HOCKEY - Caccia all'uomo a Trissino. Molfetta cede sotto le minacce ambientali
MOLFETTA – 1.3.2005
Trasferta difficile per i pugliesi in quel di Trissino dove i pattinatori di Chiarello impongono il gioco duro all'hockey.
La partita si apre con il Molfetta in salita subito trafitto da Pasquale Manuel. Sull'entusiasmo del primo gol i Vicentini raddoppiano con Rodero Luis e dominano fino alla terza realizzazione di Pasquale Manuel. A questo punto il Promove Molfetta reagisce e, nonostante le intimidazioni degli uomini di Chiarello, raddrizza il risultato con tre reti consecutive di Mirko Azzollini, Onofrio Spadavecchia e Gigi Lezoche. Il primo tempo termina col predominio degli uomini del presidente Fiorentini.
Ad inizio ripresa si scatena l'aggressione fisica sugli Adriatici. Il Trissino realizza la quarta rete con Bertinato e i due "mastini" Vicentini (Marrone e Ceretta) cominciano la loro opera demolitiva inviando Gigi Lezoche in ospedale procurandogli una ferita L.C. al labbro inferiore suturata con cinque punti ed aggredendo ripetutamente Azzollini e Spadavecchia.
L'unica persona disponibile, essendosi defilato il medico, e non essendoci mezzi di soccorso per raggiungere il P.S. dell'ospedale di Arzignano, si mostrava il papà degli atleti Frizzo un Signore con la S maiuscola che permetteva a Lezoche di raggiungere l'ospedale col proprio autoveicolo.
La partita si trascina in un clima arroventato e si mantiene in equilibrio (6-5) con ben tre occasioni da rete sprecate dal Molfetta che subisce le ultime due reti in contropiede negli ultimi due minuti di gara.
Dispiace che all'hockey si sia sostituito l'agonismo fine a se stesso e destinato a fare male agli atleti. Il campionato si riapre (non sappiamo quanto per il Trissino) ma ora ci sono due partite casalinghe per i ragazzi di Vito Bavaro (Sarzana-Castiglione), per curarsi le ferite ricevute, prima dello scontro decisivo di Modena.