Recupero Password
Guardie volontarie Wwf e Guardia di Finanza insieme contro i pozzi abusivi a Molfetta
16 luglio 2009

MOLFETTA - I militari della Tenenza della Guardia di Finanza, nella giornata di ieri, su segnalazione delle guardie volontarie del WWF impegnate nel controllo del territorio, hanno rinvenuto nei pressi della statale 16 in Contrada Isola (territorio compreso tra Molfetta e Giovinazzo) alcuni operai di una ditta di Bitonto intenti ad effettuare lavori di trivellazione nel terreno di una villa privata, a circa quaranta metri dalla battigia. L'attività era finalizzata a creare dei pozzi per il prelievo di acqua salmastra per uso non potabile. Denunciati il proprietario della villa e l'impresa impegnata nei lavori; ad entrambi sono state comminate sanzioni amministrative per diverse migliaia di euro mentre nei prossimi giorni sarà emessa un'ordinanza da parte del Sindaco di Molfetta per il ripristino dello stato dei luoghi. L'intervento effettuato rientra nell'attività connessa al numero verde sui reati ambientali, 800.085898, gestito dal WWF, che il prossimo venerdì, alle ore 11, sarà presentata nel corso di una conferenza stampa indetta presso la Regione Puglia. “Prosegue l'intensa collaborazione con la Guardia di Finanza a salvaguardia del territorio in tutta la regione” ha dichiarato il coordinatore regionale delle Guardie volontarie WWF Pasquale Salvemini, che ha voluto ringraziare ed elogiare le Fiamme Gialle per l'impegno profuso nella tutela ambientale. Negli ultimi giorni, infatti, sono stati diversi gli interventi che hanno visto interagire militari della Guardia di Finanza e volontari WWF, a partire dal sequestro di una discarica a Barletta operato con la locale Tenenza, seguita dal recupero e dalla successiva liberazione di un esemplare di gheppio con l'intervento della Tenenza di Trani e del recupero di due esemplari di gufo grazie alla collaborazione della Guardia di Finanza di Gioia del Colle.
Autore:
Nominativo
Email
Messaggio
Non verranno pubblicati commenti che:
  • Contengono offese di qualunque tipo
  • Sono contrari alle norme imperative dell’ordine pubblico e del buon costume
  • Contengono affermazioni non provate e/o non provabili e pertanto inattendibili
  • Contengono messaggi non pertinenti all’articolo al quale si riferiscono
  • Contengono messaggi pubblicitari
""
Per restare in argomento. Da un rapporto "Gaia Atlas of Planet Manegement" 1970. - Potremmo anche noi dire "acqua, acqua dappertutto", come Coleridge nella Ballata del vecchio marinaio. Ma è sorprendente che solo una percentuale molto piccola di quell'acqua sia direttamente utilizzabile. Soltanto una minima frazione del quantitativo totale è costituita da acqua dolce, e il 77,5 per cento di tale frazione è imprigionato in cappe di ghiaccio e ghiacciai. E solo il 3 per cento si trova nell'atmosfera, nei fiumi e nei laghi: il resto viene assorbito infatti dalle falde sotterranee. Nonostante ciò, la "idrosfera utilizzabile" contiene probabilmente più acqua di quella che ci accorrerà nel prossimo futuro. Il problema, come spesso accade quando sono in gioco le risorse naturali, è che l'acqua non è distribuita uniformemente in tutto il globo. Molte persone passano il tempo a difendersi dalle alluvioni, mentre altre lottano per non morire di sete. Forse il nostro tenore di vita dipende, più di quanto tendiamo ad ammettere, dalla disponibilità di acqua dolce. Se per qualsiasi motivo i nostri rubinetti smettessero di darci acqua, la nostra routine quotidiana verrebbe completamente sconvolta, la salute sarebbe messa a repentaglio, le fabbriche si fermerebbero, e l'agricoltura dovrebbe affrontare gravi difficoltà. L'intera struttura della società potrebbe vacillare. In breve, anche se diamo per scontata la disponibilità di acqua dolce, lo facciamo a nostro rischio e pericolo. Benchè il sole faccia evaporare ogni anno quasi mezzo milione di chilometri cubi di acqua di mare, si può ritenere utilizzabile solo quella parte di acqua evaporata che finisce sulla terra, e arriva nei fiumi e nei laghi. Una parte che è meno di 40.000 chilometri cubi, ossia meno di un decimo del totale evaporato in origine dai mari. Si tratta, inoltre, di una cifra che rappresenta una media annuale, e che non tiene conto di oscillazioni stagionali o di altro genere. Il flusso medio di acqua utile nei continenti abitati è solo un terzo circa della cifra totale, perchè il resto dell'acqua viene portato via dalle alluvioni prima che si riesca a sfruttarlo. Perciò il flusso stabile e disponibile per l'uso è più vicino ai 14.000 chilometri cubi. E' pur sempre un eccezionale quantitativo d'acqua. Naturalmente più progrediamo, più acqua sfruttiamo: anche se il minimo assoluto che occorre a una persona per l'uso domestico è 5 litri al giorno, o meglio, più realisticamente, circa 15 litri, un cittadino dei paesi industrializzati di litri ne consuma più di cento. Se aggiungiamo il quantitativo necessario all'industria, la cifra totale può balzare a 500 litri, specie nelle città dell'emisfero Nord. Se perfezionassimo però la raccolta delle acque, l'imagazzinamento, il rifornimento, l'uso e le tecniche di riciclaggio, dovremmo riuscire ad ampliare le nostre risorse globali per un periodo praticamente illimitato. Ma bisognerebbe cominciare al più presto." 1970 - 2009: forse non abbiamo ancora cominciato.
Quindici OnLine - Tutti i diritti riservati. Copyright © 1997 - 2025
Editore Associazione Culturale "Via Piazza" - Viale Pio XI, 11/A5 - 70056 Molfetta (BA) - P.IVA 04710470727 - ISSN 2612-758X
powered by PC Planet