Giornata dell'Arte dell'IPSSAR, le impressioni dei vincitori del Liceo Classico
Anche quest’anno
l’Istituto Alberghiero
I.P.S.S.A.R. di Molfetta ha
organizzato la terza edizione
del «Concorso Angelo
Alfonso Mezzina»,
conclusasi con un successo
che non ha nulla da invidiare
a quello delle precedenti.
Il progetto, finalizzato
a promuovere e divulgare
le varie forme espressive e
creative degli studenti delle
scuole secondarie di I e II
grado, ha riacceso lo spirito
della sana competizione
e della creatività negli studenti
di tutte le scuole di
Molfetta.
Arte, cultura e spettacolo
sono state le forme
espressive che il concorso
si è proposto di valorizzare,
promuovere e divulgare
attraverso 5 sezioni: poesia
inedita in lingua italiana,
opera inedita in prosa, fotografia
o grafica, pittura e
disegno, cortometraggi.
Ogni scuola ha potuto
partecipare a un massimo
di tre sezioni. La scuola che
ha ottenuto vittorie in tre
sezioni è stato il Liceo Classico
“L. da Vinci” che ha
vinto il primo premio per
la poesia, la opera in prosa
e i cortometraggi. «Partecipare
a questo concorso
è stata una grande prova
- ha commentato la vincitrice
del primo premio nella
sezione opera in prosa,
Alessandra Mezzina, studentessa
della classe II A -.
Quando si scrive, in un certo
qual modo si sta mettendo
a nudo la propria
interiorità ed i pensieri più
profondi».
La studentessa con il suo
breve racconto ha cercato
di tradurre in parole tutto
ciò che ha vissuto durante
la visita ai campi di concentramento
di Auschwitz
e Birkenau. «È come se
avessi mostrato la radiografia
della mia anima a
una giuria. L’esito è stato
positivo e con grande commozione
posso ritenermi
soddisfatta».
I primi classificati nella
categoria cortometraggi, il
cui tema era “il viaggio”,
sono stati gli studenti della
classe I C Giorgio Bruno,
Mauro Sallustio, Antonio
Maralfa, Giovanni
Guadagno, Alessandro
Ragno e Francesco Balducci.
«A tempo di record
abbiamo messo su una trama
che rispecchiava noi
stessi», così i ragazzi hanno
raccontato la produzione
del loro lavoro. Forse è stata
proprio la loro spontaneità
a colpire la giuria, che
ha voluto premiare «Il manuale
del viaggiatore provetto
», un vero e proprio
manuale-parodia che ridicolizza
i luoghi comuni di
viaggi e i viaggiatori.
Gaetano de Virgilio,
studente della classe III B,
è stato, invece, il vincitore
del primo premio nella sezione
poesia. Gaetano ha
detto di preferire, citando
una celebre frase della poetessa
Wislawa Szymborska,
scomparsa da poco, «il
ridicolo di scrivere poesie al
ridicolo di non scriverne«.
«Spero che SPREAD, BOT,
CCT, BOND, BTP non siano
le uniche parole in grado
di poter cambiare qualcosa,
visto che in questo periodo,
più che mai, l’unica cosa
davvero utile sarebbe un
cinico disincanto per ogni
cosa che ci circonda». Con
queste parole pungenti ma
vere, un ragazzo alla soglia
della maturità ha invitato
a riflettere tutti sull’importanza,
delle “parole” della
poesia.
Che il Concorso Alfonso
Mezzina abbia dato
una risposta alle esigenze
di crescita culturale dei
giovani è un dato di fatto,
anche se sono stati gli studenti
che hanno stupito la
giuria,dando prova delle
loro capacità creative.
«Voi studenti non siete
dei numeri, avete capacità
diverse e diverse personalità
che dovreste mettere
in gioco». Forse saranno
state queste parole, pronunciate
dal dirigente del
Liceo Classico “L. da Vinci”,
Giuseppe Cannizzaro,
a far scaturire una sorta
di meccanismo in questi ragazzi,
che hanno spontaneamente
deciso di mettersi
in gioco realizzando questi
soddisfacenti risultati. Forse
sia gli studenti che i docenti
dovrebbero ricordare
più spesso queste parole significative
e non dovrebbero
aspettare questo tipo di
ricorrenze che, pur se molto
interessanti e coinvolgenti,
ricorrono una volta
all’anno. L’arte, la cultura e
lo spettacolo sono il nostro
patrimonio e come tale va
tutelato e coltivato nei più
giovani.