Giostrine distrutte e alberi a rischio di caduta: il degrado di Piazza 1° Maggio a Molfetta. Un lettore scrive a “Quindici”
Piazza 1° Maggio
MOLFETTA – Angelo, un lettore di “Quindici” scrive sul degrado di Piazza 1° Maggio a Molfetta (di cui ci eravamo già occupati recentemente), mettendo in evidenza gli atti di vandalismo sui giochi dei bambini, ma anche l’incuria del Comune che non fa potare da anni gli alberi.
Si aspetta che crolli qualche grosso ramo, sperando senza colpire nessuno come è accaduto qualche sera fa con gli alberi del Liceo Classico a Corso Umberto?
Il Comune non cura la manutenzione, mentre pensa a sprecare soldi con opere pubbliche inutili volute dal solito assessore “cantiere perenne” che non capisce come venga prima la cura dell’esistente e poi le nuove opere, possibilmente non inutili.
Ecco la lettera inviata a “Quindici”:
«Caro Direttore, Piazza 1° Maggio, l’incuria, la mancanza totale di manutenzione e la pessima educazione di tanti ragazzi continuano a provocare il degrado della città.
La mancanza di controlli, la totale indifferenza dell’amministrazione comunale agevola la "voglia" di rompere tutto, senza alcuna giustificazione, portando avanti la barbarie perpetrata contro le giostrine e mattonelle antiscivolo dell'area attrezzata per i bambini.
Giunti a piazza 1° Maggio non si possono non notare alberi ormai abbandonati e che hanno raggiunto altezze spropositate, alcuni pericolosamente curvi sulla strada.
Alberi che da anni non vengono potati, curati e ripuliti dalla sterpaglia.
Le radici che ormai attraversando il marciapiede (totalmente distrutto) sono giunti oltre la strada, redendo altresì altamente pericoloso il transito dei pedoni, bici, automezzi etc.
Al tal proposito, non si può non far emergere anche l'assenza di valori morali, di rispetto della cosa pubblica, di educazione (che dovrebbe essere data dalla famiglia e dalla scuola sin dalla più giovane età), che portano a compiere questi atti di noncuranza e meschinità da parte di giovani incivili, che non hanno di meglio che sfogare la propria ignoranza e apatia contro le giostrine.
Gesti di insano vandalismo che pongono in cattiva luce l'intera comunità molfettese che giunge quasi sempre da gente non appartenente al quartiere stesso.
In questi casi è d'obbligo augurarsi che cresca sempre più il rispetto per l'arredo urbano, allontanando vicende di inciviltà e barbarie che spesso neutralizzano i sacrifici e i lavori che tutti quanti compiono, con i soldi pubblici, per migliorare la qualità della vita e la fruibilità del territorio.
Alcuni genitori del quartiere di levante suggeriscono quindi all'Amministrazione comunale, oltre al ripristino del decoro dell'area giochi, di effettuare maggiori controlli anche con l'installazione di telecamere di videosorveglianza, affinché questi ragazzi possano essere individuati e, imputando loro le spese per il ripristino di tali beni, capire il motivo dell'incivile gesto che hanno compiuto, soprattutto nei confronti delle persone che ogni giorno trascorrono serenamente le giornate al suo interno.
Il bene pubblico è di tutti: il rispetto delle regole è alla base della minima convivenza civile».
Una lezione civile ad amministratori inerti e indifferenti ad degrado della città.
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