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Gli abitanti: "Non vogliamo quell'antenna Protestano i genitori della zona 167: i nostri figli sono in pericolo
15 ottobre 2001

I nostri figli sono in pericolo aiutiamoli! Era questo l'appello fatto ai genitori degli alunni della scuola "Giuseppe Saverio Poli" della 167 per il giorno mercoledì 3/10/2001. Motivo della protesta, è l'installazione dell'antenna per la telefonia mobile, collocata sul lastrico solare dell’edificio in via Martiri di via Fani n° 5/E. Alla manifestazione si sono aggiunti gli alunni dell'ITIS e del Liceo Scientifico di Molfetta oltre che gli abitanti del quartiere, e alcuni rappresentanti del S.U.N.I.A. comunale. La domanda da parte dell'Alcatel per l'installazione dell'antenna telefonica "Wind" inizia nel 1999, ma trova un primo rifiuto da parte del consiglio comunale, vista la mancanza di un quadro legislativo chiaro in materia. Dopo un primo ricorso al TAR, l’Alcatel propone la questione al Consiglio di Stato trovando l'approvazione di quest'ultimo e obbligando quindi il comune di Molfetta a rilasciare la concessione edilizia. La leggerezza da parte dell'Alcatel è stata quella di non avvisare il quartiere, clausola prevista invece dal Codice d’Igiene e Sanità pubblica la cui violazione ha permesso al Comune di interrompere i lavori d’installazione. Altra questione nasce a riguardo degli inquilini del palazzo su cui è stata costruita l'antenna. Le loro lamentele, oltre a poggiarsi su questioni già esistenti nei confronti del costruttore, nascono dal fatto di non essere stati consultati per il via libera alla concessione né di essere stati informati della scelta presa dalla ditta. Nonostante il tentativo di questi di ostacolare i lavori, gli operai hanno utilizzato per la costruzione del ripetitore, la gru del cantiere adiacente, ed elevato un’impalcatura che dà libero accesso al tetto ma anche ai balconi del palazzo, invadendo la privacy degli inquilini.Dopo la prima denuncia del 29/08/01 la questione si è dibattuta davanti al Giudice di Pace mercoledì 3 ottobre per decidere sulla proprietà del lastrico solare di via Martiri di via Fani n°5/E. La disputa ha visto, da una parte gli avvocati dell'impresa di costruzione Pansini e Gadaleta, insistere per la semplice detenzione degli appartamenti da parte degli inquilini, mentre dall'altra gli avvocati degli inquilini insistere sul termine possesso, avvenuto al termine del pagamento degli appartamenti e alla rispettiva consegna delle chiavi.La sentenza non ha dato risposte circa la diatriba ma il giudice si è appellato al diritto di riserva. Da questo caso è nata la necessità di creare un regolamento che vada a gestire l'installazione di queste antenne, non solo ripetitori per cellulari ma anche altre antenne già sparse per la città, che aumentano il livello di elettro-smog, nocendo alla salute. La proposta per un cambiamento viene da Rifondazione Comunista che ha elaborato un regolamento che viene incontro alle esigenze dei cittadini pur non dimenticando gli interessi dei possessori delle antenne. Il progetto sarà presentato in Consiglio comunale nella prossima seduta sperando di trovare l'appoggio della maggioranza al fine di dotare anche la nostra città di norme per la salvaguardia da onde elettromagnetiche. Il nuovo piano regolatore prende coscienza del pericolo che l'esposizione a campi elettrici magnetici ed elettromagnetici può rappresentare per la salute della popolazione, sollecita l'amministrazione comunale affinché venga accertato che tutti gli impianti fissi non superino, laddove la popolazione risieda per più di quattro ore al giorno, i limiti di esposizione previsti dal Governo. Per di più vieta l'istallazione degli impianti e di antenne radio-televisive in prossimità di ospedali, scuole, asili nido, case di cura e riposo, all'interno di parchi gioco, o aree destinate ad attività sportive. Propone la concessione per lo sfruttamento di aree (non ancora individuate) del suolo comunale per dieci anni a canone zero. Silvia de Robertis
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