ed è difficilissimo riuscire a parlare con uno di loro, abbiamo approfittato di un "mini concerto", tenutosi all' "Auld Dublin" mercoledì 12 Aprile, dei "Mouve Clouts" per scambiare quattro chiacchiere con uno dei musicisti, Giuseppe Porsia (flauti), che suona anche con altre band ed ecco cosa abbiamo scoperto…
Allora, Giuseppe, come sono nati i "Folkabbestia" e come si sono "evoluti"?
“Il gruppo è nato essenzialmente come una band che suonava cover di musica irlandese, certo interpretata sempre in chiave folk-rock che è il genere che più ci piace. Col tempo, però, si è sentita l'esigenza di lavorare su brani più personali, iniziare a scrivere testi originali e collaborare con autori esterni e così è nato quello che è l'attuale "progetto Folkabbestia" e che, ovviamente, è sempre in continua evoluzione”.
E ora che siete diventati famosi e vi esibite anche al nord dove sarà possibile ascoltarvi prossimamente?
“Dunque… due estati fa è uscito il nostro primo disco intitolato "Breve saggio filosofico sul senso della vita". Penso che verso settembre sarà possibile acquistare il nostro secondo disco al quale stiamo lavorando già da un annetto, abbiamo pronti i pezzi che potrete sentire se verrete ad ascoltare i nostri prossimi concerti che però, per vostra sfortuna, si terranno tutti fuori dalla Puglia. A maggio abbiamo in programma un concerto a Milano e uno a Verona, per iniziare successivamente con la tournée estiva in giro per l'Italia”.
Del nuovo disco cosa puoi raccontarci?
“Vi posso dire che è un disco bellissimo di cui siamo molto orgogliosi. Testi e musiche sono il frutto di una lunga gestazione che al momento però ci rende realmente soddisfatti. Rispetto al primo disco cambierà un pochettino il soul perché il suono della tromba scompare lasciando il posto a vari tipi di flauti. I temi trattati sono quelli più comuni come l'amore, l'amicizia, i problemi con i quali dobbiamo scontrarci ogni giorno, i piccoli e grandi piaceri e dolori della vita quotidiana. Ecco, i "Folkabbestia" cantano la vita, la vita della gente semplice”.
Vi abbiamo sentito suonare il 31 dicembre in piazza, ma sappiamo che solitamente vi esibite anche nei pub. Quale dei due posti preferite?
“D'estate è logicamente più facile sentirci suonare in piazza poiché solitamente prendiamo parte a varie iniziative che si organizzano durante i mesi estivi. Poi spesso ci esibiamo anche nei pub quando vogliamo rivolgerci ad un pubblico più ristretto composto da amici e da fan affezionati che ci seguono ovunque. Nelle piazze invece c'è gente di qualsiasi età che ci ascolta, dal bambino di due anni all'adulto sui cinquantacinque anni: il pubblico è più vario e, a volte, meno attento. Ma l'importante per noi è fare musica, coinvolgere le persone, entusiasmarle, lanciare loro un messaggio, fare in modo che si divertano e si ricordino di noi, il luogo poi passa in secondo piano”.
I Folkabbestia e Internet, avete un sito ufficiale, come mai questa scelta?
“E' una cosa piuttosto scontata, volevamo farci conoscere da più gente possibile, volevamo tenere aggiornati i nostri fan, desideravamo permettere ad alcuni "marinai virtuali" di ascoltare la nostra musica mediante l'uso di MP3 sperando di affascinare e colpire anche loro e di poterli ritrovare ai nostri concerti. Sempre a questo proposito dire che…mmmhhhh…veramente non so se posso svelare questo segreto ma…va bè…ora vi racconto: di recente abbiamo firmato anche un contratto con un produttore che conoscevamo e frequentavamo da un bel po' di tempo e lui desidera diffondere il più possibile attraverso internet il nostro nuovo disco”.
In una vostra canzone cantate "Bretagna, questa banda ti saluta"! I viaggi che importanza hanno per il vostro gruppo?
“L'esperienza della Bretagna è stata favolosa e indimenticabile. Ci siamo recati lì per partecipare al "festival Interceltico di Lorient" due anni fa, e quell'atmosfera, quell'avventura ci ha profondamente e positivamente segnato, a tal punto che abbiamo deciso di scrivere la canzone "Memorie di Breizh" nella quale parliamo di quei giorni trascorsi in quella stupenda terra. Al momento il nostro bassista e il nostra fisarmonicista si trovano a Berlino e sicuramente questo nuovo viaggio verrà tradotto in testi e musica. Chi comprerà il nostro nuovo disco se ne accorgerà!”
Gisella Defilippis
I Folkabbestia & la musica
Riscoprono la canzone italiana ampliandola a nuove sonorità: tragicomiche storie d'amore e disavventure nonsense convivono con melodie del Sud Italia, echi dei vicini Balcani. Rivisitazioni di antichi canti di marinai e suggestioni letterarie.
Nei loro concerti emergono le radici meridionali e il calore della gente del Sud, e il pubblico è invitato a danzare sino ad immergersi in un'atmosfera di travolgente partecipazione (informazioni tratte dal sito ufficiale dei Folkabbestia).
La band: Lorenzo Mandarini (voce e chitarra); Michele Sansone (fisarmonica); Giuseppe Porsia (flauti e chitarre); Francesco Fiore (basso elettrico); Nicola de Liso (batteria); Fabio Losito (violino); Pasquale Gennaccari (tecnico del suono).