Gossip dietro il molo
Corsivi
Nell'ultima seduta del 2002 il Consiglio comunale ha approvato la delega amministrativa concessa dalla Regione per l'utilizzo dei 54, 6 milioni di euro per interventi in opere nel Porto, il nuovo molo mercantile dietro la Basilica della Madonna dei Martiri. Questo passaggio consentirà al Comune di ottenere una prima tranche di 2, 5 milioni di euro previsti dalla legge statale 428 del 2000 che stanzia 1,5 milioni di euro l'anno per il triennio 2000-02. La delega quinquennale consentirà al Comune di provvedere alla progettazione ed esecuzione delle opere che riguardano:completamento della diga foranea con un nuovo molo di protezione da Nord, il collegamento a terra dell'attuale diga che sarebbe trasformato in molo mercantile, il raccordo con le arterie stradali e il dragaggio dei fondali.
Per ora i finanziamenti sul Porto hanno solo smosso il gossip della politica. Infatti, l'ultimo bollettino sul fronte delle turbolenze interne alla maggioranza di governo, segnala un inizio di disgelo tra i partiti maggiori Forza Italia e Alleanza Nazionale, dopo il gelo su fronte dell'ospedale. A scaldare i “cuori” l'eccezionale opportunità storica di spendere ben 54, 5 milioni di euro, previsti da due provvedimenti legislativi che hanno visto il sen. Antonio Azzollini protagonista assoluto.
Insomma, un ricoppattamento sull'onda del profumo del bussines cui molti guardano per appagare la propria voglia di visibilità e potere. E che potere!Secondo i voleri del Sindaco, che ha lo sguardo verso il cielo per non vedere ciò che qualcuno fa al piano terra, la gestione di questi finanziamenti sarà affidata aduna società a con un solo azionista: il Comune, anzi il Sindaco in persona che secondo la bozza di statuto approntata dallo stesso Primo cittadino nella fase di progettazione e realizzazione delle opere, avrà l'esclusivo potere di nomina degli amministratori, C. d. A. e Collegio Revisori dei Conti per un totale di sei poltrone succulenti.
Su questa società si sta giocando una partita a tre:il Senatore che dopo aver fatto arrivare i soldi ha tutte le pretese possibili, il Sindaco che come spirito egemone non scherza, e Alleanza Nazionale cui qualcosa si dovrà pur dare. La società non si è ancora costituita, se mai si costituirà nella forma ipotizzate dal Sindaco, che già impazza il totonomine. Il Sindaco, forse per evitare che le voci moltiplicasse i candidati, ha diramano una nota in cui specifica che il C. d. A. avrà una valenza istituzionale:Comune, Regione e Stato.
Questa troika potrebbe però non far quadrare il cerchio, perché gli altri patners della coalizione rimarrebbero fuori. La mina vagante sarebbe il neonato UdC che potenzialmente potrebbe contare su “Quattro moschettieri”: Amato, Cimillo, De Robertis e Minuto, un numero importante per delle richieste importanti. Quindi non ci sarà da meravigliarsi se, come si è fatto per la Multiservizi, venisse fuori la proposta di un all'allargamento a cinque del C. d. A.
Coinvolgimento più ampio possibile su questa storica scelta, oppure assalto alla diligenza? Inoltre, mentre per le nomine all'Asm e Multiservizi, all'opposizione fu negata la designazione di un revisore dei conti, questa volta pare che ci possa essere un atto magnanimo.
Non sappiamo se si tratta di una ritrovata sensibilità democratica del sindaco, oppure di una manovra per lanciare un ponte verso qualcuno della minoranza, com'è successo col consigliere di Cimillo dato dappertutto tranne che nelle file della minoranza.
Staremo a veder se questa trama troverà dei riscontri. Sarà difficile che questo possa avvenire in maniera trasparente in Consiglio comunale, dove i consiglieri di maggioranza sono dediti all'esercizio ludico di alzare il ditino in segno di approvazione a prescindere dai contenuti. I tavoli da gioco sono altrove.
E' il caso di dire, con una metafora, dietro il molo.
Francesco del Rosso