Gli auguri musicali di Natale dell’Alter Chorus all’Aeronautica
L’Alter Chorus di Molfetta, facente parte dell’APS don Tonino Bello, è ormai di casa anche presso l’aeroporto militare di Gioia del Colle, sede del 36° Stormo Caccia dell’Aeronautica Militare, reparto di rilevante importanza nell’ambito delle attività di sorveglianza e difesa dei cieli nazionali e quelli dei paesi NATO. Nella serata del 21 dicembre scorso si è rinnovata infatti la tradizione, interrottasi solo lo scorso anno per ovvii motivi, degli auguri natalizi in musica al personale della base militare insieme alla Fanfara del Comando Scuole 3.a Regione Aerea dell’A.M. di Bari e al soprano Marilena Gaudio, altra eccellenza musicale della nostra città, che, unitamente al coro lirico molfettese, hanno dato vita ad una collaborazione artistica di altissimo spessore che dura ormai da molti anni. Come da prassi, a dare il via a questa serata la Marcia d’Ordinanza dell’Aeronautica composta dal Cap. Di Miniello, suonata in piedi dalla Fanfara previo cenno di attacco da parte del suo direttore, Il M° P.M. Lgt. Nicola Cotugno, subito dopo messosi sull’attenti sul podio durante l’esecuzione. La Fanfara ha poi dato il via al programma musicale con il Bacchanale dal terzo atto di Samson et Dalila di Camille Saint-Saëns, la sensuale e selvaggia danza che Dalila balla per umiliare Sansone, un brano ricchissimo di suggestioni esotiche, rese in maniera grandiosa da questa orchestra di fiati, con un suono, plasmato dalla esperta direzione di Cotugno, ricco di sfumature e autenticamente sinfonico, che quasi non faceva accorgere dell’assenza degli archi. A seguire Marilena Gaudio che con il suo mestiere e la sua sensibilità non ha mancato nemmeno questa volta di rendere impeccabile l’esecuzione di un brano di virtuosismo e ricerca psicologica come il finale primo de La Traviata di Giuseppe Verdi, E’ strano… Sempre libera…, con la partecipazione dal corista Dino de Bari che ha dato fiato in maniera precisa a quella voce di Alfredo che si staglia nell’immaginazione della protagonista Violetta. È poi il turno dell’Alter Chorus, preparato efficacemente dal prof. Antonio Allegretta, che ha sfoderato, come di consueto, una vigorosa e solenne interpretazione del coro Gloria all’Egitto dalla scena del gran finale secondo dell’Aida di Verdi, che ben si fondeva col suono altrettanto bronzeo e stentoreo della Fanfara, venuto fuori in modo particolare durante la iconica marcia trionfale che si incunea tra i due interventi del coro. Primo brano ad unire tutti gli artisti della serata il brano Benedette queste carte da L’elisir d’amore di Gaetano Donizetti, la giocosa scena, accompagnata da una brillante Fanfara, nella quale Adina, interpretata da Gaudio con sfavillante vocalità, legge ai contadini, impersonati da un attento e complice Alter Chorus, la storia di Tristano che ricorre ad un filtro magico per conquistare la regina Isotta, racconto che poi ispirerà nel corso dell’opera le azioni di Nemorino, innamorato di Adina. Sempre a tenere uniti Fanfara, coro e soprano in perfetta sintonia è stata poi la evocativa esecuzione del medley Moment for Morricone, arrangiato da Johan de Meij mettendo insieme alcuni dai più memorabili temi delle soundtrack che il compianto compositore romano ha scritto per i western di Sergio Leone Il buono, il brutto e il Cattivo e C’era una volta il west. Un augurio natalizio di prammatica non poteva poi prescindere dalla proposizione di pezzi classici, come l’universale Silent Night di Franz Gruber, cantata in maniera delicata dal coro e dal soprano, e l’altrettanto quotato White Cristmas di Irving Berlin, interpretato in una suadente chiave swing dalla Fanfara con l’intervento dell’Alter Chorus. Altre celebri melodie natalizie sono invece compendiate nel vivace pot-pourri jazz A Christmas dance party, arrangiato da Michael Carros in autentico stile dixieland, eseguito in maniera frizzante dalla Fanfara a fine concerto. Il già palese plauso dei militari e delle loro famiglie presenti in sala è stato poi attestato nel suo intervento finale dal Col. Antonio Vergallo, dal luglio 2020 comandante del 36° Stormo, che non ha mancato di evidenziare l’impegno degli artisti a riunirsi nonostante le difficoltà dell’epidemia in corso e lavorare insieme per regalare emozioni a coloro i quali hanno la fortuna di ascoltarli. © Riproduzione riservata