Giovanni Abbattista (Pd): quanto costa ai cittadini l'ennesima trovata mediatica sul Porto di Molfetta
La presa in giro dei festeggiamenti per l'arrivo della draga e le tasse che pagheranno in più i cittadini
MOLFETTA - "E' stata solo una trovata mediatica necessaria per coprire con tanto fumo (mancavano solo le bandierine e i palloncini) le tante criticità nella gestione dei lavori del porto".
Non usa mezze parole Giovanni Abbattista (foto), coordinatore locale del Partito Democratico, in un comunicato, nel commentare la "calorosa" accoglienza riservata dall'amministrazione comunale alla draga Niccolò Machiavelli che dovrà compiere alcune opere di dragaggio nell'ambito dei lavori di realizzazione del nuovo porto commerciale.
"Alla luce degli sviluppi, delle tante difficoltà e dei numerosi errori - prosegue il consigliere comunale PD - sembra di poter dire che i lavori potrebbero non essere ultimati ed avremo investito una montagna di denaro pubblico per un'opera che rimarrà incompiuta. Anziché festeggiare l'arrivo della draga, che invero non è altro che l'adempimento di un obbligo contrattuale della società appaltatrice, Azzollini farebbe bene a chiarire alla città il reale stato delle cose".
"La verità - spiega Abbattista - è che contrariamente a quanto dichiarato dal sindaco e a quanto si legge nei comunicati stampa diffusi dal suo ufficio propaganda, la draga Machiavelli non servirà affatto a 'concludere la seconda e ultima fase di dragaggio del nuovo porto'. Questa è l'ennesima menzogna. E' bene che i cittadini sappiano che con una delibera di Giunta Comunale del 16 maggio scorso (la numero 101) è stata approvata una seconda perizia di variante che di fatto rinvia a data da destinarsi le operazioni di dragaggio di tutte quelle aree non ancora bonificate dalla miriade di ordigni bellici presenti sui fondali e per le quali le operazioni di bonifica dovrebbero terminare non prima del 2016 (ma nessuno, oggi, è in grado di fornire una data precisa). Il dragaggio di tali aree è stato stralciato, sicchè i lavori rimarranno incompleti e più precisamente non riguarderanno il canale di accesso e la zona attigua all'imboccatura che rimarranno con una profondità di 6 metri, assolutamente insufficiente per ospitare mercantili o imbarcazioni di grandi dimensioni. E così avremo speso 70 milioni di euro per la esecuzione di un porto che rimarrà incompleto ed incompiuto nella sua parte essenziale, quella dell'approfondimento del pescaggio. E allora a cosa servirà questo Porto? Nessuno lo sa".
"Ma quel che devono sapere i cittadini, ma non viene detto dall'amministrazione - prosegue Abbattista - è che la suddetta perizia di variante (che è costata alle casse comunali qualcosa come 682.000 euro di onorari ai tecnici…) è stata adottata al fine di adeguare il progetto del Porto ad una normativa antisismica (contenuta nel Decreto Ministeriale del 14 gennaio 2008) già conosciuta alla data di approvazione, da parte della Giunta Azzollini, del progetto esecutivo dell'opera, avvenuta in data 13 febbraio 2008. Le date dimostrano in maniera eclatante che quel progetto esecutivo non doveva essere approvato, perché non coerente con la disciplina antisismica all'epoca già contenuta nel Decreto Ministeriale. E oggi, per riparare a quel marchiano errore dovuto alla fretta con cui Azzollini ha fatto approvare il progetto esecutivo del Porto per evidenti ragioni elettoralistiche, i cittadini devono pagare quasi 700.000 euro per una variante adottata nell'assoluta mancanza dei presupposti previsti dalla legge. La verità è che tutta la vicenda del Porto è costellata da errori, approssimazione e pressapochismo che denotano una evidente incapacità amministrativa di cui i cittadini continuano a pagare le spese".
"Abbiamo appreso, infine - conclude Abbattista - dell'invito rivolto dal sindaco Azzollini a collaborare perché questa grande opera si realizzi. Noi siamo abituati da sempre a comportarci con senso di responsabilità avendo come unica stella polare l'interesse collettivo.
Non ci sottrarremo a dare il nostro contributo, ma non potremo mai assecondare e coprire i gravi errori commessi da questa amministrazione che hanno già prodotto milioni di euro di danni che pagheranno gli ignari cittadini ed hanno già compromesso gravemente il completamento dei lavori. L'amministrazione comunale cambi radicalmente rotta, abbandoni i toni propagandistici e faccia una vera e propria 'operazione verità' cominciando col rivelare quale progettualità, quale strategia, quale sviluppo intende perseguire attraverso questa grande opera".