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Giubileo degli oppressi, critiche al sindaco per l'o.d.g. a favore della guerra
13 settembre 2002

MOLFETTA – 13.9.2002 «L'attacco alle due Torri è stato una cosa infame, ma la guerra contro 1'Iraq sarebbe immorale e illegale, perché la verità è che le armi servono a mantenere il privilegio del 20% del mondo su tutto il resto, in modo tale che questa minoranza possa continuare a consumare 1'83% delle risorse globali». Ancora una volta, padre Alex Zanotelli (nella foto), padre missionario comboniano che guida la carovana del Giubileo degli oppressi, iniziativa organizzata dai padri missionari Comboniani di Puglia e dalla Scuola di Pace "Don Tonino Bello" di Molfetta, in collaborazione con la diocesi di Molfetta, Ruvo, Giovinazzo, Terlizzi e numerose altre associazioni laiche e cattoliche - lancia la sua condanna contro la guerra all'Iraq proprio nel giorno in cui il presidente Usa ha chiesto all'Onu di sostenerlo nella campagna contro 1'Iraq. Par padre Zanotelli – che ieri ha fatto tappa a Bari e a Molfetta con la sua carovana -«la guerra non serve a battere il terrorismo. Sarebbe come pensare di sconfiggere la mafia bombardando Palermo». «Non intendiamo difendere Saddam Hussein che - ha detto - è uno dei peggiori dittatori del mondo, ma una popolazione già martoriata da una guerra, continuamente bombardata e prostrata dalle sanzioni che vengono pagate soprattutto da donne e bambini». Molfetta è luogo simbolo di questo Giubileo. E' naturalmente la memoria di don Tonino Bello, vescovo della diocesi ma soprattutto profeta di pace, a caricare questo evento di significati mai spenti, di ricordi che ogni volta tornano ad accendersi. Il leader dell'iniziativa, padre Alex Zanotelli, 63 anni, missionario comboniano instancabile, è da poco rientrato in Italia dopo più di dieci anni vissuti nella città-discarica di Korogocho, periferia di Nairobi, capitale del Kenya. «Venendo dalla miseria più squallida noto l'opulenza del nostro paese - dichiara Zanotelli - una opulenza custodita con ingenti investimenti in armi per una “guerra infinita” tesa a difendere i nostri privilegi, osservo un ritorno al militarismo, sento un crescente razzismo, spacciato per opinione, percepisco la cultura materialistica del profitto». Secondo alcune stime - riferisce - ogni giorno in Iraq 250 bambini muoiono a causa dell'embargo. «Peraltro - afferma Zanotelli - la guerra avrebbe ripercussioni ambientali paurose, basti pensare alle conseguenze per 1'utilizzo delle bombe all'uranio impoverito cui si aggiunge il pericolo reale dell'uso di armi nucleari alle quali gli Usa hanno già dichiarato che farebbero ricorso se i loro interessi vitali venissero minacciati». L'alternativa, per Zanotelli, esiste ed è rappresentata dalla via diplomatica, dal negoziato, e passa attraverso il rafforzamento dell'azione dell'Onu cui deve essere permesso di avere il ruolo che deve avere e non di essere «una marionetta nelle mani dei potenti». Per il padre missionario, questa corsa verso la guerra non è che 1'effetto della «militarizzazione dell'economia» che lui chiama «economia a mano armata»: «gli Usa hanno investito in un anno 500 miliardi di dollari in armamenti, e 1'Europa almeno 250 miliardi». Tutto questo - sottolinea - mentre aumenta il debito dei Paesi poveri nei confronti di quelli ricchi e la povertà aumenta ovunque. In due anni, da quando partì la prima carovana del giubileo degli oppressi, in occasione del Giubileo del 2000, per padre Zanotelli la situazione nel sud del mondo è molto peggiorata. Per questo, ancora una volta i comboniani si sono rimessi in strada per richiamare 1'attenzione di tutti su chi in genere sembra non avere diritto di cittadinanza da nessuna parte. Nell'incontro con gli amministratori del Comune (pochi esponenti della maggioranza erano presenti, si è notata l'assenza del presidente del consiglio comunale, Pino Amato, onnipresente alle altre manifestazioni) la carovana ha strappato l'impegno a istituire il difensore civico e le consulte cittadine, da quelle per gli immigrati a quelle per il terzo settore, lì dove non sono state attivate. Sotto accusa da parte di Losappio, consigliere regionale di Rifondazione comunista, il sindaco Tommaso Minervini per un ordine del giorno a favore della guerra in Afghanistan. Il sindaco ha rimediato un paio di brutte figure anche col vescovo, quando per replicare a Losappio egli ha sostenuto che la verità ce l'ha solo la Chiesa e mons. Martella lo ha subito corretto sostenendo che la verità è stata rivelata alla Chiesa, ma non ce l'ha. Altro scontro con Maria Maugeri consigliere comunale di Bari della “Margherita” accusata dal sindaco di credere di essere l'unica ad avere certezze. La Maugeri gli ha replicato di non conoscerlo nemmeno e di non essere la sua interlocutrice. Insomma, ancora una volta una caduta di stile del sindaco che più volte ha alzato la voce, mostrandosi infuriato. Ma la cattiva figura l'ha fatta anche la città, che egli rappresenta e che certamente non si riconosce in questi atteggiamenti che non ci fanno onore. La carovana del «Giubileo degli oppressi», partita il 5 settembre scorso da Verona, si concluderà il 15 settembre prossimo a Bologna dopo avere fatto tappa in diverse città italiane.
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